Antologia del Premio letterario Marguerite Yourcenar 2015
Indice
Prefazione a cura di Maria Organtini – Albo d’oro della XXIII edizione del Premio – Barbara Abbruzzesi – Sergio Baldeschi – Antonio Bevacqua – Enrico Bonfiglio – Bruno Bracchi – Maurizio Cafaggi – Anna Rachele Capolingua – Elisa Cattaneo – Cinzia Ciani – Angelo Maria Consoli – Ornella Crocco – Laura De Santis – Marco De Santis – Luigi Delfini – Lilia Derenzini – Giovanni Dimasi – Celestina Fanoni – Luca Giacometti – Nicola Giordano – Lucia Ingegneri – Lorenzo Laneve – Alessia Leggio – Leonarda Letterato – Silvana Licari – Antonio Lo Re – Laura Lualdi – Dario Marelli – Michele Mongiovì – Eugenia Nardone – Liliana Paisa – Graziella Parma – Maria Teresa Piccardo – Alessandra Pizzileo – Lucio Postacchini – Maria Augusta Reverberi – Davide Risi – Renato Rossi – Irma Rossi – Maria Cristina Sferragatta – Ofelia Usai – Elio Zago
Prefazione
«L’immaginazione ha servito da strumento,
da mezzo rivelatore di realtà che
all’intelligenza umana erano imperscrutabili».
(da “Elogio dell’immaginazione” di Giambattista Torellò)
Il poeta si serve dell’immaginazione per vivere o rivivere, sentimenti, situazioni del passato, che nel verso acquistano realtà di un attimo vissuto intensamente.
In questa ventitreesima edizione del Premio Letterario Marguerite Yourcenar 2015 indetto da Il Club degli Autori, i partecipanti hanno dimostrato di sapervi attingere in modo encomiabile.
Nella poesia Torno spesso di Dario Marelli 1° classificato, dedicata al padre, l’amore filiale è espresso con versi chiari che racchiudono il suo sentimento in immagini precise, ricche di memorie: “Torno spesso sulla pietra tornita/ ove tramonta il mio cuore di vetro”. Fragilità di un ricordo!
I ricordi segnano il nostro cammino, come nel testo di Laura Lualdi Distolto ho appena lo sguardo 2° classificata, che vede nella partenza della figlia, il suo stesso viaggio, quando a salutarla era la mano stanca di sua madre. Le stagioni della vita si avvicendano come la Primavera che sempre ritorna.
Quando qualcuno si allontana, il poeta riesce sempre a farlo tornare con l’aiuto della natura che: “Nella sera umida e silenziosa…” si fa voce, alito di vento che sorvola pianure e colline per far tornare un ricordo a noi tanto caro della: “..tua bocca morbida e calda/sul mio volto in fiamme…”. Tutto questo ci viene descritto nella poesia Quasi sera di Giovanni Dimasi terza classificata.
Al quarto posto si è classificata la poesia Sera d’estate di Elio Zago. Un testo breve che coglie l’immagine della vita nel calore “…che lento s’innalza/nel cielo d’opale/a baciare le stelle” breve, ma efficace.
Il grido di una madre che “…ama l’infinito del figlio/che non c’è..” è portatore di un’emozione che coglie il lettore attento alle sfumature create dall’immaginazione e concentrate nella brevità dello scritto di Maria Augusta Reverberi quinta classificata con la poesia Madre.
L’argomento del dolore, vissuto intensamente è il tema della sesta classificata Avvolgi il mio dolore di Cristina Sferragatta che invoca l’aiuto a sostenere il peso di questo dolore che non riesce a superare da sola “…Stringi la mia mano che sfida il vuoto…”. A volte la poesia salva la vita perché ci fa superare noi stessi.
Gli Aironi è la poesia di Eugenia Nardone settima classificata che invita a guardare in alto dove sono …i nidi degli Aironi. La natura spesso viene in aiuto al poeta quando si riesce ad ascoltare il suo canto. Un invito a tornare sui propri passi o forse solo ad esaudire un desiderio.
All’ottavo posto troviamo “L’ultima goccia di pioggia” di Lorenzo Laneve, una sinfonia d’immagini ispirate dai fenomeni meteorologici che riescono a delineare immagini caratteristiche, di stati d’animo vissuti con intensità.
Si può cercare l’infinito dentro o fuori di sé. L’importante è avere sentore di dove la ricerca ci conduce e questo è il senso della poesia di Lucia Ingegneri E gli occhi ridono classificatasi al nono posto. Un testo che lascia aperte varie strade all’immaginazione dove ognuno può trovare la sua e decidere se e come affrontarla “…con la coscienza di sé,/e gli occhi ridono,/e il piacere pulsa”.
Anche la tragedia dell’immigrazione si fa messaggio poetico che è anche denuncia. Il testo di Antonio lo re Rosso come il mare giunto al decimo posto, invita alla riflessione di come un mare azzurro può arrivare a tingersi di rosso. Dramma di vite umane dove la realtà supera l’immaginazione.
A volte la ricerca degli effetti tenta di confondere le emozioni. Poi tutto si risolve nel “…violento ricordo/infinitamente sospeso.” come scrive a chiusura del suo testo l’autrice: Alessia Leggio, classificata all’undicesimo posto.
Raffineria di Luca Giacometti dodicesima classificata, ci offre l’esempio di un cambio di prospettive a seconda del proprio desiderio. Cercare alternative, perché anche questo è possibile al poeta. Mediare la realtà, adattarla alla sua sensibilità, tutto è possibile grazie all’immaginazione insita nell’uomo e di cui il poeta si nutre.
Maria Organtini
Presidente della sezione Poesia del Premio «Marguerite Yourcenar»
Albo d’oro della ventitresima edizione del Premio Marguerite Yourcenar 2015
La Giuria della ventitreesima edizione del Premio Letterario Marguerite Yourcenar 2015 indetto da Il Club degli autori, presieduta per la sezione Poesia da Maria Organtini, e per la sezione Narrativa da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute, come da bando ha designato le dodici opere finaliste di ciascuna sezione e i rispettivi autori sono diventati automaticamente i designatori dei vincitori. Ciascun finalista (contraddistinto da una lettera dell’alfabeto) ha ricevuto una copia delle opere degli altri undici finalisti e, dopo averle lette, ha espresso il suo giudizio sulle opere degli altri concorrenti elencandole in ordine di merito, escludendo se stesso dalla classifica. Ed ecco la classifica conclusiva decretata dagli stessi finalisti:
Opera 1^ classificata finalista H – Dario Marelli di Seregno (Milano) con «Torno spesso».
Opera 2^ classificata finalista G – Laura Lualdi di Corgeno di Vergiate (Varese) con «Distolto ho appena lo sguardo».
Opera 3^ classificata finalista A – Giovanni Dimasi di Chiomonte (Torino) con «Quasi sera».
Opera 4^ classificata finalista N – Elio Zago di Rovigo con «Sera d’estate»
Opera 5^ classificata finalista L – Maria Augusta Reverberi di Torino con «Madre»
Opera 6^ classificata finalista M – Cristina Sferragatta di Udine con «Avvolgi il mio dolore»
Opera 7^ classificata finalista I – Eugenia Nardone di Badia Polesine (Rovigo) con «Gli aironi»
Opera 8^ classificata finalista D – Lorenzo Laneve di Gaggiano (Milano) con «L’ultima goccia di pioggia»
Opera 9^ classificata finalista C – Lucia Ingegneri di Monza con «E gli occhi ridono»
Opera 10^ classificata finalista F – Antonio Lo Re di Torrenova (Messina) con «Rosso come il mare»
Opera 11^ classificata finalista E – Alessia Leggio di Lecce con «Gelida pioggia»
Opera 12^ classificata finalista B – Luca Giacometti di Falconara Marittima (Ancona) con «Raffineria»