Lucia Corso
Opera 7^ classificata
Donne
Frammenti di vite
esplodono dal
piccolo schermo.
Briciole sparse
nella voce impostata
di un volto
impassibile.
Sono vite rubate.
Di donne sparite
di donne violate
di donne ammazzate.
Di piccole donne
che non hanno
potuto donare.
Vite disciolte
nello spazio dilatato
di un tempo senza fine
vite sminuzzate
nei coriandoli
di dignità abolite
vite liquefatte
in un mare infinito
di nulla.
Donne sepolte.
Sopra la polvere
senza una vita.
Sotto la polvere
senza la vita.
Liliana Murru
Opera 2^ classificata
Omaha
Ondeggiavano
e poi
come spinte da una brezza lieve
su quella riva
si adagiavano.
All’alba
di un nuovo giorno
come foglie d’autunno
di rosso tinte
gemevano
nel ribollire
delle onde avverse
e del loro sangue intrise
volgevano
occhi languidi
ove la luce già si spegneva,
al cielo cupo.
A Dio.
E si chiedevano
nell’attimo estremo
che il fatuo annienta
se aveva un senso il loro morire.
Angelo Tecchi
Intatti come il mattino
Ricordi?
Quando,
intatti come il mattino, correvamo sulla rena,
leggeri,
e le nostre impronte ci seguivano,
ridenti.
Ricordi?
I pomeriggi lontani
(o era ieri?)
Quando tu splendevi vestita di niente,
con me che mi vestivo
di te.
Ricordi?
Le sere,
gli occhi negli occhi, le mani nelle mani,
le parole (oh quante!)
e i silenzi
complici.
È notte ora,
notte cupa.
Io ricordo, oh sì ricordo,
ma da solo,
quello splendore che vive nella mente
lacerando
ciò che resta di me.
Luigi Varlese
lo sono morto
Io sono morto!
Non piangete perché sono morto
Il pensiero vi rattrista il cuore
Mi viene spontanea una risata.
Piano piano
vi stanno facendo la fossa.
Siete diventati morti viventi.
Non avete più speranza.
Voi non vedete.
Da qui sopra tutto e chiaro.
Vi stanno spogliando, siete nudi
pure le ossa vi succhieranno.
Quando andate al cesso
non riuscite a defecare.
Pensate alla stitichezza
ma e lo stomaco che si è stretto.
Siete diventati come l’auto
se ce benzina camminate
ma se finisce, va messa
sotto al marciappiede.
Che consolazione nemmeno
a mia moglie più sento.
Mi faceva venire mal di testa
tutti i giorni con la stessa canzone.
io non ce la faccio più!!.
Una speranza di sopravvivere
ci sta ancora, raccomandatevi
l’anima al padreterno.
Qua sopra viviamo tutti insieme
si mangia, si beve, si balla, si canta
e siamo tutti contenti, perché
non si paga niente.
Io sono morto. Sono tranquillo
Il problema è vostro, che non sapete
più dove sbattere la testa
lo sono morto