Premiata la poesia “Vertigine“contenuta nel libro «Canti d’Amnios» di Ettore Fobo. Critica in semiotica estetica della Poesia “Vertigine” di Eugenio Cavacciuti (Ettore Fobo) In abbraccio ad un simbolismo universale e archetipico abissale, la parola del Cavacciuti in arte Ettore Fobo è viaggio eroico alla rinascita della coscienza, che sfida le vertigini dell’inconscio, alla ricerca del lucore del suono della verità prima, in monocordo di un silenzio. È la mancanza costitutiva della molteplicità il movimento di transito, che ricerca l’unità primigenia dall’ineffabile materia indifferenziata dell’ombra, oltre il dualismo, al tempo circolare. L’uomo è la solitudine di un inarrestabile principio, albedo rituale di un’eternamente ritornante cosmogonia embrionale.
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