Marta Cionna
Come l’onda del mare
È da un po’ che ti guardo…
arrivi e te ne vai…
lasciando per un’attimo il vuoto…
pronto a tornare e… tornare ancora.
Sembrano i miei mille pensieri…
che si rincorrono.
Posso non pensare l’attimo di un respiro…
ma poi in modo fragoroso rimbombano.
Tu sei… ma non ci sei…
non sei mai ne l’arrivo…
né la partenza.
Sei dove nessuno ti vede…
ma prepotentemente in me.
Come l’onda del mare…
che carica di magia se ne va…
lasciando il vuoto… ogni attimo…
per sempre.
Massimo De Santis
Le pareti le pareti erano bianche
Le pareti le pareti erano bianche
E il soffitto ed il pavimento
Non c’erano porte né finestre
Solo un’ombra
E l’ombra l’ombra si muoveva
E si muoveva invano e contro
Le pareti si sbatteva.
E il corpo l’inseguiva.
E il corpo il corpo l’inseguiva
Inarrivabile incomprensibile
E si chiedeva perché
Il perché non riusciva ad essere uno
E le pareti erano bianche e la
Voglia di evadere era tanta
Ed i pensieri i pensieri si
Sovrapponevano
Ed il corpo rinsecchì nelle mani
E nelle braccia spente ed i piedi
Rinsecchirono anch’essi.
L’enigma travolse la mente
E l’enigma l’enigma aveva trovato
La via d’uscita la soluzione
Si sentì svelato rivelato libero
La libertà agognata
La libertà la libertà gridava
Nella stanza bianca ballava
Il suo valzer ballava il suo valzer
La libertà apparve
Il corpo esalò il suo ultimo gemito
L’ombra si accasciò sul corpo
E i due furono un tutt’uno
Non ci fu felicità non ci fu
Non ci furono danze ne ilarita’
Non ci furono ricordi ne contumelie
Solo l’anima danzò danzò
Fuori dalle bianche pareti, danzò.
Paolo Pietrini
La stagione dei sogni
Ho rincorso innocente
la primavera della speranza;
ho inseguito euforico
l’estate della nostra illusione;
ho raggiunto confuso
l’autunno della nostra rabbia;
ora percorro smarrito
l’inverno del nostro rimpianto.
Non finirò la stagione
a piangermi addosso nel buio.
Ho seminato di sogni
i giorni del nostro coraggio,
il raccolto è mancato,
ma i sogni non muoiono mai.
Corre la vita
Corre la vita.
Alla sorgente rivolo
e subito scende torrente
ma ci par lento il suo corso
che presto si fa piena e ci travolge,
poi impaluda e si perde nel mare infinito.
Corre la vita e giace, la Storia non si ferma.
Vanda Pirone
Cercami nel fiato del vento
(a mia madre)
Mi senti,
non mi vedi,
sono qui con te.
Cercami
nel fiato del vento,
che vivo,
soffia,
al passar della calda stagione.
Di lavanda,
il profumo lieve,
come soffice zefiro,
accompagna,
lo sfogliar dei ricordi.
Dell’album
di una vita,
le pagine si rincorron,
si arrestan,
per un attimo,
un attimo,
solo per Te.
Inesorabile,
il tempo incede,
che scrive,
sulle bianche rive,
spazi immacolati.
E io,
continuo a cercarti
…nel fiato del vento…
Lucio Postacchini
A Umberto Montefameglio
Volto amico, casualmente ti conosco:
scrivendo poesie m’imbattei nel ‘tuo’ sito;
ch’è un porto, un rifugio sicuro
per chi segue i sentieri del cuore.
Sereni confronti al suon di parole;
non rivali, ma amici noi siamo
perché poesie non sono per odio e invidie
nel mondo, ma per opposti slanci interiori.
Una moto corre nel vento tra sibili e incanto:
passioni che lasciano il segno non furono vane;
chi scrive ha raccolto impronte, ha immaginato
pensieri da tracce su carte stampate.
Magiche poesie, di oggi e dei tempi passati:
nulla potrà mai sostituirvi, e questa pur umile
che ora finisce non sarebbe mai nata
senza l’antologia con volto gentile e trofeo dedicato.
Annotazione
Nella seconda strofa intendo il confronto
fra tutti quelli che inviano poesie ai concorsi letterari.
Emanuele Ratti
Uomini di Dio
In questa settimana di Pasqua,
nel nostro mondo incendiato
e colpito da scoppi e schegge
di un’ideologia sanguinaria,
penso agli uomini votati a Dio
e guardo ai sacerdoti di Cristo.
Tra essi ci sono molti uomini,
personalità veramente grandi
nella loro semplicità in Dio;
la loro fede è implementata
dall’impegno di costruttore,
di organizzatore o letterato.
Qualcuno è vescovo e papa,
o missionario in terre lontane
o semplice parroco di paese.
Ci sono uomini, umili e forti,
dedicati al servizio del fedeli
e anche in difesa del popolo.
Ho pure conosciuto qualcuno
il cui operato ha dato scandalo
e ha pregiudicato il buon nome
dell’esercito glorioso dei preti;
va deferito alla giustizia umana
e posto alla misericordia divina.
Ricordo coloro che sono martiri,
trucidati da ipocriti guerriglieri
e da mafiosi; a loro fu stroncata
la voce con violenza e con odio.
Difesero con fermezza e amore
la dignità e la vita delle persone.
Tiziana Sartorati
Nuvola mia
Non so quale sia
la nuvola mia
che il cielo sconvolge
e i destini nasconde.
E quando improvvisa
al suolo essa scioglie
il greve suo peso,
appare un velo
che ancora eclissa
la luce del sole.
Non so quale sia
la nuvola mia
che attendo disciolga
il greve pensiero
che spesso mi coglie
Chi mai sono io?
perché mi confonde
l’esistere mio?
Luciana Scaglia Grenna
…Gabbia dorata…
La tua parola è sempre ferma
ma…
serve a poco
la tua è una prigione dorata.
Sei diventata esile
ma la tua mente
è sempre viva.
Pensi a chi non c’è più
con naturalezza
e vorresti essere già
assieme a loro
con i quali hai condiviso
gli anni più duri e…
dolorosi ma
superati con l’entusiasmo
della gioventù
che era in te.
Sei circondata da tanti
ma a te serve a poco
perché la tua vera libertà
non c’è più.