Dal cuore, alla luna

di

Concetta Aiello


Concetta Aiello - Dal cuore, alla luna
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 46 - 6,00
ISBN 978-88-6037-4899

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In copertina: «L’autodidatta», 2006 dipinto su tela di Sergio Aiello


Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario J. Prévert 2007


Prefazione

“Dal cuore alla luna” è una raccolta di poesie di Concetta Aiello…
Questo potrebbe essere l’inizio, una prefazione tipica, una di quelle – tanto per intenderci – consuete. Una di quelle, e qui nessuna me ne voglia, che vengono redatte perché deve essere fatto…!
No! Così non può essere, non “le” si addice! E allora mi chiedo cosa può scrivere un uomo qualunque? Non credo di avere alternative: scriverò le mie emozioni!
Comincio da un dialogo di Brothers:
– Dì, c‘è un tesoro nella casa accanto.
– Ma non c‘è nessuna casa accanto.
– Ebbene, ne costruiremo una.
Concetta l’ha costruita la sua casa interiore e vi tiene costruito il proprio tesoro! È evidente! Lo si legge nelle sue poesie, fra le sue righe, nel suo sguardo, nel suo sorriso.
Da qualche parte ho letto la domanda:... che persona è quella che non cerca di rendere il mondo migliore? Aggiungo io… e che non si apre totalmente ad esso; che non difende la giustizia; che non si fa raccoglitore delle idee e dalla forza che può scaturire da esse, dalla bellezza, della luce che può ottenere da chi gli sta intorno?
Ebbene Concetta questa medicina ce l’ha annidata lì, dentro il suo grembo, nel suo profondo, avvinghiata nel suo Dna.
È per questo che non la dovete ringraziare per quello che vi dona. Per lei cercare di rendere il mondo migliore e una naturale condizione del vivere il giusto percorso del procedere insieme agli altri. Anche se qualche volta sono un po’ distratti, voi, in verità lo sapete bene. Le nostre origini sono imprescindibili, non possiamo disconoscerle, sono un riferimento che ci serve per proseguire il cammino e se sono perse sentiamo il bisogno di ritrovarle. Dobbiamo farlo altrimenti potremmo diventare aridi e incapaci di amare.
Nelle poesie di Concetta vi è un mare di amore.
Dice Eraclito: è difficile combattere contro il cuore, perché quello che vuole lo ottiene anche attraverso la psiche.
Nelle poesie di Concetta ho trovato tutta la forza del desiderio e tutta la libertà dell’anima.
L’antropologo americano Loren Eiseley ama raccontare di un corvo suo vicino e del loro incontro:
«Quel corvo è mio vicino. Non gli ho mai fatto del male, ma egli ha la precauzione di tenersi sulla cima degli alberi, di volare alto e di evitare l’umanità. Il suo mondo comincia dove la mia debole vista si arresta. Ora, una mattina, tutta la nostra campagna era immersa in una nebbia straordinariamente fitta, e io andavo brancolando verso la stazione. Bruscamente dall’altezza dei miei occhi apparvero due immense ali nere, precedute da un enorme becco, e tutto passò come un lampo lanciando un grido di terrore tale che io mi auguro di non sentire mai più nulla di simile.
Quel grido mi ossessionò tutto il pomeriggio. Mi capitò di scrutarmi nello specchio, domandandomi che avessi di così rivoltante… finalmente capii. Il confine tra i nostri due mondi si era spostato, a causa della nebbia. Quel corvo, che credeva di volare alla sua abituale altezza, aveva improvvisamente visto uno spettacolo sconcertante, contrario a lui, alle leggi della sua natura. Aveva visto un uomo che camminava nell’aria, nel cuore stesso del mondo dei corvi. Si era imbattuto in una manifestazione della stranezza più assoluta che un corvo possa concepire: un uomo volante.»
I confini dell’inconscio e dell’anima sono variabili si sa, e i valori che possono essere raccolti sono molteplici, allorché indefinibili a priori. Questo avviene perché siamo esseri unici e, per fortuna non ancora replicabili. Le affinità di linguaggio a volte sono immature, improbabili o incerte o insufficienti o meglio improprie a rendere le nostre emozioni e allora, se ne siamo capaci, se possediamo il dono, utilizziamo gli strumenti del cuore, perché il bisogno di esprimere la nostra luce interiore, a volte è talmente forte da non poter essere controllato.
Partiamo allora all’attacco dell’universo interiore, con il bagliore che ci illumina gli occhi e ci regala “lo sguardo”, quello sguardo, che insieme al rosso delle nostre gote indica ai folletti dell’infinito che devono farci passare, altrimenti potremmo morire dentro. Ed è così che accade, la porta si apre e possiamo librarci… cominciamo finalmente a volare…!

Bruno Gandolfi


Dal cuore, alla luna

Dal cuore alla luna

Il giorno sbadiglia, arriva la sera.
S’accendono in casa candele di cera.
La luna sorge e nella notte brilla serena,
la guardo, quanto amore promette,
quante attese, valige disfatte.
Quanti sogni, quanto amore, quanto dolore.
La luna è alta nel cielo,
le nuvole la coprono come un velo,
le offuscano la luce, le tolgono il mistero.
La strada bianca che porta al lago
nella notte brilla ed incanta.
La luna è da sempre un mistero inviolato,
dal cuore un filo diretto lanciato che come
un’ancora la luna trattiene, come una nenia antica
ripete parole d’amore, musiche lievi, dolci pensieri
...ieri era ieri, oggi un altro giorno…
non sei più il mio presente ma un sogno
a cui ritorno, mi aggrappo e rivivo il passato,
rivedo un antico innamorato.
La luna è stanca, vuol tramontare,
il mare piatto e silenzioso si offre a lei
come uno sposo, un innamorato senza speranze,
ma eccola che piano va a tramontare,
fra due paranze in mezzo al mare.


La mia vita

La mia vita, meravigliosa, piena d’amore,
una storia infinita.
Vissuta ogni giorno, con sogni illusioni,
gioie dolori.
La mia vita, splendente, immersa
nel vivere ogni giorno.
Serena e piena d’energie da spendere,
per non dover rimpiangere nulla.
La vita, meraviglioso paradosso,
corsa ad ostacoli, un salto sopra un fosso.
La vita, una bottiglia di vino, dolce amaro,
che vale la pena ber in compagnia,
assaporarne ogni bicchiere, sentirne il gusto,
trarne il massimo piacere.
La vita da godere in pieno, fino all’ultimo respiro.
Una corsa con l’auto più veloce, sicura
raggiungerò la meta.
E sulla panchina, ad aspettare che l’autunno arrivi,
circondata da volti e mani amiche.


Insieme a te

Vorrei poterti dire tutto ciò che ho taciuto
Dimostrarti che le serate insieme,
sono state fantastiche, che i nostri figli
sono come li ho sognati.

Vorrei poterti dire che di nuovo sceglierei te,
vorrei farti capire quanto hai riempito le mie giornate,
e quanti sogni insieme a te ho realizzato, che
ho ancora amore e sogni da vivere con te.

Con te sempre puntuale, al fondo della via,
sempre tu, come la stella polare a illuminar la via, e
se qualche nuvola ha attraversato il nostro cielo
subito il vento ha riportato il sole.


In viaggio dentro di te

Calarmi nei tuoi occhi profondi,
come laghi di montagna.

Risalire le rapide
attraverso le tue vene,

far parte del tuo respiro
per farti vivere.

Insinuarmi nella tua anima,
leggerti fino in fondo.

Sciogliermi con le tue lacrime,
fiumi in piena all’aurora.

Sfiorare con l’alito le tue mani,
guardarti con i tuoi occhi.

Leggere lo stupore,
per questo amore.

Dall’altopiano del tuo cuore,
immergermi nella tua vita.


Tra le mie braccia, e sul mio cuore

La luce del mattino mi sveglia,
guardo il cuscino accanto al mio,
ci sei tu che ancora dormi e sogni.

Ti svegli, mi abbracci, mi fai sentire
Quanto sono importante ancor per te.
Il sole regala il suo calore, e mi avvolge.

Fra le mie braccia ho il calore del tuo corpo,
i miei occhi sono pieni del tuo sguardo,
nelle mie mani la tua essenza.

L’aria che respiro è la stessa che circonda te,
il sole mi scalda e fa crescere insaziabile,
irruente e profondo questo amore.

Il mio cuore è come una marea,
avanza e si ritrae, e resta teso,
palpitante di vita.

Quando sei lontano, il vuoto che sento
lo tocco con la mano, torno a rivivere
quando il tuo respiro si avvicina a me.

Seduti a guardare il mare nel tramonto,
naufragano sogni ed illusioni, in fondo
all’orizzonte e tornare indietro alla deriva.

Io, la mia certezza l’ho trovata in te,
in fondo alla tua anima, nel tuo sorriso,
tra le tue braccia, e nel mio cuore.


Il silenzio

Nel silenzio sento solo,
la voce del mio cuore,
urla e cerca di volare.
Nella pace della sera,
parole urlate solo nella mente.
Raccolta nella preghiera,
nel silenzio più profondo.
Gli sguardi e la speranza
Del vivere futuro,
nel silenzio più assoluto.
Nel vecchio camposanto,
a contemplare lapidi,
cercando parole fatte di vento.
Nella folla di vite anonime,
immersa in grida disumane io,
resto in silenzio e muta.
Con il tempo che passa,
i miei pensieri si chetano d’incanto,
aspettano in un silenzio stanco.
Avvolta nelle coperte, con il cuscino
Fra le mani m’addormento,
nel silenzio senza tempo.


L’amore come lo vedo io

Pomeriggi ovattati,
nelle torride estati.
Immagini stanche,
di vite annoiate.
Il grano maturo,
papaveri in fiore,
cieli azzurri,
voglia d’amore.
Il canto dei grilli,
falene impazzite,
ragazzi accaldati,
in mezzo alle viti.
Le corse al faro
Insieme ai sogni,
il cuore malato
di azzurri ricordi.
Persiane chiuse,
tra le vie del paese,
giornate sprecate,
inutili attese.
La gioventù è dalla mia,
ho voglia di volare via,
cercare altrove
i sogni del cuore,
immergermi,
vivere solo d’amore.
La realtà
Mi appare stanca,
la bella stagione si scansa
lascia il posto
all’autunno che avanza.


Tra terra e cielo, l’arcobaleno

La fine del giorno,
come un sipario volta un’altra pagina di vita,
le nuvole all’orizzonte,
presagio di tempesta si spostano veloci,
davanti la strada si allunga impervia.
Lo specchietto riflette immagini sbiadite
di giorni bui, la radio canta canzoni
di sogni ormai passati.
All’orizzonte, l’arcobaleno
unisce terra e cielo, su quel ponte
dai colori trasparenti vedo passare anime.
I volti amati mi sorridono sereni,
e continuano a salire verso il cielo.
Lacrime scivolano e rigano il mio viso,
mi fermo sul ciglio della strada,
col capo sul volante, cerco e trovo
il coraggio di guardare avanti.
La pioggia batte sui vetri, insistente,
gelida, mi riporta alla realtà,
le mani sudate e fredde avviano il motore,
e fra il tergicristalli e l’acqua,
torno a vedere il sole, al mondo.
Nel dolore che ferisce nel profondo l’anima,
cerco di ritrovare il sogno della vita,
etereo, fluttuante, impalpabile come l’arcobaleno.


Tristezza

La tristezza mi avvolge, e la brezza
su di me diventa una carezza.

Quando mi sfiora il senso dell’ignoto,
mi accorgo di vagare in mezzo al vuoto.

Gesti parole sensazioni mi fanno rimpiangere
E poi di nuovo vivere vecchie emozioni.

Sento il profumo, ed il suono della sua risata,
la sua voglia di vivere nei giochi dell’estate.

Quando penso di aver trovato pace, guardo
Alle fotografie ed il dolore va via fugace.

Guardo fuori e cerco il sapore di nuovi
Motivi e sogni nuovi per ricominciare.

Ogni giorno il sole sorge, splende e scalda,
l’anima e la vita dentro me piano risorge.

Il cammino riprende irto e spinoso, la mente
intorpidita libera il suo volo, torna alla vita.

E se nei giorni di dolore mi trovo solo a ricordare,
la vita ha il sopravvento, e resta senza parole.

La tristezza mi abbraccia, si solleva dal mio cuore,
lentamente, per fuggire, senza lasciare traccia.


Gocce d’amore

Camminando per vie solitarie ed anonime,
ho incontrato occhi spaventati e colmi di dolore.

Ho cercato di consolare chi piangeva, e fare
sorridere chi non ne era più capace.

Ho regalato l’amore che sentivo per la vita,
ed ho provato il morso della gelosia.

Ho trattenuto tutto l’amore che mi ha sfiorato,
stretto le mani che mi venivano tese.

Ho cancellato con gocce d’amore che
ho stillato dal tuo cuore, ogni dolore.

Ho riempito la mia anima di gocce di rugiada,
che erano le lacrime degli angeli.

Ho assaporato ogni attimo, nel bene e nel male,
ho scalato ripide pareti, per toccare il cielo.

Ho attraversato mari colmi di tormento e derisione,
in tutto questo ho cercato e bevuto gocce d’amore.


Postfazione

Nella raccolta di poesie “Dal cuore alla luna” di Concetta Aiello ritroviamo tutto il mondo interiore di una donna con il desiderio di esprimere i sentimenti, le passioni, i sogni, le speranze, gli incanti che si presentano, giorno dopo giorno, in questa meravigliosa vita. Ciò che guida il suo intento poetico è la precisa volontà di comunicare le sensazioni che prova, fortemente ed incessantemente, di esternare le proprie fragilità, di recuperare i ricordi, di raccontarsi in una sorta di diario della propria vita che si alimenta della sua pienezza d’amore, della voglia di scrivere con onestà e genuinità ciò che veramente sente, ciò che autenticamente nasce dal cuore: senza ricorrere ad inutili artifici, senza mai nascondersi dietro una maschera, senza rinunciare alle proprie fragilità che, sovente, sono anche il lato più autentico della personalità d’una donna o di un uomo.
Tutto appare chiaro e limpido, le parole cadono sui fogli così come nascono dal cuore perchè le emozioni sincere non hanno bisogno di essere confezionate, i dolci pensieri scivolano via con semplicità, le parole d’amore risplendono ripensando ai giorni della vita, tra il presente e una rivisitazione del passato che mai dimentica i momenti di gioia e, sommessamente, ripensa ai momenti di dolore, ai sogni infranti, alle illusioni svanite che diventano una sostanza esistenziale che può comunque aiutare a cercare di rendere più positivo il futuro.
La sua energia nel raccontare e raccontarsi è evidente, quasi un desiderio di esprimere anche la più labile emozione e ancora di più: non rimpiangere nulla, la gioia di condividere con “volti e mani amiche” la propria vita, come a sorseggiarla in compagnia.
L’immensa felicità che viene donata dai figli e dalla persona amata con la quale si sono condivisi i giorni della vita, si sono realizzati i sogni, riuscendo ad illuminare il cammino fatto insieme.
Una totale immersione nel cuore della vita, come ad aver trovato la certezza dell’amore “in fondo all’anima”: l’amore unico, irripetibile, assoluto, appagante.
E poi c‘è il momento della profonda riflessione quando si tenta di afferrare l’impalpabile, quando la tristezza avvolge, nel momento in cui si è preda di quel senso d’abbandono e si vaga nel “vuoto”: eppure v‘è sempre la volontà di trovare consolazione nel vivere quotidiano, nell’amore regalato e assaporato intensamente.
Una continua sfida, un percorso mai abbandonato, dimenticando le “tempeste” per non sentirsi mai naufraga in un mondo sconosciuto: per rivedere sempre, negli occhi e nel cuore, la luce che fa brillare l’umano vivere.
La poesia di Concetta Aiello diventa un continuo dissetarsi alla fonte dell’amore, un’immersione nella dolcezza, in attesa di raccogliere ciò che i pensieri hanno seminato: solo per sentirsi viva, per rendere evidente quell’esplosione di emozioni in fondo al cuore, tra un intrecciarsi di parole vibranti e l’essenza stessa della vita.

Massimiliano Del Duca

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