Carlo Cotti - Benedict sceneggiatura originale
Collana "Apollonia" - I libri dedicati alle minoranze linguistiche: lingua, storia e letteratura 14x20,5 - pp. 160 - Euro 12,00 ISBN 978-88-6587-1430 Clicca qui per acquistare questo libro In copertina: pagina 12 del faldone n. 10, scatola XIII esame dei testimoni del processo di Beatificazione di San Benedetto il Moro, del 1620 (per gentile concessione del Comune di San Fratello) Sceneggiatura premiata al BaffilmFestival 2007 Menzione Speciale d’Onore Motivazione Benedict, copione un po’ troppo sceneggiato, ma scritto con precisione, racconta una visione della Vita che ha una sua pregnanza, alla ricerca di Valori perduti. La sceneggiatura è punteggiata con maestria da figure colorite delineate con vera attenzione alla storia raccontata, mostrando, controcorrente, che la Sicilia non è solo terra di mafia. Furio Scarpelli Come è nata l’idea… …i grandi incontri gli innamoramenti esistono e non soltanto verso persone ma anche verso terre, luoghi situazioni. È di questo che voglio parlare. …mi fa piacere, prima che ci si accinga a leggere Benedict, ricordare come sono arrivato ad immaginare questo “futuro” racconto cinematografico che parla di ragazzi ai ragazzi, agli adulti prendendo lo spunto dalla storia di San Benedetto il Moro (secolo 15mo), Santo Siciliano, portandola ai nostri giorni e come un road movie, partendo da San Fratello sui Monti Nebrodi, ho aggiunto episodi e personaggi di fantasia in terra Siciliana legati all’America dove all’inizio del secolo scorso, molti siciliani, come altri Italiani emigravano per cercare lavoro. …Nell’anno giubilare 2000 stavo preparando come autore e regista nella Città del Vaticano in Aula Paolo VI, la serata dedicata alla Canonizzazione di madre Bakita, Suora Canossiana, prima Santa Nera, (Sudan1869-Schio1948), dichiarata da Sua Santità Papa Giovanni Paolo II: “Sorella Universale”, titolo che ho mantenuto nel mio spettacolo. Il perché In un mondo di violenze, di soprusi, di perdita dei Valori, di rifiuti alla Vita, di razzismo, di guerre di religioni, di immagini di vita da non imitare, la mia sceneggiatura è controcorrente, è un racconto a lieto fine, senza messaggi da buonista ma di buon auspicio, un auspicio da imitare, come e quando le favole che finivano lietamente cominciavano con un C’era una volta,… …C’era un tempo aggiungo io, che fra nonni e nipoti, fra genitori e figli passava un certo modo di raccontare tramandandosi valori, amore per la Vita, rispetto verso gli altri, fatti, idee, esperienze… Benedict, il piccolo protagonista, in una chiesa del Bronx, Neri Bianchi Razzismo, osservando la statua del Nero che ha fra le braccia un Bambino bianco, lo vede come un kidnapping, rifiutando il racconto che gli fa il bisnonno Filadelfio… e con il nonno Alfio portando le ceneri in Sicilia per l’estremo riposo… con la realtà incontrata, capirà che quel Nero non aveva rapito nessun bianco e che il razzismo non dovrebbe esistere, perché sotto al Cielo siamo tutti uguali. Per vivere meglio, alla ricerca di valori perduti, pensiamo alla Vita come ad una Favola, nel Bene e nel Male senza confonderli ma distinguendoli, così la Vita ci sembrerà migliore. Benedict, un road movie per la Sicilia tutta… ® La Sicilia è un Paese di Pace in Pace, Benedict sceneggiatura originale
Sc.: scena Flashback: ricordo che ritorna alla mente CATANIA Sc. 1. Piazza Duomo. Est. Alba. MAIRASA v.f.c. Elefante con la proboscide alzata oggi mi devi Sc. 2. Piazza del Duomo/via Garibaldi. Est. G. Sc. 3. Bar Duomo. Int. G. Sc. 4. Piazza Dante. Chiesa & Ex-Monastero Benedettini. Est. G. MAIRASA v.f.c. Gli architetti dei nostri giorni devono essere tutti ciechi se hanno fatto le brutture che ci circondano, bastavano che si guardassero in giro… Sc. 4 a. Ex-Monastero Benedettini. Est. G. fuori campo FISCHIO …UN… DUE… Il fischio proviene dal finestrone del primo piano, Mairasa senza fermarsi. MAIRASA v.f.c. La bellezza dell’ex Monastero-Università abbraccia Mairasa che scompare nel portone. BRONX Sc. 5. a. b. c. Strade diverse. Est. G. Sc. 6. Appartamento Filadelfio. Ambienti vari. Int. G. Casa italo-americano, altarini, candele accese, donne, pregano, un rosario fra le mani. Sc. 7. Camera letto Filaldelfio. Int. G. FILADELFIO Marianna mandale via, portatemi di là, sta arrivando Bittu. Marianna sorride e annuisce andando verso le donne in preghiera. Sc. 8 a. b. c. Strade. Est. G. CATANIA Sc. 9. Ex. Monastero Benedettini – Facoltà di lettere-filosofia. Int. G. MAIRASA v.f.c. Le cose belle finiscono, anche questa è avventura all’università è quasi alla fine. Ci tornerò, magari con i miei figli. Sì ma il marito dov’è, chissà se è nato, se invece di fischiare questi uomini si presentassero. Mairasa sale per una maestosa scalinata che porta alla Biblioteca. Sc. 10. Biblioteca. Int. G. ASSISTENTE Maria Rosa, credo che tu sia l’unica studentessa che entra in Università col sorriso sulle labbra e per giunta alle prime ore del giorno. Prima o poi mi dovrai spiegare come fai, vorrei farlo capire a tutte quelle proff. che sembrano delle cariatidi staccatesi dai muri. MAIRASA Sorrido, ma non mi racconto delle barzellette. Se dovessi guardarmi in giro dovrei soltanto piangere, ASSISTENTE Sei giudiziosa per la tua età, alle volte mi chiedo quanti anni puoi avere. MAIRASA L’età per avere giudizio o si ha o non si ha, prima o poi salterà fuori. E per la mia età, se è indecisa su due, scelga quella più vecchia. Per il momento ne ho soltanto ventidue, ma ne vorrei avere di più per conoscere tutto quello che c’è scritto qui sulla nostra bella Sicilia. ASSISTENTE L’assistente indica un tavolo appartato, lontano da sguardi indiscreti… Mairasa, nell’immensa biblioteca, è come una piccolissima formica. BRONX Sc. 11 a. b. c. palazzina Filadelfio, scale. Int. G. Sc. 12. Anticamera appartamento Filadelfio. Int. G. Sc. 13. Sala da pranzo-salotto. Int. G. MARIANNA Ben è stato il bisnonno Filadelfio che ha chiesto di vederti, vuole parlarti. BEN I Know, Mom, nonno, Al me lo ha detto. Mary si stacca dall’abbraccio del figlio, e Benedict dopo avere guardato Al accanto a Filadelfio, giacca da camera, addormentato nella vecchia poltrona di cuoio, va verso una credenza dove sono in mostra delle fotografie incorniciate. Benedict le osserva con attenzione, 13 a una l’attrae ma il suo viso sembra preoccupato, chiude e apre gli occhi, è la foto di un Santo Nero con in braccio Gesù Bambino (statua di San Benedetto il Moro). FILADELFIO Ben fa una smorfia… il vecchio sorride. FILADELFIO Benedict, prendila, da oggi è tua, portala con te. BEN Thank you, great grand father, I like the costumes, But I don’t see the colours and I don’t know the story. (Grazie bisnonno. I costumi mi piacciono ma non conosco la storia). FILADELFIO La storia la sai, e anche se mentre parlavo tu giocavi, so che mi ascoltavi. Se vuoi te la racconterò ancora una volta! Prima fammi parlare con Alfio! Poi ti racconterò anche la storia del Santo Nero. BEN Filadelfio, la storia del Santo Nero non la voglio sentire. Filadelfio ridendo chiama a sé Al. FILADELFIO Arfien (Alfio), quello che devi fare è tutto scritto, non te ne puoi scordare. La voce di Filadelfio si perde, mentre gli occhi di Benedict osservano la mano del bisnonno, piena di rughe, immobile, Benedict posa la foto, poi accarezza la mano del bisnonno, la stringe…Filadelfio gli sorride, a fatica contraccambia la stretta di mano. FILADELFIO Arfien… Arfien motm nta la pruiana vjian a ta figgh Bittu Alfio ascoltami, mi devi mettere nel loculo vicino a tuo figlio Benedetto. Benedict ride. Alfio gli dà uno scappellotto… FILADELFIO È giusto che rida! Non conosce il sanfratellano. Fra di noi non lo parliamo. (con fatica) Alfio sta a te insegnarglielo. Bittu è un ragazzino, adesso è pronto a ricevere l’educazione, e la sua curiosità è intelligente, soddisfala, accrescila. Fategli visitare tutta la nostra Sicilia, deve conoscere la nostra storia la nostra cultura. Fate in modo che pensi agli altri e non solo a se stesso. Insegnategli che il vestito per l’ultimo viaggio, sarà un vestito senza tasche. P.P.P. Ben una smorfia, non lo capisce, vorrebbe parlargli ma si blocca, Filaldelfio è di nuovo addormentato, Ben gli accarezza la mano. CATANIA Sc. 14. Ex. Monastero Benedettini-Facoltà. Salette studio. Int. G. Sc. 15. Ex. Monastero Benedettini-Chiostro. Est. G. EVA Eccola… Maria Rosa?… vieni via… fra poco tocca a te… Sc. 16. Ex. Monastero Benedettini-Corridoi maestosi, aule professori. Int. G. Sc. 17. Ex. Monastero Benedettini-Facoltà. Corridoio-Studio Professore. Int. G. PROFESSORE Noi professori dobbiamo dare dei giudizi, al massimo, vi consigliamo di impegnarvi di più. Con lei, signorina, mi devo complimentare per il lavoro svolto studiando questa nostra lingua gallo italica. Mi tolga una curiosità, mi ha dato l’impressione che avesse premura. [continua] Contatore visite dal 21-02-2012: 3586. |
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