Opere diChiara Albertini |
Chiara Albertini ha pubblicato il libro “Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters” – Casa Editrice Kimerik – Agosto 2011 – pp. 112 – Euro 12,00
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Prefazione
Quest’opera nasce come realizzazione della mia tesi di laurea in Letteratura inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere a Bologna: costituisce un’approfondita analisi critica di una scrittrice inglese del ‘900, Ellis Peters (pseudonimo di Edith Mary Pargeter), la quale, attraverso la sua produzione letteraria, ha riscosso un enorme successo nel campo del poliziesco, precisamente nel filone del “giallo storico”.
Tuttavia, nonostante la popolarità raggiunta con la serie delle “Cronache di Fratello Cadfael”, e con la successiva trasposizione filmica di alcuni romanzi della serie, risulta essere, a tutt’oggi, una scrittrice molto amata da chi ha potuto conoscerla e apprezzarla, da chi ha voluto addentrarsi nel “mondo” medievale da lei narrato, ma, al contempo, una figura femminile la cui vita e opera è sconosciuta alla maggior parte del mondo dei lettori: pochi, infatti, sono coloro che hanno scritto di lei e su di lei, soprattutto all’interno del campo letterario italiano, pertanto quest’opera nasce dalla volontà di offrire un compendio sulla società medievale inglese e gallese del XII° secolo, uno studio delle sue molteplici sfaccettature attraverso l’adozione di un punto di vista poliziesco, di una chiave di lettura giallistica.
p>. Chiara Albertini
ELLIS PETERS E IL GIALLO STORICO
Edith Mary Pargeter (Ellis Peters è lo pseudonimo utilizzato nella produzione della serie di romanzi incentrati sulla figura di fratello Cadfael) nasce nel 1913 nei pressi di Shrewsbury, nella contea inglese dello Shropshire, territorio di confine col Galles, i cui forti legami e richiami sono riflessi nelle sue opere.
Frequenta regolarmente diverse scuole, dove acquisisce un’istruzione di base, ma, all’età di vent’anni, inizia a lavorare presso il negozio di un farmacista in qualità di assistente, distribuendo medicazioni ai clienti. Questa esperienza, durata sette anni, le insegna molto riguardo a medicinali ed erbe; anche questo aspetto è ripreso e trattato in maniera dettagliata nelle cronache di fratello Cadfael.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, entra a far parte del servizio navale reale delle donne ed è promossa al grado di ufficiale subalterno; l’esperienza del servizio militare, terminata nel 1945, le fornisce nuove aree di interesse e competenza, permettendole, allo stesso modo, di continuare a scrivere e pubblicare racconti e romanzi contemporanei, quattro dei quali incentrati proprio sull’esperienza del conflitto mondiale.
Studiosa e appassionata di storia, è in questa disciplina che sceglie di esprimere la sua vena creativa, con un particolare e profondo interesse per il mistero che diviene il fulcro della sua produzione letteraria di maggior successo; diversi premi e riconoscimenti le sono conferiti nel corso della vita, decretandola, alla stregua della scrittrice Agatha Christie, “signora del giallo”.
Diversamente da alcuni suoi colleghi più giovani, come Anne Perry, Elizabeth Peters o Peter Lovesey, i quali scelgono di ambientare i propri romanzi nel diciannovesimo secolo, Peters segue la strada del “giallo storico”, collocando le vicende misteriose legate a una serie di delitti, narrate nelle Brother Cadfael’s Chronicles, in un contesto storico verosimile e più lontano, ossia nell’Inghilterra e nel Galles del dodicesimo secolo.
All’interno di questa serie di romanzi gialli, incentrati sulla figura di fratello Cadfael, si possono distinguere alcuni elementi e alcune costanti che caratterizzano il genere letterario “poliziesco” in quanto tale; riconoscibili come “romanzi a enigma” o “ detective stories”, le Brother Cadfael’s Chronicles sono costruite secondo un procedimento fisso che si può sintetizzare come segue:
- 1. Sono costituite da due storie, quella del crimine e quella dell’inchiesta; quando la narrazione dell’indagine comincia, la prima si è già conclusa (il delitto, infatti, è stato commesso); ciascun romanzo racconta la storia dell’inchiesta, ovvero il percorso compiuto dal detective (nelle opere prese in esame il monaco erborista gallese Cadfael) per giungere alla soluzione del caso; il narratore, solitamente un amico dell’investigatore, svolge la funzione di spettatore dei fatti e dunque non è un narratore onnisciente: gli scrittori di gialli, infatti, adottano sempre la focalizzazione esterna, pertanto il lettore e il narratore ne sanno meno dei personaggi; gli unici a conoscere l’andamento dei fatti sono l’assassino e il detective, il quale riunisce tutte le persone coinvolte nella vicenda e rimette a posto con logica stringente le tessere del mosaico.
- 2. Gli elementi fondamentali sono quattro: l’ambiente, costituito da una società chiusa, ristretta, i cui componenti sono legati strettamente l’uno all’altro al punto da essere tutti potenzialmente sospetti; la vittima, che non è mai un criminale o una persona legata alla malavita, la cui morte violenta deve rappresentare un evento assolutamente inatteso e imprevedibile; l’assassino, che, secondo le regole fissate da Van Dine1, non deve essere né un criminale di professione né lo stesso detective, ma un personaggio insospettabile, di un certo livello sociale, che ha un ruolo importante nel romanzo e quindi è familiare al lettore e lo interessa; l’investigatore, il quale è immune da qualsiasi forma di violenza, non fa parte della polizia, anche se collabora con essa e la aiuta a risolvere il caso, si dedica all’indagine per puro piacere intellettuale e ha qualche debolezza che lo caratterizza e lo rende simpatico.
- 3. La narrazione si svolge in quattro fasi: la scoperta del delitto, la presentazione degli indizi, lo sviluppo dell’inchiesta, la soluzione. Si può notare che questo tipo di romanzo punta sulla curiosità del lettore e segue un percorso all’indietro: parte dall’effetto (il cadavere) per risalire alla causa (il colpevole e ciò che lo ha spinto al delitto).
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