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Autori Vari




Antologia del Premio Città di Monza 2020


In copertina: In copertina «Attese» di Raffaele Dragani, Tecnica Acrilico su Tela, 50×70


Indice

Presentazione del Sindaco Dario Allevi e dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo – Introduzione di Maria Organtini– Prefazione di Antonello Sanvito – Risultati della XXII Edizione del Premio – Ringraziamenti – Raffaele Dragani – Il Cenacolo PAMB – Fotografie della Premiazione – Adriana Alfieri – Romina Badiali – Simone Barbacci – Giulia Maria Barbarulo – Tommaso Barile – Alessio Baroffio – Luca Benedetti – Alessandra Bertelli – Giuseppe Berton – Mariateresa Biasion Martinelli – Mariagina Bonciani – Gianluca Borgese – Monia Casadei – Marinella Cassani – Giulio Rocco Castello – Massimo Celegato – Giovanni Codutti – Paola Confalonieri – Francesca Corti – Marisa Cossu– Paola Curagi – Gianpaolo D’Errico – Emanuela Dalla Libera – Nadja Dalla Vedova– Sergio Daniel – Giovanni De Crescenzo – Luisa Di Francesco – Felice Di Maiolo – Francesco Di Ruggiero – Roberta Fabbri – Roberto Falbo – Lorenzo FinucciMarco Frison – Benito Galilea – Nunzio Galvagno – Anna Susanna Giancontieri Mele – Giuliana Gilli – Claudio Guardo – Lucia Ingegneri – Antonio Laneve – Elisabetta Liberatore – Lucia Lo Bianco – Luca Nicola Macri – Chris Mao – Gianmarco Marcianò – Pietro Agostino Masotti – Attilio Muscolino – Filippo Orlandi – Annalisa Pacioni – Raffaella Pallamolla – Nicola Perasso – Claudio Luigi Perego – Gabriella Pesce – Alessia Petito – Francesco Petrucci – Mauro Pibiri – Maria Teresa Piccardo – Giulia Pighetti – Nicoletta Ponticelli – Lucio Postacchini – Barbara Rabita – Carlo Ricci – Sergio Rossi – Arianna Daniela Roversi – Lidia Sbalchiero – Carlotta Segoni – Sante Serra – Eugenio Natale Songia – Paolo Sonzogni – Elpidio Sorbo – Melissa Storchi – Franco Tagliati – Flavio Tamiro – Christian Testa – Marco Tomo – Giovanni Trovato – Ofelia Usai – Sabrina Vanini – Francesca Vitello – Alessandro Vonella – Pierfrancesco Zen – Marian Ciprian Zisu – Guido Zoggia


Presentazione

La poesia ha la capacità di rievocare immagini, fatti, emozioni. È scoperta, impone un processo conoscitivo alla ricerca della verità nascosta ed è, in un certo senso, espressione stessa dell’uomo, del suo ingegno e della sua ricerca di autenticità. La metafora poetica sorpassa i confini del testo e del contesto e giunge a noi con una suggestione evocativa senza pari.

Da oltre un anno stiamo vivendo giorni di dolore, ma anche di confusione e abbattimento. In molti avvertono il peso psicologico della pandemia, con diversi risvolti. Oggi più che mai, abbiamo bisogno della poesia. Abbiamo necessità di leggerla – da soli e insieme – e di comporla. Se le parole oggi rischiano di essere logore, se la comunicazione è in crisi, se il Covid toglie il fiato e la voce a chi è malato o è schiacciato dalla fatica, se la parola è povera e debole perché non accompagnata dal contatto fisico, allora dobbiamo lasciare che la poesia sia una boccata d’ossigeno per la mente e per il cuore.

Se vogliamo scoprirla o riscoprirla davvero, dobbiamo frequentarla, leggerla, farla diventare nostra, portarla con noi, scoprire che i grandi poeti sono nostri amici e contemporanei perché sanno esprimere quello che anche noi viviamo e proviamo, le nostre stesse ansie e le nostre aspirazioni, l’ardore e la paura del vivere, il desiderio dell’assoluto.

È questo l’invito che, con i loro componimenti, ci lasciano i vincitori e tutti i poeti che hanno partecipato a questa edizione del Premio Internazionale «Città di Monza», giunto alla XXII edizione. Un dono prezioso. E di questo ringrazio il «Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza» che da oltre vent’anni lo organizza con entusiasmo e determinazione.

La poesia rappresenta uno straordinario ponte che unisce perché mette al centro l’idea e la pratica della condivisione di «saperi» diversi che costituiscono un patrimonio comune. Di fronte a una crisi sanitaria e sociale senza precedenti abbiamo bisogno di parole. E la poesia dà alle parole la forza propulsiva che ci consentirà di superare la pandemia.

L’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo

Il Sindaco Dario Allevi


Introduzione

Finalmente siamo giunti alla cerimonia di premiazione della XXII edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Monza 2020 che a causa della pandemia relativa al Covid-19 ha subito ritardi.

I Poeti, creatori d’immagini, hanno saputo andare oltre la realtà del nostro tempo con l’immaginazione hanno saputo creare anche dal dolore immagini d’amore. In questa pandemia che distrugge, ma che ci fa anche riflettere sui nostri sentimenti.
Ho riportato una parte della motivazione data alla poesia di Gabriella Pesce di Bergamo 2a classificata con l’opera «Angelo, eri il mio mare».
I versi che leggerete in ogni poesia di questa edizione ha un particolare input legato ai fatti quotidiani.
Le immagini si aprono sui silenzi della vita. Creano emozioni a fior di pelle.
Basta un petalo di fiore per rendere viva una figura, un grido nella pioggia ci parla del dramma di una donna che diviene così denuncia di dolore e solitudine, ma anche ricerca d’amore.
Il quotidiano vivere c’invia sensazioni positive nell’incontro di un ragazzo che «Il primo giorno» nell’ambito della scuola, ci fa vibrare in un immagine positiva testimone di sensibilità ritrovate.
La novità di quest’anno è il Premio Speciale Poesia Autodromo Nazionale di Monza che con la poesia «Il Tempio» c’invita a scoprire l’emozioni che ogni uomo riesce a vivere: Gioia e tripudio di un momento indimenticabile, vissuto in Autodromo nella splendida cornice del circuito inserito nel Parco di Monza. Emozioni indimenticabili!
Anche nella sezione Giovani il senso della ricerca diviene motivo di approfondimento per vivere il proprio destino fino in fondo «Nonostante tutto».
Poeta è colui che passa tutta una vita per conoscere e sondare la sua anima, malgrado viva gli alti e bassi della medesima. Quando scrive, egli ci offre l’opportunità di conoscere il sentimento che ha generato il testo scritto le «ragioni del cuore, che la ragione non conosce» (Pascal).

Maria Organtini
Presidente del Cenacolo PAMB
(Poeti e Artisti di Monza e Brianza)
e ideatrice del Premio Città di Monza


Prefazione

Scrivere poesie, leggerle, meditarle, diffonderle ha ancora un senso oggi quando il mondo brucia? Uno sguardo a quanto sta accadendo, alle persone colpite dalla pandemia nella salute, negli affetti, nel portafoglio, agli emigrati che muoiono nel mare Adriatico, ai bambini denutriti, alla guerra tra Israele e Palestinesi (una delle tante guerre in corso) fa venire una stretta al cuore e quasi ammutolisce la parola. Eppure, siamo fatti per la felicità, non possiamo rassegnarci a tacere. E i poeti stanno in prima linea: di fronte alla realtà che incalza e ferisce, reagiscono, producendo.
Poesia viene dal greco, poiesis, dal verbo poieo che significa fare, produrre. Niente armi, ma pensieri in parole. Il grande attore Charlie Chaplin definiva la poesia “una lettera d’amore indirizzata al mondo”. Pablo Neruda diceva che la poesia “è un atto di pace”. Insomma, fermare le emozioni, tentare di esprimerle non significa fuggire la realtà, al contrario, significa investirla di un nuovo afflato. Un afflato che parla a tutti e richiama la comune natura umana che affratella, che rompe la solitudine.
Si può bene ritrovare questo percorso in modo esemplare nei componimenti che hanno vinto il ventiduesimo Premio internazionale Città di Monza, dallo stupore per il risveglio mattutino della natura all’espressione del dolore per una persona cara persa, dall’accoglimento dell’urlo di una donna vittima di violenza all’impegno di una giovane che cerca motivi di speranza. Nella stessa traiettoria il premio in memoria di Augusto Robiati e quello celebrativo dell’autodromo.
Alla domanda iniziale, ha senso fare poesia oggi, rispondo sì, come presidente del Premio internazionale, carica immeritata, in continuità con l’opera dell’indimenticabile predecessore Giuseppe Colombo e nella buona compagnia dei soci del Cenacolo Poeti e Artisti di Monza e Brianza.

Antonello Sanvito
Presidente della Giuria del Premio Città di Monza


Servizio Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne

Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2020»

Grande partecipazione con quasi duecento componimenti arrivati da tutta Italia e anche dall’estero. Massimiliano Longo: «Investire nella cultura e nella conoscenza è la vera leva per uscire dalla crisi e rendere competitivo il nostro Paese»

Monza, 12 febbraio 2021. Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2020», ultimo atto. La Giuria, infatti, ha deliberato la classifica conclusiva del Concorso, che ha tagliato il traguardo delle ventidue edizioni. Quest’anno hanno partecipato 143 adulti e 6 giovani poeti per un totale di 196 poesie, provenienti da tutta Italia, ma anche dall’estero, dalla Svizzera e dal Belgio.

Investire in cultura e conoscenza per ripartire. «La poesia ci spinge a guardarci dentro – dichiara l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo – e questo lavoro di ricerca personale aiuta a scoprire il cuore delle cose, la vera essenza di noi e del mondo. Questo è il percorso che hanno fatto tutti i partecipanti alla XXII edizione del Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2020». La bellezza diventa così il luogo dell’incontro. Lo testimonia la rosa dei vincitori dell’edizione di quest’anno che annovera persone che provengono da tutta Italia. Dalla nostra città può partire un messaggio per promuovere la poesia e condividere il piacere di leggere, scrivere e conoscere. Investire nella cultura e nella conoscenza è la vera leva per uscire dalla crisi e rendere competitivo il nostro Paese».

La Giuria del XXII Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2020» era composta dal Presidente Antonello Sanvito (giornalista), da Maria Organtini (poetessa e Presidente del Cenacolo P.A.M.B. – Poeti e Artisti di Monza e Brianza), da Mariella Convertini (pittrice e scultrice), da Maria Grazia Crespi (musicologa) e da Mario Biscaldi (poeta e pittore), che ha delegato il presidente Antonello Sanvito.
La Giuria ha trovato, nei testi pervenuti, una notevole aderenza alla realtà del quotidiano. È stato apprezzato, in particolare, l’impegno dimostrato per i valori civili e morali espressi dagli autori influenzati dall’attuale periodo pandemico. Dopo attenta valutazione e discussione fra i giurati sono risultati vincitori:


SEZIONE ADULTI

1a classificata Monia Casadei di Cesena con l’opera: «Come un bocciolo d’alba che si schiuda» con la seguente motivazione: «L’analisi di un risveglio mattutino coinvolge la natura in tutti i suoi aspetti. Un elenco di emozioni a fior di pelle che l’autrice cataloga sapientemente con i tempi e i ritmi della sua vita. Poesia del silenzio, voce che le appartiene e la fa vibrare in simbiosi con esso».

2a classificata Gabriella Pesce di Bergamo con l’opera: «Angelo, eri il mio mare» con la seguente motivazione: «Poesia maturata nel dolore, in questa epidemia che distrugge, ma ci fa anche riflettere sui nostri sentimenti. L’amore ritorna nei ricordi e forse consola la poetessa che vorrebbe ripeterli “...Oggi, vorrei vestirti di parole e baci…”. Ogni Poeta vive i suoi versi nell’anima, ecco perché si dice che la poesia è “Dono” e l’autrice ha compreso, nel dolore della perdita, che Angelo, sarà sempre il suo Dono».

3a classificata Lucia Lo Bianco di Palermo con l’opera: «Urla una donna nella pioggia» con la seguente motivazione: «La poetessa cerca di fare luce sulla donna che “Urla… nella pioggia”, sui sensi offesi, il suo dramma, di dolore e solitudine che nasce nell’animo umano informe, descritto con parole dure a testimonianza d’una violenza che non si può più accettare!».

4° classificato Benito Galilea di Roma con l’opera «Al passo dei dispersi».

5° classificato Massimo Celegato di Vicenza con l’opera «Riscatto».

6a classificata Paola Curagi di Bollate con l’opera «Dedicata».

7° classificato Francesco Petrucci di Verona con l’opera «Nel bianco».

8a classificata Luisa Di Francesco di Taranto con l’opera «L’orlo della primavera».

9a classificata Marisa Cossu di Taranto con l’opera «Strano mestiere».

10a classificata Lucia Ingegneri di Monza con l’opera «Significati».


SEZIONE GIOVANI

1a classificata Melissa Storchi di Bibbiano con l’opera: «Nonostante tutto» con la seguente motivazione: «La poetessa pur riconoscendo i sentimenti che popolano il suo cuore, cerca nei versi la “cura” per tornare a vivere e sognare. È la possibilità che cresce nella sua anima di credere “Nonostante tutto”. Sono versi chiari alla ricerca di una speranza che preme nella sua vita».

2° classificato Simone Barbacci di Rieti con l’opera «Il riflesso del chiarore» con la seguente motivazione: «Il poeta descrive in un riflesso di luce, l’attimo del risveglio umano che presa di coscienza».


Premio Speciale Poesia Autodromo Nazionale Monza a Antonio Laneve di Cermenate con l’opera «“Il tempio” della velocità» con la seguente motivazione: «Il poeta riconosce la forza del rito che si celebra in Autodromo ad ogni manifestazione. Gioia, tripudio, ma anche dolore nella sconfitta ed allora tutto diventa “fede” e “rito”. Linfa carica d’umanità».


Premio Speciale alla memoria di Augusto Robiati a Barbara Rabita di Milano con l’opera «Il primo giorno», con la seguente motivazione: «Il senso della vita che segue il suo corso, pervade l’autrice di un soffio poetico che la fa vibrare nell’incontro con il giovane studente. Versi ricchi di sensibilità che accomunano l’autrice alla figura del Saggista e Poeta Augusto Robiati».


La cerimonia di premiazione si è svolta a Monza (MB)sabato 22 maggio alle ore 16 presso la Sala Maddalena (via Santa Maddalena, 7) con l’applicazione di tutti i protocolli di sicurezza anti Covid.


In copertina «Attese» di Raffaele Dragani, Tecnica Acrilico su Tela, 50×70

Raffaele Dragani RAF, nato a Ortona (Chieti) il 18 giugno 1951, artista di livello internazionale, è l’autore della copertina dell’Antologia del Premio «Città di Monza 2020» giunta alla XXII edizione dedicata all’Autodromo Nazionale di Monza e intitolata: “Attese” (acrilico su tela 50×70).
Un Autodromo che si presenta chiaro, lineare, nudo in “Attesa” è questa immagine che ci stupisce e affascina perché l’Artista ha saputo cogliere nella sua maestosità, il senso della solitudine proiettata verso l’infinito prima di ogni incontro.

L’opera risultata vincitrice al Premio di Pittura organizzato nei Box dell’Autodromo nel mese di giugno 2019 dal Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza in collaborazione con l’U.S.S..M.B. e consegnato dal Sindaco di Monza dr. Dario Allevi, ha subito riscosso un meritato successo. RAF in quest’opera, ha saputo cogliere il senso dell’attesa di ogni evento. L’emozione che tutto trasforma nella gara è qui!

La sua arte, costruita su solide basi tecniche è legata alla tradizione pittorica del neorealismo, nasce dalla sua personale esperienza.

«L’autore riesce a incantare l’osservatore che viene invitato ad entrare emotivamente nel quadro, a interagire con esso lasciando fluire emozioni e sentimenti, a dialogare con l’artista e il suo mondo…» (da una relazione critica della prof.ssa Francesca Milazzo).

Notizie biografiche e curriculum su www.rafdragani.com vive e lavora a Gorgonzola (MI).

Maria Organtini


Il Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza è un’Associazione Culturale senza scopo di lucro, nata nel 1981 nell’intento di promuovere divulgare il lavoro dei poeti e artisti su tutto il territorio e di offrire, a quanti amano il buono e il bello, un’occasione d’incontro in un ambito di reciproco scambio culturale. Gli incontri mensili avvengono in Sala Maddalena – via S. Maddalena, 7 – Monza, da ottobre a giugno preferibilmente il primo venerdì del mese e sono ad ingresso libero. Durante l’Anno Sociale possono esservi incontri fuori programma: mostre, dibattiti, ecc. sempre preventivamente segnalati attraverso il «Notiziario» del Cenacolo dove si possono trovare anche notizie delle manifestazioni, spazi di poesia e riproduzioni artistiche di opere dei soci; attraverso il giornale «il Cittadino» di Monza, il «Giorno», il «Giornale di Monza», il «Club degli autori» e altra stampa locale. Tutti possono aderire: ai poeti è richiesto n° 10 testi poetici oppure un libro pubblicato; ai pittori la presentazione di un’opera, un depliant, oppure delle fotografie. La quota è di Euro 35,00 annue. Ogni due anni, in assemblea pubblica, si rinnovano le cariche. Hanno diritto al voto coloro
che sono in regola con il tesseramento.

Sede provvisoria: via Tolomeo, 10 – 20900 – Monza
Telefono segreteria del Cenacolo: 039/20.20.175
www.cenacolopambmonza.it
ilcenacolopamb.monza@gmail.com

Antologia del Premio Letterario Città di Monza 2020


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