Clubautori | Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2014 - Autori Vari - Libro

Filippo Capurro

Opera Segnalata dalla Giuria

Punto

Nella notte stellata
firmamento e terra
si incontrano e abbracciano,
scompaiono all’orizzonte
in un tutt’uno cosmico.
E guardando gli astri
non so più quale sia il dritto,
quale il rovescio di questa
impressione capovolta
e mi chiedo se anch’io
luccico per loro
nella distanza universale
che ci separa.

Tosca Cerasoli

Opera Segnalata dalla Giuria

Avevo sonno

Avevo sonno prima che il domani se ne andasse,
prima dei lampi e dei tuoni,
prima dei turbinii di parole;
quando ancora il vento vibrava leggero
e pure i sogni stavano quiescenti al sicuro
negli occhi di paesaggi spenti
e tra le dita di fiumi gorgoglianti.
Avevo sonno prima che il giorno si facesse notte
e il buio diventasse ancora buio
più scuro di ciò che fosse un vuoto amaro
senza alcun sospiro d’alba o di colore.
Avevo sonno quando luce imperversava,
quando brillavano i giacinti e i crochi
e si infittiva un pensier di foglie in questi rami
e sbocciavano primavere e inverni.
Quando si viveva avevo sonno,
e smorfie e sbadigli a fare il mio volto
ancora intorpidito da bei sogni.
Ora tutto tace e giaccio sveglio
a rimirar quel che fu fuggire
agitando immobili le mani
sperando di arraffar aria e ricordi.

Vincenzo Filannino

Un battito d’ali

Ricordo parole
d’amore e ammirazione
spingere la mia anima
ad uscire allo scoperto.
Ed ora che non ho più paura
è solo per te
che non ci sei,
ma hai lasciato in me
una grande forza, un obiettivo
che a piccoli passi
costruisco
con il sorriso di chi
lavora con il piacere
di essere utile, ricordato
per aver donato
un attimo di felicità.
Sento il battito delle tue ali
creare un piccolo vortice
che mi spinge
lungo percorsi invisibili.
Sei tu il mio angelo
che mi aiuta e mi sorregge
nei momenti più difficili,
con quel battito d’ali
che crea una leggera brezza
che mi sfiora il viso
come una carezza.

Daniele Neri

Opera 10^ classificata

Il respiro di Broni

Curvo sul mio bastone
cammino lentamente,
guardando il sole che tramonta
dietro le mie colline,
sono stanco e cerco
la strada di casa.

Sento il respiro che mi si tronca,
sputo polvere di amianto
e pezzi di polmone,
tento di urlare la mia rabbia
verso la fornace maledetta,
ma sopita è ormai la mia voce,
posso solo osservare per terra
l’ombra del mio sangue marcio
e i miei tessuti ormai a brandelli.

Dio del Tempo,
intorno a me altro non vedo che
tetra e cupa sofferenza,
aspetto senza fiducia la giustizia degli uomini,
che forse verrà, ma certo sarà tarda e vana.
Lasciami osservare ancora per un poco
la dolcezza dei colli sui quali ho vissuto,
il profumo della campagna e
dell’uva che fermenta nei tini,
pia illusione di futuro senza scampo.

Terra mia, aspetto la fine del mio tormento,
terra mia, odiata e amata,
terra mia, mortale e feconda,
pura e avvelenata,
accoglimi presto,
sin nel profondo del tuo intimo grembo.

Lucio Postacchini

Ricordo d’un sorriso

Un sorriso di fanciulla
Si può dimenticare
Inver per tanto tempo,
E può destare infine
Intensa nostalgia.
Infanzia e giovinezza
Son nostre primavere:
Le uniche che abbiamo,
Ma quando son presenti
Fuggono veloci,
Giammai noi le vediamo.
Natura nostra infonde
Aneliti, speranze,
Sospiri d’amore e brame;
Così passiamo il tempo
Coi nostri assilli vani.
Quando giungono i ricordi,
Allora noi capiamo,
Che il doman non ci darà
Quel che avemmo nel passato.
Ecco, riappare
Un sorriso di fanciulla
Ascoso a nostra mente
Da tempo assai lontano,
Quasi a voler serbare
Bellezza e innocenza.
Allora il cor non vide;
Ma or vede, nostalgico,
E di piacevoli sentimenti
Pure s’avvolge.

Silvia Racanicchi

Opera 8^ classificata

Giorni sospesi

Ci sono giorni
in cui la vita odora di olio avvinato.
Ci sono giorni
in cui il respiro si fa corto
ed annaspa in aria rarefatta
d’immagini sbiadite.
Ci sono giorni
in cui la solitudine come cemento liquido
riempe ogni spazio vuoto,
in cui gocce di pioggia acida
sono rugiada su petali di viole.
Ci sono giorni
in cui vorresti spezzare le parole
affinché perdano significato,
in cui sgretoleresti muri di poesia
che hanno arginato
il dolore di un sorriso assente.
Ci sono giorni… in cui vorresti
far esondare
la vita
che come eco
inesorabile
si perde nel tempo
in attesa.

Moreno Rossi

Opera Segnalata dalla Giuria

Silenzi

Silenzi
i migliori amici della notte
quelli che lasciano entrare nella tua mente i sogni
che ti allietano o che ti tormentano il sonno
alcuni te li ricordi altri invece no
ma in un modo o nell’altro
sono viaggi della tua mente
che arricchiscono la tua anima
entrano a far parte di te
ti accompagnano la vita
qualche volta risultano sterili
altre volte partoriscono idee
soprattutto per gli artisti
sono i silenzi
che aiutano l’estro a dar vita all’arte

Enrico Trivoli

Il grano, il grano

Andiamo
andiamo fratelli e sorelle
andiamo a mietere il grano
tutto è andato
le spighe attendono nel campo
è ora
la falce
o cielo
la falce
venite
la follia della vita è finita
le stelle aspettano lassù
sono viola i loro raggi
non vedete?
il tramonto s’annunzia sereno e gentile
le spighe
sono grasse di tempo cogliamole
le spighe
è tempo è tempo
d’eterno fratelli è tempo
il grano ah fratelli il grano.
(il grano, il grano).

All’Attore
A Dario Fo