Francesca Danese
Opera 6^ classificata
Città di mare
Tremolano le colonne e i ponti
nel canale un tempo approdo
di galeoni; uno rimane, sotto
le suole di chi passa, chi sa,
chi non sa; presso la fontana.
Gli innamorati e i nuovi incontri
siedono gioiosi labbra a labbra
su quel muretto bianco sporco
ma che chiunque ami amerebbe;
e tremolano, le sagome più allegre.
Chi conosce una città di mare
è l’acqua stessa; le travi, le vele,
i racconti di un capitano, vecchio
come è vecchio il mondo che,
tra schizzi e cavalloni, voga.
Nelle dolci rughe dello sguardo
che sfida quel sole rumoroso
come le tempeste e le maree,
vagano le gambe dei marinai
e tremolano, come pensieri.
In un canale balla una città:
i piccini, le statue, i gabbiani;
in un po’ d’acqua scivolano via
un confine, una paura, un addio;
e tremola questa mano che scrive.
Antonio Fiorito
Oriente
(Iraq 2003)
Oggi c’è
chi combatte senz’armi
c’è chi inonda le piazze
di Pace
chi nel vento
nel cielo
e sul mare
arcobaleni di seta
dispiega
avversato da falchi d’acciaio
deriso
insultato
In Oriente si piange!
Si piangeva
e moriva
sotto il giogo spietato
di un fratello tiranno
In Oriente si piange!
Si piange e si muore
sotto l’ombra inquietante
di corsari e pirati
Sei tradito due volte:
da un fratello tiranno
da un gigante
pirata
che vuol dirsi Crociato.
In Oriente si piange!
Silvana Licari
Opera 10^ classificata
Bambina nel ’44
Non rammento
– bambina –
corse per i campi.
Il fischio
delle bombe
sì
lo ricordo.
Poi, cresciuta,
con meno paure
e nessuna certezza,
ho capito
quanto la speranza
nutre
il bisogno di vivere.
Elide Mancini Fiorenza
Esistenza
Esageratamente multiforme
fisico possente e assetto
incerto,
sublime contrasto accertato.
Diatriba continua
di sentimenti
portati come gonfaloni
da eroici paladini.
Profumi di quotidianità
accavallati a sogni
inattesi.
Strade che scendono e
salgono,
tratteggiano lineamenti
di cuori senza calcolo
che investono
nella folle corsa
su percorsi appena abbozzati.
In una continua
alternanza di esistenze.
Attilio Marocchi
Cristalli e lapislazzuli
Rientro
Ho dato. Ho vissuto, ho creato altra vita; ed illusioni,
e colori, e suoni, e pensieri.
Rammento, ed i ricordi arrivano puntuali, e certo non perfetti;
ricordando ciò che loro vogliono riandare.
Profumi di fragole;
intemperanze;
fin pazzie.
E parole vere e false. E fatti imprecisabili; e forse amori mai stati!
«Cosa mai ho amato?»
Non lo so; non lo so davvero. E non so cosa so!
E la vita è fuggita.
«Aquiloni a riprenderla?»
Venti vanno. Pensieri si espandono…
Rientreranno.
Io sono, credo di essere, e rientro.
Rientro sempre.
Come nella malinconia la gioia.
Alessandro G. Matassa
Mattino
Candore delle piccole mani
strette in un caldo eterno abbraccio
unica guisa,figlio mio
ora siamo
in uno sprofondare nell’alba.
Mentre il gatto miagola
all’unisono con i nostri respiri,
sorge nel cuore
la pace,
sorriso inciso per l’eternità.
Ceppi d’amore
Dai nostri sepolcri imbiancati
Ti offriamo le nostre mani
sporche.
Raccolti a tessere,
siamo in una falsa culla di ragno,
crogiolo di nebbia ed ozio.
I nostri cuori
calce spenta.
Vieni con la Tua Luce tagliente.
Trasformaci in radici di ulivi virgulti,
pronti ad ardere per un nuovo mondo.
Siamo le tue dolci scintille d’amore
di un fuoco che non si estingue.
Rosanna Rosaria Pecora
La rugiada
La rugiada o brina nel freddo invernale,
su un fil d’erba al mattino,
rende il campo d’erba,
screziato di bianco.
Oh rugiada! Quanto sei birichina,
fai la doccia quasi ogni mattina !
Erba umida di rugiada di campo,
duri solo come la luce di un lampo,
più radiosa della luce delle stelle,
appassirà velocemente,
quello che c’è fra me e la gente,
tra poco tempo svanirai,
al calore del sole evaporerai,
in qualche nuvola andrai,
di nuovo pioggia sarai,
oppure in lacrime ti trasformerai.
Christian Testa
Opera 11^ classificata
Messaggi
Provo a fermarmi
da un moto quasi perpetuo
mentre il vento mi circonda
sussurrandomi arcaiche melodie
un brivido me li fa percepire
senza mai vederli
impersonificano in animali
dagli uccelli, ai gatti, ai cani
sguardi intensi penetrano nella mia mente
guidandomi in una profonda riflessione
vengo rapito dal tempo e dello spazio
invaso da segnali perscrutabili e imperscrutabili
che vengono dal cielo
il mio cuore sembra animarsi
colmo di emozioni e d’ipnotica commozione
sgorgano lacrime dai miei occhi
in un flusso quasi infinito
in un primordiale istinto volgo verso il cielo
dominato dalla paura e dalla speranza
«perdonatemi per quello che non sono!
per quello che non potrò essere!
per quello che non riuscirò a compiere!»
grazie cari messaggeri!
un forte abbraccio
pieno di gratitudine
ed un arrivederci al cielo.
Enrico Trivoli
al fraterno amico Roberto Breazzano
Sensualità
Vorrei baciarti sulla fronte i pensieri
e guardare nei tuoi occhi
prati verdi erbosi di smalto
mentre questa pioggerella di marzo ci carezza
e disseta i nostri pensieri
e la terra s’impregna di cielo.
Gloria Zenorini
Riarsa
La siccità
che il mio spirito vive
dopo aver conosciuto
il rigoglio
avvizzisce il cuore
prosciuga il pianto
Non c’è lacrima
a indicare
il dolore
ma soltanto l’anima riarsa
e quella sabbia
che impasta la parola
soffoca il canto
e la vita.