Clubautori | Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2021 - Autori Vari - Libro

Riccardo Amicuzi

Sbiaditi sipari

Passerò la vita
ad aprire sbiaditi sipari,
ammirando spettacoli altrui
ai piedi della ribalta,
spazzando le tavole
di silenti palcoscenici
ed osservando
la gloria nell’oblio.

Sarò nuvola
evanescenza passeggera
sul proscenio
di una vita rubata.
Sarò brezza
ad infastidire per un attimo
l’ardente fremere rosso
di una sinfonia opaca,
utile solo a trasportarla lontano.
E sarò foglia
caduta all’ombra
dell’altrui immortalità.

Eugenio Basilio

Aquiloni colorati

Ho consumato il mio contorno,
liso dalla velocità degli anni e dal vento che invecchia la pelle,
un vento forte che parte da lontano,
con nuvole cariche di promesse spesso non vere.

Spazi di vita riempiti a fatica,
e respiri di un’emozione che sventola la sua bandiera
sulla nave del pensiero.

Conosco il mare calmo e a volte lo conosco meno,
s’agita l’onda della comprensione
e qualche volta marosi inattesi tolgono luce alle certezze.

Bassi bui schiacciano la mente e il corpo perde il riposo,
gli occhi diventano viaggi e sognano voli d’aquiloni colorati,
prigionieri di fili tanto invisibili quanto inesistenti.

Mete attese senza pretese
che spesso restano prigioniere
nelle mani preziose di bimbi che volano per gioco.

03/09/2019

Emilena Cardi Cigoli

L’alba asciuga le tue lacrime

Fermati qui
in questo nido vuoto
sospeso tra i rami nudi dell’inverno,
dove una volta fiorivano le rose nel giardino.
Tu potrai perderti, come una fragile ombra,
nella nebbia umida e bianca del mattino
e respirare l’odore dell’erba bagnata.
Intorno a te ascolterai il silenzio
come si ascoltano le parole d’amore non dette
e le poesie che ti accarezzano l’anima.
E se vorrai ricordare, ricorda quello che sei stato
e se puoi, dimentica chi ti ha dimenticato.
Io so che l’alba asciugherà le tue lacrime
le asciugherà sempre,
perché l’alba non può vederti piangere.
Può solo chiedere alla notte di andare via, lontano.
Tu non calpesterai più il buio,
non supplicherai più spiragli di luce
alle ore senza luce.
Quando l’alba arriverà
ti stringerò fra le mie braccia.

Adriana Centi

Perle dell’anima

Gocce di rugiada scorrono
lente sulle rosee gote,
sono lacrime che sgorgano
dagli occhi mesti e liberano
il cuore dal peso del dolore.
Talor le roride e copiose perle
sono messaggere di letizia,
è la gioia la loro fonte
e brillano sul viso come
le stelle nel cielo terso
ed il sole dopo la pioggia.

Lucianamaria Curti

Una mattina di niente

C’è un fremito nell’aria
che prende il cuore.
Nasce improvviso.
Silenziosa musica di sottofondo
per anime incantate.
Un che di misterioso
fluttua,
come un passaparola,
di sospiro in sospiro.
Si muove, lieve,
come il fiato,
quando appare ghiacciato.
Pura evanescenza
in attesa di una nuova stagione.
La seguo,
come si ricerca un profumo inaspettato.
La curo
come un dubbio sopito,
una leggerezza trovata
in una mattina di niente,
che ha aperto le sue braccia
per me.
Lettrice silenziosa
di tortuosi percorsi,
in un soffio di vento
scioglie tutti i nodi,
illumina ogni angolo buio.

Luisa Di Francesco

Note di approdo

Parole non trovo. Le ho chiamate.
Non sono qui: sono altrove.
Non nell’anima di folgore piena.
Non nel cuore che non sana la pena.
Non nel viso vicino o in quello antico
dal remoto cammino.
Non nel rosso di una tovaglia
due calici e il vuoto che taglia.
Il rammentar questo anno indietro
non cuce gli strappi, annoda in segreto
il timore che quel che deve venire
sia poco diverso da ciò che va a finire.
E allora la rabbia divenga tumulto!
Non voglio pensare al pianto, al singulto
non voglio credere neanche per un istante
di non aver mille giorni felici davanti.
Perciò acclama la tua paura
ti tenga ben salda da ogni sciagura!
Urla più forte che puoi:
“Sarà diverso da domani in poi!”
Credici con tutta te stessa
in ogni muscolo, nervo, ruga spessa
e batti quel pugno forte sul palmo
fai esplodere la rabbia sul mare calmo
affinché tuoni di fulmini in saette
ti vedano nocchiero tra le tempeste.
Solo allora potrai traversar la sponda
di questo tempo finito
e ringraziar l’approdo al nuovo lido
componendo in note di fiducioso avvenire
quei flutti che, alle tue spalle, posson solo stormire.

Vanessa Doddi De Felice

Io ti scelgo ogni volta

Se avessi saputo come è fatta una rosa
non avrei ricevuto tanta bellezza…

Però non ho smesso
voglio di più
che sia per un sospiro o per tutta la vita
che sia per una strana leggenda che non passa mai
ho bisogno di averti accanto e vedere il cielo

Ma quel giorno non hai scelto di entrare bussando
hai spalancato la porta
e da lì tutto è iniziato
mi sono smarrita per sempre
ad alta voce
senza cura per il dolore
senza più essere
né angelo, né sole, né nuvola,
ma solo terra, sassi, fango

e ora sono sporca, sono donna
donna intorno…
contaminata da qualsiasi cosa accade
mentre tu mi determini gli occhi

perché quando la bocca bacia con la tua bocca
e quando le mani sfiorano con le tue mani
sei quell’unico rifugio in cui ripormi
sei il confine interrotto che nell’assurdo ci unisce

Allora in questo momento
come si fa a non piangere senza occupare spazio?
Io ti scelgo ogni volta
ti scelgo d’amore
E tutto succede

Rossella Giuliani

Opera 3^ classificata

La solitudine dei pensieri

Ruggenti dolori scuotono la mia anima,
temo l’oblio che mastica i nostri sogni,
dimenticati, come si dimenticano i pallidi
giorni dell’abbandono.
Odo il gravoso frastuono della mente
che rende i miei giorni senza riposo,
pula che il vento disperde impietoso.
Non rendo onore alle calde notti,
ai mari infiniti che acquietano i miei patimenti,
l’implacabile morsa della malinconia
fa brandelli della misera anima,
e non mi resta di fatto fedele
che la solitudine dei pensieri.

Lucio Olivares

L’eternità… un momento

Tra mille dimensioni
io sfilerò in eterno,
ed ogni paradiso
avrà sempre il suo inferno…

Ed ogni volta ancora,
non so per qual magia,
dimenticherò tutto
volando sempre via…

Eppure tra le pieghe
di un tempo senza tempo
vivrò per qualche istante
la vita di un momento…

Un gesto, un mezzo sguardo,
un fare indifferente,
e io vi rivedrò …
nell’attimo fuggente…

L’eterno è dentro noi…
la vita va esaurendo…
il tempo è un’invenzione…
l’eternità… un momento…

Andrea Oliverio

Opera Segnalata dalla Giuria

Cascate

Senza te questo letto è vuoto
e freddo e disabitato,
a fatica riesco a sentirne i limiti
che mi appaiono come cascate senza suono.
Senza fondo pare il baratro
su cui il giaciglio notturno galleggia.
Immobile e fermo nel buio
stento a muovermi per non eclissare l’equilibrio
di un lenzuolo pronto a rovesciarmi giù.
Il tuo pensiero è vita
e mi stringo come un fiore all’orlo del burrone,
inquieto lo sguardo porto al cielo
perché nelle notti più buie si vedono le stelle.

Vanda Pirone

Opera 10^ classificata

E scrivo parole…
(del poeta)

E scrivo parole
che svuotano l’anima,
come sciame di foglie,
che,
il vento scompiglia
e,
poi raccoglie.

Mulinelli di pensieri,
si incrociano,
si perdono,
si stringono,
per non cadere
nel vuoto del tempo.

E scrivo parole,
per guardarmi
allo specchio,
vedermi riflessa,
cercare la mia anima,
vestita,
solamente di me.

Daniele Uccellari

In città

Sono perso.

Non so chi cercare.
Sono disperato e con lo stomaco
in subbuglio.
Abbiamo camminato
per chilometri e chilometri
e finalmente
siamo arrivati.
Sotto il sole ridente
di un inverno senza tepore
siamo arrivati
alla città che ci ospiterà.
Ognuno parte
ognuno va
ognuno prosegue per la propria strada.
Siamo anime tentate
che continuano
a combattere
la loro guerra.
Sto vagando
nel parco dei sentimenti
e non riesco più
a trovare l’amore.
I soccorritori
ci hanno scaricato in questa città
e ciascuno di noi
si è salutato.
Sparsi
per queste strade
siamo tutti
alla ricerca
di una nuova crisalide.