Autori Vari


Antologia del Premio letterario Marguerite Yourcenar 2012


Sommario

Prefazione di Maria Organtini – Albo d’Oro del Premio – Michela Beggiato – Liliana Bellia – Clara Bianchi – Maria Teresa Bonifazio – Adriana Catto – Pietro CiampaMario Corbetta – Luca Crepaldi – Silvia De Angelis – Filippo De Angelis – Luisa Foddai – Diego Giuliani – Claudio Guardo – Alessandro Indelicato – Silvana Licari – Lucia Longo – Elena Malta – Pamela Mancini – Antonietta Manzo – Francesco Marmorato – Marisa Militano – Francesca Mirri – Gennaro Moretti – Alfonso Napoli – Antonio Paoletti – Liliana Paparini – Augusta Potestà – Claudio Prili – Rossella Priolo – Serafino Randazzo – Angelo Rosselli – Barbara Santoni – Maria Rita Sirri – Silvia Tamborra – Jolanda Anna Tirotta – Antonio Urru – Antonietta Ursitti – Werther Zabberoni – Simonetta Zana – Matteo Zupancic


Prefazione

«Agli amici/ non regalo niente
riservo loro/la mia parte piccola/di poeta.
(di Giuliano Casonato “Commensale della sera”)

Ho scelto, i versi di un poeta milanese a me caro, perché rileggendo i testi finalisti del Premio «Marguerite Yourcenar» ho provato la sensazione di essere a un convivio di amici dove gli ospiti, amici fidati, si riconoscono e incontrandosi declamano i loro versi come segno d’amore fraterno in un’alternarsi giocoso e fluido che mi ha affascinato.
Infatti, è sorprendente, come tutti i poeti finalisti abbiano votato in maniera tale da creare una classifica che inizia con la poesia «Il gioco nascosto» di Claudio Prili che, guadagnando la prima posizione apre quest’incontro con il verso che è quasi un appello: «Chiamavi il sole per asciugare/queste nuvole in catene…» e prosegue poi, in maniera fluida nell’arco di una giornata con immagini belle che parlano di sentimenti genuini, di memorie vissute e mai dimenticate.
La 2a classificata «Cos’è…?» di Luisa Foddai, sembra quell’interrogativo che vuole strappare il velo alle cose vissute e sofferte per trovare «…una carezza calda/nell’aria quotidiana/di pane profumato…». Così il dialogo prende forma nella «Malinconia serale» di Gennaro Moretti 3a classificata dove fa capolino il «…rimpianto… di smarrite serenità».
La tragedia vissuta nella poesia di Maria Rita Sirri 4a classificata «A Giovanni L.» ci offre la capacità di condividere un dolore grande che solo ad un amico vero possiamo confidare. Ecco perché in questi versi troviamo la forza di riconoscersi uomini in cammino nella nostra quotidianità. Non a caso c’è un ex aequo per il quarto posto di Antonietta Ursitti con la poesia «Antico amore» dove il ricordo di un sentimento è calato in un quadretto bucolico che parla di «Coste montane/assolate, carezzate/dal vento mattutino…». Storia e storie che si alternano in «Sempre…» 6a classificata di Liliana Paparini, sembra un invito ad andare oltre, a ricercare in noi quel desiderio che ci motiva a scegliere la vita, viverla e inventarla ogni giorno che passa: «…È un divertente gioco a due/il nostro,/a carte scoperte,/…ma onesti e felici».
L’invito a credere, a non abbandonare il senso giocoso della vita ci viene offerto come in un «Ricamo» di Pietro Ciampa, opera 7a classificata. È la metafora di un desidero che bisogna imparare a coltivare sul telaio del tempo.
Le speranze nascono attorno «Al focolare» di Elena Malta 8a classificata, dove: «C’è una sedia impagliata in cucina…» quasi l’invito ad entrare e vivere l’intimità famigliare ricco di ricordi da ascoltare e poi tramandare ai figli. Non tutti i figli nascono con un destino felice! Molti vivono drammi che segnano il cammino e questo argomento così scabroso è affrontato da Antonietta Manzo nella poesia «Dei bimbi non sento più il riso» 9a classificata, con serena pacatezza e profonda attenzione.
Allora il senso d’incertezza può catturarci e: «Cade sospesa l’incerta parola/ e diventa preghiera di verità…» come nell’opera 10a classificata di Clara Bianchi che interroga la storia per trovare risposte.
Forse, una risposta la troviamo nella poesia di Serafino Randazzo, 11a classificata nella sua «Fine settembre»: un’analisi spassionata di una giornata passata in campagna dove «Non c’è aria di festa qui, né buoni raccolti…» ma, poi si rende conto che «…quest’aria è ancora buona!…».
Il poeta, quasi incoscientemente, travalica le sue stesse emozioni per arrivare a percepire il “«Senso dell’infinito» che in questo caso è anche il titolo della poesia di Silvia De Angelis, 12a classificata, dove confessa di aver imparato la lezione della vita: «Nell’odore d’aliti di primavera/ho tratto semi germoglianti natura…». Da questi “semi” viene l’imperativo a sentirsi uniti nella poesia che è alito di vita e briciola d’amore a cui tutti possiamo attingere. Quasi: “un gioco nascosto” che i poeti, votandosi tra loro, hanno saputo svelare.

Maria Organtini
Presidente della Sezione Poesia del premio
Marguerite Yourcenar 2012


Albo d’Oro del Premio

La Commissione giudicatrice del premio ha scelto tra le numerose opere pervenute, 12 finalisti per ogni sezione, i quali sono diventati automaticamente i giurati che hanno designato i vincitori. Abbiamo inviato a ciascun finalista una copia delle opere degli altri undici finalisti.
Dopo averle lette, il finalista ha espresso il suo giudizio sulle opere degli altri concorrenti elencandole in ordine di merito.
Ogni finalista ha escluso se stesso dalla classifica.
Sono stati così designati vincitori coloro che hanno totalizzato le classifiche migliori. Questa la classifica della sezione Poesia:

  • 1° class. Finalista «i» con «Il gioco nascosto», Claudio Prili, Roma.
  • 2° class. Finalista «d» con «Cos’è…?», Luisa Foddai, Guspini (VS).
  • 3° class. Finalista «g» con «Malinconia serale», Gennaro Moretti, Crema.
  • 4° class. ex aequo Finalista «m» con «A Giovanni L.», Maria Rita Sirri, Cesenatico (FC)
  • 4° class. ex aequo Finalista «n» con «Antico amore», Antonietta Ursitti, Foggia
  • 6° class. Finalista «h» con «Sempre…», Liliana Paparini, Bresso (MI)
  • 7° class. Finalista «b» con «Ricamo», Pietro Ciampa, Pratola Peligna (AQ)
  • 8° class. Finalista «e» con «Al focolare», Elena Malta, Pianella (PE)
  • 9° class. Finalista «f» con «Dei bimbi non sento più il riso», Antonietta Manzo, Cava de’ Tirreni (SA)
  • 10° class. Finalista «A» con «Incerta parola», Clara Bianchi, Firenze
  • 11° class. Finalista «l» con «Fine settembre», Serafino Randazzo, Arezzo
  • 12° class. Finalista «c» con «Senso d’infinito», Silvia De Angelis, Roma


Antologia del Premio Letterario Marguerite Yourcenar 2012


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