Antologia del Premio letterario Poeti dell'Adda 2009

di

Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio letterario Poeti dell'Adda 2009
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 88 - Euro 18,00
ISBN 978-88-6037-9283

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore

Antologia delle più belle poesie del Premio letterario Poeti dell’Adda 2009


In copertina: Uno scorcio del fiume Adda. Fotografia di Massimo Barile.


Antologia del Premio letterario Poeti dell'Adda 2009


MARCO BORRUTO CARACCIOLO

Risveglio

Ti sveglierai d’istinto
tu
racchiusa in un sogno da cui c’è
un solo risveglio.
Quasi impazzirai
quando sorgerà il sole,
unico frutto e seme dell’ardore.
Seguirai il suo cammino
fin quando il cielo crollerà,
fragile
e solo
ai piedi dell’immensità.


FRANCESCO CACCIOTTO

Immigrata

Ore lente, ore lente e sempre uguali;
ore struggenti che attraversano la palude dell’anima
e sbiadiscono sul sentiero di una lunga attesa,
mentre fluttuano le onde che trafiggono l’aria,
senza limite di forza, fra ombre appiattite
che attraversano l’invisibile dei pensieri
stringendo aria tinta d’illusione.
Sola, lei, in cerca di una carezza… desiderio sordo, cieco.
Premuta sul fondo di un barcone ribelle
fra mille sguardi ignari del suo gelido sudore
e l’abbandono al pudore, di chi diviene madre.
“Signore, affido a Te la mia creatura
or che la morte si avvicina, or che di essa vedo già l’ombra.
Lascia ch’io senta il suo vagito e ancora il tempo…
di sfiorar le sue guance; ch’io porti, anche una sola volta:
la mano al cuore, stringere il seno e sfamarlo d’amore.
Mi scioglierò i capelli, per essere a lui bella,
coprirlo dalla salsedine e… riscaldarlo con l’ultimo respiro.
Lasciami aperte le porte del paradiso,
fammi sentire quella carezza… mai avuta.”
Lei, ora mamma, si addormenta
e sulla tolda di una bianca nave a vela,
solca mari pacati che si affacciano all’orizzonte
ove l’arcobaleno maestoso,
lambisce il cuore come la carezza desiderata per un figlio
che non dovrà mai… immigrare.


GIULIA CINTI

Fotogrammi

Disordinati istanti
di raffinata intimità
privi di ordine temporale
in un freddo giorno d’inverno
complice la brina notturna
e una tiepida luce fievole
si celebrano
all’orizzonte
a confine tra celeste e creato
tracce di esperienze,
orme di un cammino,
passi di una vita,
profili di danze,
scambi di sguardi,
echi di umana follia,
abbracci di euforica ebbrezza,
arcobaleni di riflessi,
reali sospiri,
vestiti segreti
di indicibile bellezza
spogliati del corpo
e impigliati in grovigli
di umani bersagli,
regali gesti solitari
custoditi in preziosi scrigni
affiorano
episodi lontani
nascosti sbiaditi sopiti
ma veri e vissuti:
fotogrammi.


SHIMEON CARS

Resh, Per te,
Chiamo il Mio Angelo!

Sei Stata,
Qui,
Sono Stato,
Furente ma in Pace.

Sei andata via,
Resh!

Dinnanzi ad Agla:

Che il Mio Angelo Possa SoccorrerTi Quando ne Necessiti!
Che Egli non si faccia Scoprire, Né dal Tuo, Né da Te!
Che non Si Tratta di Amori Giovanili, ma, d’Orbite Celesti,

in te, non vedo te, Sole, vedo il Nostro Futuro.


LUISA FODDAI

Stille di cielo… A Francesco e Mattia

Gocce d’azzurro cadute sul mio libro di vita.
Fulgido inchiostro soave al quale l’anima vinta
da Gioia Divina ad esso si inchina, levando lo
sguardo lassù in un’ode infinita.

Di mirar i loro occhi mi appago,
tornandomi incontro
l’immacolato incanto delle fresche brezze visioni dei miei
… e scrivo nuovi sogni!

Seguo i loro passi con il verde impaziente scalpito degli anni.
Ricalco orme a ritroso
di un silvestre sentiero di speme
… e disegno nuovi mondi!

Respiro i loro aliti nuovi
cancellando il dolo vecchio dei miei.
L’aria si rifà di dolce primavera
… e le liete ali di una farfalla si posano sulla penna!

Mi riposo nelle loro palpebre chiuse al buio della notte.
Assorbo quella mite quiete che torna ad essere mia.
Gioco ad intuire il giro felice della giostra iridata dei loro sogni
… e un arco di arcobaleno incornicia l’intonsa pagina!

Ascolto il vermiglio battito del loro vergine cuore aprirsi
agli albori dell’Amore.
Leggiadre ali riacciuffano il mio
… e gli rinsegnano a volare!

Una goccia di rosso scarlatto dall’alto piomba quaggiù
sul candido foglio a porne l’eterno sigillo
… e un vago pensiero rimembra alla stilo dell’anima
la vacuità della parola Fine su questo Sacro Libro!


ANTONINO FRATTAGLI

Dalla tua finestra

Allora

Scendevamo giù per il pendio
Nella terra del notaio
Per raccogliere le more
E dall’albero le albicocche
E scrutare
Nella cappella abbandonata
Alla ricerca di qualche segreto
Che non trovammo mai.


Guardando

Per un attimo
Ho sentito il tuo profumo
Ho ripensato ai tuoi occhi
Ho camminato con te.
Le more non ci sono più
L’albicocco è ormai troppo lontano.


MARITA LO IACONO

Io

Ti sbagli,
non è così che ti libererai di me e
non è così che mi libererai di te,

chi vegliava i tuoi sogni
perchè fossero come quelli miei?

Chi era fiduciosa
che la mente ti narrasse di me
anche se così non era mai?

Una sola era felice
del tuo respiro… del tuo riposo
perché i nostri occhi
erano chiusi allo stesso modo.

Ora
ti chiedo…

può la mente dimenticare
il suo nutrimento
o il cuore non ricordarsi
di avere
copiosamente sanguinato?


ELIO LUNGHI

Nidi di farfalle

Non voglio più vedere case di riposo,
voglio vedere solo nidi di farfalle,
non voglio più vedere volti tristi,
voglio vedere solo visi di farfalle.

La metamorfosi si è compiuta,
da piccolo uovo sei diventata bruco,
poi la natura in crisalide ti trasformò
e con l’ultimo mutamento
una farfalla sei diventata.

La quarta è l’età più bella,
ora risplendi come una stella:
di giorno distendi le ali
per volare sui fiori
nel chiarore del sole.

Non voglio più vedere case di riposo,
voglio vedere solo nidi di farfalle,
non voglio più vedere volti tristi,
voglio vedere solo visi di farfalle.


PAPA AMADOU NDAO

Ravenna

Poesie
ne ho scritte tante
quelle ben fatte
avevano l’indirizzo di Ravenna.

Cerimonie di premiazione
mi sono presentato diverse volte
con in tasca
carta d’identità ravennate.

Tante bandiere
mi sono state regalate
come capitano della mia squadra
composta di tutti i colori
senza differenze di razza
rispondiamo alla gara
grazie alla non discriminazione.

Che ne faccio io di tutte queste?
Ma quella di Ravenna
sono pronto a difenderla
alzandola alta
con i suoi colori.

Come artista, sono nato
a Ravenna
imitando Dante Alighieri
immaginando
di potere fare come lui.


VANNI NEGRO

Solitudine

Tra rami verdi
nido dolce-amaro.
Breccia sulla scogliera
dilavata dall’onda.
Baratro in cui cade l’anima.
Vi trascina rimpianti,
nostalgie, paure, amori infranti
e parole non dette.
Solitudine, spaccatura
tra disinganno e delusione.
Incrinatura dell’essere.
Varco sull’aria aperta
per l’anima prigioniera.


Chiaro di luna

Si specchia la risacca di alabastro
nel refrigerio quieto della luna.
Luminescente fino all’orizzonte
crepita il vento contro la scogliera.
Oltre quel raggio tu non puoi vedere
la notte che promette e che minaccia.
Ed immerso nell’ombra che ti stringe
forse nemmeno oseresti guardare,
se non fosse un barbàglio di risacca
il tuo bandolo incerto a quel chiarore.


ANTONIO PAOLETTI

Tanto è il delirio

In questa trasparenza di cielo,
io vedo, ammiro,
la mia donna:
di Lei,
del suo sorriso,
mi riempio gli occhi!
La vedo riflessa nel mare,
e le sue onde
mi sommergono il cuore,
aprono un infinito, un immenso,
nell’orizzonte della mia anima!
Sospeso sono a Lei
come fossi sospeso al sole,
alle stelle,
e la sua luce
mi entra nella mente,
come fiamme nel fuoco!
Sì, la amo,
e il mio amore non si può spiegare,
tanto è il delirio, la felicità,
che mi fa provare!


VINCENZA CINZIA RICCO

La quiete dell’anima

Quando leggerai i ricordi
solo come parole scritte dal tempo.
Quando l’aria che respiri
disseterà la tua mente
e il vento avvolgerà il tuo corpo.
Quando dall’alto della tua vita
disegnerai con gli anni un cerchio,
mentre il sorriso di tuo figlio
riscalderà il tuo cuore.
Quando niente sarà più importante
che scoprire il tempo che è passato
allora e solo allora
riuscirai davvero a sentirla
la quiete nella tua anima.


Se

Se i miei pensieri
potessero ora prendere forma
sarebbero cuccioli persi e disperati
alla ricerca di una stella nel buio.
Se il mio dolore
potesse ora trafiggermi il cuore
tanto da farlo cessare di battere
sarei sicuramente più viva.


RIPALTA GIORDANO

Sogni, evasione…

Mi succede spesso
di evadere,
di creare
con la mente pensieri,
fantasie che svolazzano,
come uccelli solitari.
Monti lontani,
oasi sperdute,
immagini vere,
tramonti,
deserti,
palme,
misteri.
Un intero universo!
Frammenti di vita,
ricordi indelebili,
mi cullo lentamente,
e beatamente mi annullo.
Dolcezza infinta
in continuazione
che dona colore
all’esistenza.


BARBARA SANTONI

Il rumore dei ricordi

Arrivata alla vetta della montagna
mi metto a pensare a tutti
quei frammenti che
compongono i miei ricordi.
Penso ai giorni passati con te
penso alle tue labbra che
sfiorano le mie,
penso alle tue mani che
accarezzano dolcemente
il mio corpo.
Penso alle notti passate
a piangere per te.
Penso alle sere passate
a guardare il cielo e
guardare le stelle per
esprimere desideri.
Penserò sempre a te…
che in un giorno qualunque
hai rubato il mio cuore.


FILIPPO SPATAFORA

Il sarto dell’abito eterno

Ti cercavo in un sogno
nelle mie notti di solitudine
polvere di stelle coprono l’anima mia
che si sveglia e vede il tuo sguardo
tu amore mio accanto a me.
Amore che ci sfiora la pelle
su di un vento delicato
solleva i nostri corpi
che danzano sul tappeto rosso
della passione.
E poi lo sguardo impazzisce
da solo senza il tuo respiro su me
e si placa dinanzi ai tuoi occhi
ai quali ho donato il mio cuore.
Dipingo finalmente
l’impronta delle tue labbra sulle mie
con un bacio atteso
che mai avrà eguali istanti.
Scambiandoci ago e filo
cuciremo con l’aiuto dell’arcobaleno
il vestito da indossare
nella nostra vita insieme
che toccherà l’orizzonte dell’infinito.
La quotidianità ci darà un futuro
protetto dall’allegria dell’amore
dipinto indelebile su petali di rosa
che segnano il sentiero della meraviglia.
La vera magia
è nella fede di chi si ama
e la fine dell’attesa
è l’inizio del viaggio
senza meta.


SILVIA TARAS

Guerra di lacrime

Quanto ancora dobbiamo subire
la violenza di guerre di lacrime.

Quanto ancora dobbiamo pagare
col sangue dolce di bimbi impauriti.

Dateci vi prego una speranza,
voi che fabbricate odio e dolore.

Date una casa a chi ha perso tutto,
restituite quel mondo a cui appartengono.

Ora che essi non hanno più lacrime
e stanno a guardare tra polvere e macerie,

nella speranza di ritrovare l’anima
persa chissà in quale storia passata.


GIANNI TOMBI

Il cigno

Nel lago riflessi di sole,
intorno a un danzare di ninfe,
rossi di un giorno che muore.
Un cigno beccheggia sovrano,
tra un dolce fluire di linfe,
tra un sobrio singulto di luce
e un tenue poetare di cose.
Bianco di vestito nuziale,
impresso negli occhi fuggenti
di un uomo e una donna abbracciati,
nascosti tra canne moventi.
L’idillio dei sensi continua
silente, nel buio, per ore,
dal lago, al corpo, alla mente,
il cigno e la gloria del cuore.


Pace e Armonia

Gioite,
onorate la vita.
In ogni istante
un riflesso di Paradiso.
Un infinito positivo,
nel destino di tutti.
Godetene appieno, … presto,
con forza, con convinzione.
Le stelle, il mare,
gli infiniti orizzonti sono per voi.
Vivete.
Che il vostro pulsare
sia sempre in simbiosi col mondo.
Pace e armonia,
mezzo e fine dell’esistere umano.


FRANCESCO VELLATI

Il respiro

Il respiro è la mia vita.
Io sono un respiro
che vive tra tanti altri respiri
e insieme siamo vivi.
Se provassimo ad unire
tutti i respiri del mondo,
sulla terra avremmo
una grande forza
potente e capace
di annullare tutte le cose
brutte e dolorose.
Io sento il respiro dentro di me,
fa vivere il mio corpo,
anima la mia mente,
mi dà forza e sostegno,
mi fa sentire parte del mondo,
un essere unico
tra tanti esseri unici.
Il respiro è di tutti
ma ognuno ha il suo,
tutti siamo parte
del respiro dell’universo.
Il respiro è vento,
vita,
un soffio leggero,
lo percepisco,
a volte lo vedo,
non ha colore,
a volte lo sento scappare,
a volte fa fatica ad uscire,
ma è sempre lì,
è il segno del mio passaggio nel mondo.


MARCO VIGNA

Migranti

Strano come il vento
Spettini i petali del giorno
In attesa che la nave parta
L’orizzonte un fondo di carta
Il viaggio intrapreso solo per il ritorno
Vociare di donne prive di accento
Migranti dall’animo spento
Divorano piatti etnici privi di contorno
Denudati ad uno ad uno dalla Sarta
Raccolgono i petali del giorno.


I(l)lusa

Troppo bella per essere nuvola
Raccogli le lacrime del mattino
Mentre la luna dal cielo scivola
Ti rigiri nervosa sul cuscino.

A Dino

Testardamente incosciente
consumi i giorni restando al mio passo
Curi i miei fiori giocando con le rose
Estirpi le erbacce di cui non mi curo
troppo preso dalle rose
Paziente attendi che il temporale passi
e il sole riscaldi, nuovamente, tutte le nostre cose
Il nostro giardino,
chiuso dal nostro lucchetto,
profuma di statico rinnovamento
Profuma delle tue rose.


STEFANO VISIGALLI

A mio nonno

Qui, d’infinito, l’eterno frammento,
cui il capo, il fato adornò d’umana
gloria, plasmato marmo, dai sospiri
del tempo, e se di amari pianti
e di bianche ombre rigato il biondo
viso, o se di righi, l’alma aspersa,
come quando fu nei lenti meriggi,
chino, la spica a menar la mezza luna,
è or cotanto lesto a menar la storia,
che mai darà, alle mie orecchie noia.
Chè non parlar di quegli stanchi lumi,
offuscati dal fumo immenso della
memoria? Perché non parlar di come,
di come… la sua ascosa imago
nel cor m’immila i vermigli giochi
che la luce adesca pe la sua voce?
No, a nulla serve ora rimembrare
a nulla serve ora piagnere scaltri.
A nulla… a nulla… ahi se l’alma vinse
il tarlo che lo rodea lento ove
il glorioso ramo odoroso il cinse!
Non resta che posare il viso
sul petto e ascoltare il respiro
sentirlo vibrare pel sorriso.
Ed è quello stesso soffio lieve,
debole, a sussurrarmi: ancora!
Non sazio di vita ne di virtù!
Tra i bruni lacci ed il bianco telo
i chiari vetri ed il fioco canto
vidi intesso nel perpetuo velo
il tremulo riflesso
de l’infinito incanto.


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
del Club degli autori
Le Antologie
dei Concorsi
del Club degli autori
Contatti