Autori Vari

Antologia del Premio letterario Marguerite Yourcenar 2011

Sommario

Prefazione di Maria Organtini – Albo d’Oro del Premio – Francesca Albergamo – Tiziana Altea – Mirko Artioli – Sergio Baldeschi – Luigi Bernardi – Roberta Bertoli – Enrico Bonfiglio – Maria Canevese – Giuseppe Cantoni – Santi Cardella – Alessandra Carnovale – Erminio Cioffi – Isabella Coluzzi – Antonio Contoli – Giorgio De Luca – Miriam De Michele – Tina Emiliani – Alma Moon – Silvana Feola – Luisa Foddai – Maria Teresa Fontana – Antonino Frattagli – Iride Enza Funari – Michele Ginevra – Claudio Guardo – Konstantinos Kokologiannis – Silvana Licari – Michelangelo Lombardo – Onorina Lorenzetti – Alessandro Lugli – Alessandra Macrì – Mario Mancini – Chris Mao – Silvio Marengo – Pierfrancesco Matarazzo – Francesca Mirri – Giovanna Mitola – Gennaro Moretti – Mauro Moretti – Emiliano Musetti – Alfonso Napoli – Carla Noro – Antonio Paoletti – Salvatore Paolino – Liliana Paparini – Barbara Potente – Claudio Prili – Serafino Randazzo – Massimiliano Rendina – Sebastiano Rizzo – Barbara Santoni – Francesco Testa – Petra Trivilino – Werther Zabberoni – Antonio Zannino

Prefazione

Nel Destino è scritto il verso poetico che nasce e vive nella poesia

«Destino è nella nostra esperienza ciò che è immutabile, inevitabile,costringente».
(da “Gli elementi del Destino” di Romano Guardini)

Quante volte ci siamo posti domande su noi stessi: chi siamo, dove andiamo? Il poeta può fornirci delle risposte se sappiamo leggere tra le pieghe dei suoi versi, la sua storia. È significativo che questa 19^ Edizione del Premio di Poesia «Marguerite Yourcenar» trovi il suo vincitore nella poesia «Verso l’America» di Claudio Prili. Egli ci parla di un distacco che segna il proprio destino con versi chiari e pregnanti dove le immagini di sofferta accettazione sono rese molto efficaci.
Ogni Premio ha una storia, sembra quasi un riflesso di vita che rimbalzi tra tutti i concorrenti di quella stessa edizione. Ormai sono quasi vent’anni che ci incontriamo e pur non conoscendoci di persona, ho potuto vivere con voi, attraverso le vostre poesie, le storie del quotidiano di questi anni. Il tema del “ricordo” si avverte anche nella seconda classificata «L’altalena» di Chris Mao che «…Con gli stormi allineati/sulle funi nere degli uomini,…» sembrano attendere si compia il proprio destino.
Il tema continua e si ripropone nella poesia di Liliana Paparini «La musica che di te» che evidenzia l’inesorabilità del tempo, ma che la poetessa salva attraverso le note di una musica: «…aggrappata al codice/di questo mio cuore,…» con grande sensibilità.
A volte capita che troviamo le risposte alle nostre domande nelle immagini di una luce intermittente che coglie la nostra fantasia e scioglie l’enigma de «Il Mistero della vita» di Michelangelo Lombardo 4° classificato. In questo nostro mondo frenetico, i sentimenti, che pure sono nostri, rischiano di rimanere inascoltati, basta poco per ritrovarli. Aprire il cuore alle emozioni ci fa ritrovare la nostra umanità e Carla Noro autrice di «Canto d’amore» 5^ classificata lo dichiara apertamente: «…Se solo avessi capito le dure zolle che ti han partorito!...». Leggere questi versi con passione è un’esperienza notevole che permette il recupero emotivo dei versi poetici scritti magari in un momento di sconforto e allora diventano liberatori, luce sul nostro cammino terreno.
Mauro Moretti nella poesia «Radici» 6^ classificata ritrova le sue emozioni in un… sasso strappato… trattenuto da Radici, e realizza così il proprio destino di… uomo… che corre… per leggere l’ultima curva. Il Destino ci chiama, ci interroga, ma non sempre riesce a fornirci spiegazioni, a rispondere alle nostre domande: «Dov’eri, Dio» un interrogativo che Salvatore Paolino si pone mettendo a nudo la sua anima nel dramma che ci ha sconvolto tutti «…nei lager di Auschwitz». Non sempre ci è dato di sapere, ma il poeta deve cercare la sua verità. Forse in queste poesie si sente il bisogno di condividere la propria esperienza. Il leit-motiv affidato ai versi poetici può darci la misura dell’isolamento che la nostra generazione ha suo malgrado prodotto nella società. I mezzi di comunicazione che pure solo utili e indispensabili, ci hanno tolto la possibilità del contatto fisico. Nella poesia di Roberta Bertoli «In quest’ora» si avverte l’importanza del contatto fisico. Il cuore di un padre conosce parte del destino che può essere riservato alla figlia e poeticamente cerca di spianarle la vita. «Il cuore zuccherino della felicità» di Sergio Baldeschi ci offre l’occasione di confronto fra due destini. padre e figlia. La risposta è solo un’ipotesi «…affacciato alla finestra della misericordia/ sgranerò le stelle a rosario».
Pierfranco Matarasso alla ricerca della sua verità nella poesia: «La verità, la verità vi prego su noi stessi» non trova risposte, ma solo un consiglio: «…tenetela a bada,/potrebbe anche scappare».
Questa verità che una volta riconosciuta potrebbe riempire l’anima di ricordi come nel «Cortile di Marzo» di Giuseppe Cantoni, un acquerello d’immagini che tornano dal passato: «per un’occhiata tenera, di addio,/al mondo trasognato del cortile».
La dodicesima classificata: Iride Enza Funari, con la sua poesia «Srotolo verbi in spazi infiniti» sembra offrirci una strada per inglobare il Destino a cui abbiamo demandato la lettura di queste poesie pervenute al 19° Premio di Poesia Yourcenar: «…Nell’oscurità fremi di luce/sussurri l’ora d’un tempo nuovo,/Nella notte sbocciano rose…».
Poesie belle, emozionanti che si fanno leggere di seguito come sfogliando le pagine di un diario a cui tutti abbiamo partecipato per vivere un sogno!

Maria Organtini
Presidente della Sezione Poesia del premio
Marguerite Yourcenar 2011