Note di vita

di

Donatella Quintavalla


Donatella Quintavalla - Note di vita
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
12x17 - pp. 32 - Euro 7,50
ISBN 978-88-6587-7234

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In copertina «Abstract music background» @ sarininka – Fotolia.com


Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2016


Prefazione

La silloge di Donatella Quintavalla, pervasa di soave lirismo, esprime fedelmente l’universo emozionale d’una donna che alimenta la sua visione con continue osservazioni del mondo circostante e con costante recupero memoriale che, a volte, si fa struggente.
La raccolta di poesie, in modo impeccabile, si intitola semplicemente “Note di vita”: e la volontà di illuminare le “occasioni” del vivere, di montaliana memoria, diventa colonna portante dell’intenzione lirica della poetessa, sempre protesa ad amalgamare le “forti” sensazioni della vita, gli sguardi alle suggestioni del mondo naturale ed i dolci ricordi che tracimano dal suo cuore.
Nel processo lirico le emozioni giungono come “sussurri”, che invadono l’animo ed avvolgono il cuore, in un fiorire di effervescenti slanci emozionali capaci di esaltare le più labili percezioni dell’esistere, fino a rendere palpabile il reiterato desiderio di “sogno”.
Il secondo tempo del percorso lirico si espande in una globalizzante osservazione della Natura, che riconduce a “colori ritrovati di una terra sempre amata”, al “profumo di casa” e al dolce immergersi nell’atmosfera della campagna, dai “margheritoni gialli” alle “mammole”, dalla leggera brezza che agita i verdi campi alle “magie” della luna.
Nell’ultimo tempo dell’evoluzione poetica di Donatella Quintavalla, si assiste ad una penetrante immersione nel recupero memoriale: in primo luogo, quando il pensiero corre ai ricordi delle figure della madre e del padre, con i suoi “occhi che sapevano parlare” e, in una seconda fase delle reminiscenze, alle famose sagre di paese, popolate da “volti allegri” e “tavole imbandite”, ornate di “tovaglie di bianca fiandra” e, infine, ad intensi frammenti di vita quotidiana con le immagini di “corse su argini tanto amati”, che incarnano, simbolicamente, il profumo del tempo.
Ecco allora che le stagioni della vita diventano momenti importanti del proprio esistere: le emozioni si amplificano, i desideri riaffiorano dal cuore, i ricordi accarezzano la pelle e vivono di nuova luce.
L’intero giacimento emozionale dell’esistenza si fa pienezza di vita con la consapevolezza che il ricordo porta alla luce il faticoso cammino, le gioie ed i dolori vissuti, le dolci lacrime ed i rimpianti, come le “occasioni rincorse” e le malinconie, seppur è evidente che, la visione poetica di Donatella Quintavalla, con la sua raffinata leggerezza nella versificazione, inconsciamente, desidera illuminare il proprio cammino con la magia della Parola lirica, come ad abbandonarsi al lento flusso esistenziale: in quel “tutto scorre”, è forte la volontà di cercare con il pensiero, che nasce dal profondo del cuore, gli spiragli luminosi che hanno irradiato i periodi della vita.

Massimo Barile


Note di vita


PRESENTE


Gocce di Vita

Note
di un mondo che cambia
Strane sensazioni all’orizzonte
Un sole
che così luminoso
più non è
Leggera stanchezza di idee
Quasi sfumano volutamente
Fermo un pensiero
Uno sguardo
Un’attesa
E mi amalgamo
a quella vita
che infondo
così male
non è


SOGNI


Mai come noi

Mi fermo un attimo
Un emozione arriva come un sussurro
E tutta m’invade
Come può essere così importante
Essenziale
Motivo di gioia
di desiderio disinibito
di sensazioni mai vissute
solo pensate
tra mura di donna
Può essere
e tutto si tinge
di colori tanto amati


Ti immagino

Ti immagino quando scrivi
Ti immagino quando leggi
Mentre sorridi
Mentre lievemente ti imbarazzi
e un poco ti arrabbi
Ti immagino quando ti emozioni
Quanto diventa un sogno
e forse un po’ mi pensi
Ti immagino mentre un libro sfiori
Ti immagino
…e sempre gioia è


Occhi di cerbiatto

Quando si dice… un sogno
Occhi di cerbiatto fugaci
mi appaiono
in quella campagna
dove stormi di uccelli divertiti
beccano quei semi
lasciati da un trattore distratto
Mi sveglio
e quegli occhi li ritrovo
tra un sorriso e un ironia
continuano a rallegrare
la monotonia
di una giornata
lunga e silenziosa


RICORDI


Libertà vissuta

C’è nebbia
in questo giorno di festa
come fumi di guerra
Il pensiero corre
ai ricordi di mamma
a foto scolpite

nella memoria
Al correr del giorno
fiori compaiono come sorrisi
Mosse chiome
sbucano da incerte nubi
come ombre di salvezza
Facile per noi
vivere di immagini
Meno per Loro
vivere di ricordi


Sagra

La felicità di un ritorno
Di tavole imbandite
sognate e ritrovate
solo per quel giorno
Volti allegri
ornavano
tovaglie di bianca fiandra
tra profumi di casa
Come souvenir
un mazzo di margheritoni gialli
portati dalla campagna
e le luci del giorno
si spegnevano
lasciando tracce indelebili


La luce dei ricordi

Qualcuno bussa
a quella porticina
di una buia soffitta
La porta si apre
illuminando tratti di oggetti impolverati
Una mano corre
ad accarezzare momenti di una lunga vita passata
Gioie
Dolori
Forse rimpianti
Una bambola presa per mano
Pagine di un libro sfogliate da un bimbo
Una foto ingiallita di serenità
Ma…
Chi era entrato?
Erano solo ricordi!


[continua]


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