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Antologia delle più belle poesie del Premio I Poeti dell’Adda 2021


In copertina: © Image from Pixabay – Adda lake-5457777 (License to use Pixabay License – Libera per usi


Indice

Prefazione di Massimo Barile – Albo d’Oro del concorso – Paola Amadei – Mara Bachiorri – Sergio Baldeschi – Alessio Baroffio – Monica Bettarelli – Antonietta Angela Bianco – Eros Bonicioli – Anna Maria Brughitta – Ottavio Buratti – Rosanna Candia – Paolo Carfora – Enrico Cincotti – Maria Colombo LGE – Francesca Croci – Daniela D’Aloia – Arianna Donola – Chiara Ercolino – Giulia Felicioni – Mariana Filipova – Max Firinu – Lucia Ingegneri– Elisabetta Liberatore – Ivan Lombardi – Chris Mao – Dario Marelli – Pietro Masotti – Floriana Menozzi – Natascia Milani – Amedeo Millefiorini – Attilio Muscolino – Coppelia Ortiz – Maria Teresa Pannunzio – Giacomo Pascarella – Nicola Perasso – Maria Teresa Piccardo – Lucio Postacchini – Anna Chiara Ronchi – Sergio Rossi – Sergio Benedetto SabettaEmanuele Stochino – Flavio Tamiro – Maurizio Tantillo – Alessandro Vonella – Rodolfo Zanardi – Marian Ciprian Zisu :/antologia.poetiadda.2020/libro#


Prefazione

La presente antologia rappresenta una simbolica testimonianza offerta dagli Autori che hanno permesso la realizzazione del premio letterario «I Poeti dell’Adda», promossa da Il Club degli autori.
Desidero rivolgere il mio sentito apprezzamento a tutti gli Autori che hanno partecipato e proposto le loro liriche con grande passione e, ancor più, con la costante volontà di condividere la loro esperienza esistenziale e poetica.
L’universo lirico che viene offerto catapulta in una dimensione emozionante dove la poesia è sentita nel profondo dell’animo, quando la Parola si fa vibrante: ecco allora che illumina le molteplici manifestazioni dell’esistere; estrapola i recuperi memoriali; riporta alla luce i sedimenti esistenziali; si concede “lirici abbandoni” al silenzio e alla quiete dell’anima; offre un’intensa lirica rivisitazione interiore; percepisce e decreta l’inesorabile scorrere del tempo.
Durante il processo lirico si avverte chiaramente l’urgenza, anzi, la necessità vitale, di ricercare la sostanza autentica della vita, il valore fondamentale dei sentimenti (da sottolineare che, in alcune liriche, domina il “canto d’amore”), e tali evidenze sono accompagnate dalle immancabili contraddizioni dell’esistere, dalle inquietudini e dai dissidi dell’umano vivere: tutto riconduce al desiderio di raccontarsi e condividere l’universo emozionale che ogni Autore custodisce nel cuore.
Nelle composizioni presenti in questa antologia la forza della poesia riesce a far rivivere i versi incisi nei giorni della vita, nei dissidi e negli enigmi, nelle vibrazioni delle emozioni e nei vuoti dell’anima, nel flusso continuo di segnali e rappresentazioni che creano un percorso lirico dove tutto transita attraverso il complesso divenire dell’esistere.
Desidero esprimere il mio profondo ringraziamento a tutti gli Autori che hanno contribuito alla creazione di questa antologia e rivolgo l’augurio di un proficuo lavoro a coloro che hanno cercato di preservare uno spazio da dedicare alla Poesia.

Massimo Barile
Presidente della Giuria del premio letterario I Poeti dell’Adda


Albo d’oro della XXVI edizione del Premio I Poeti dell’Adda 2021

La Giuria della ventiseima edizione del Premio di Poesia I Poeta dell’Adda, presieduta da Massimo Barile, rende noti i risultati del concorso.

Opera 1^ classificata: «Quando scrivevo di te» di Alessio Baroffio, Rescaldina (MI). Questa la motivazione della Giuria: «Alessio Baroffio propone una lirica dove domina il canto d’amore e la sua Parola si fa emozionante, s’illumina del “riflesso argenteo” del recupero memoriale e dell’incanto provato davanti a “labbra esitanti” e al “luminoso sorriso”, prima che tutto si disperda nelle lacrime.
Ecco allora che solo la forza della poesia riesce a “soffiare lontano” il dolore, mentre il poeta incide i “versi nel silenzio” d’una lirica rivisitazione interiore, tra ardente desiderio ed abissi enigmatici». Massimo Barile

Opera 2^ classificata: «Una strana gioia» di Elisabetta Liberatore, Pratola Peligna (AQ).
Questa la motivazione della Giuria: «Elisabetta Liberatore offre una poesia fortemente sentita nel profondo dell’anima dove le parole si fanno vibranti e penetranti.
Durante il processo lirico tutto pare sospeso nel tempo delle “pause” interiori e nel “silenzio transitorio” dell’esistere, ed è la “strana gioia” che pervade lentamente, avvolge i dubbi ed i vuoti dell’anima, proiettando in una nuova dimensione». Massimo Barile

Opera 3^ classificata: «Sangue di drago» di Francesca Croci, Predazzo (TN). Questa la motivazione della Giuria: «Francesca Croci propone una poesia che rappresenta un percorso lirico ai “confini del cuore” dove estrapola l’amara consapevolezza dello spietato incedere del tempo e la dolorosa constatazione dello svanire dell’ardore.
La cenere simbolica copre la “voglia” e dolente è prenderne atto: i “versi d’amore appassiti” diventano reperti lirici e non rimane che l’inesorabile svanire in una dimensione onirica». Massimo Barile

Opera 4^ classificata: «I limoni (a Elle)» di Alessandro Vonella, Monza (MB). Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Alessandro Vonella la “scorza dei limoni” diventa simbolo e sostanza stessa della visione lirica.
Il succo che ne deriva si fa “pianto”, patimento sentito nel profondo, percezione dolente davanti al vagheggiare esitante e vano, al cospetto dell’acre sapore della vita.
Il processo lirico si tramuta in una decretazione dello svanire d’una illusoria visione di felicità». Massimo Barile

Opera 5^ classificata: «Dentro un cosmo asfaltato di stelle» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI). Questa la motivazione della Giuria: «La lirica di Sergio Baldeschi incarna fedelmente una rivisitazione spietata del proprio esistere che viene illuminato da un “palpito memoriale”, fino a spingersi “nell’infinito stupore”, in quel “brivido di tenerezza” che ancora illude il poeta di esistere, nonostante la sua anima sia imprigionata tra le “fauci” di una fabbrica.
Sergio Baldeschi, come autentico “collezionista di pensieri rugginosi”, continua il suo percorso/processo lirico e, con la sua Parola, limpida e taumaturgica, avvolge e fagocita anche la visione esistenziale più dolente». Massimo Barile

Opera 6^ classificata: «Il ritorno del figlio» di Paola Amadei, Paderno Dugnano (MI). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia “Il ritorno del figlio”, di Paola Amadei, diventa un simbolico rinnovato “respiro di vita” e l’intenzione lirica viene resa nel miglior modo possibile, grazie ad una poetica essenziale, capace di cogliere ed illuminare l’autentica substantia della vita: che sia l’amore per un figlio od altro sentimento poco importa». Massimo Barile

Opera 7^ classificata: «L’ultima siepe d’azzurro» di Chris Mao, Ormea (CN). Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia “L’ultima siepe d’azzurro”, la visione lirica di Chris Mao riconduce ad un lento franare nelle “ombre” dell’esistere e anche “l’anima pura” si nasconde nella polvere che si deposita sui giorni della vita: e copre le attese come le illusorie certezze.
Emerge la visione del poeta “ferito” dal tempo perduto, come a voler reclamare per le mancanze e le promesse vane: una sorta di condanna lirica». Massimo Barile

Opera 8^ classificata: «Metempsicosi» di Dario Marelli, Seregno (MB). Questa la motivazione della Giuria: «La visione poetica di Dario Marelli pervade come “onda” lirica che avvolge nello scorrere inesorabile del tempo.
Avvolto dal silenzio notturno, come a voler imbrigliare l’essenza dell’esistere, Dario Marelli offre una lirica ammantata d’armonia, che diventa una “fioritura di salvezza”, mentre il poeta si abbandona alla quiete, immedesimandosi e, infine, plasmandosi in essa». Massimo Barile

Opera 9^ classificata: «Non c‘è limite» di Lucia Ingegneri, Monza (MB). Questa la motivazione della Giuria: «La visione lirica di Lucia Ingegneri risplende di una grazia soave e la sua poesia dell’anima accarezza il cuore.
La sua percezione lirica oltrepassa le contraddizioni, le tensioni e le metamorfosi dell’esistenza, e s’irradia in una dimensione superiore.
Lucia Ingegneri estrapola dal suo giacimento emozionale ciò che reputa fondamentale e, nella sua poetica, accoglie la vita con un abbraccio emozionante che non conosce “limite”». Massimo Barile

Opera 10^ classificata: «A mia nonna» di Daniela D’Aloia, Settala (MI). Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Daniela D’Aloia, profondamente sentita nell’anima, l’indelebile ricordo della nonna si tramuta in sostanza lirica pulsante e la sua Parola s’incide sulle simboliche pagine d’un “diario del tempo” che vede il “consumarsi” della vita ed un costante sguardo indagatore rivolto a disvelare il mistero dell’esistere». Massimo Barile


Antologia delle più belle poesie del Premio I Poeti dell’Adda 2021


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