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Federico Cabianca

Scrittore,nato nel 1947, risiede a Cornedo Vicentino. E’ componente del Gruppo 90 – arte e poesia di Padova, con cui ha svolto diverse attività nella propria regione.
E’ stato referente presso l’Unesco per la giornata mondiale della poesia e per la giornata mondiale del libro svoltesi nel proprio comune di Cornedo Vicentino, nel 2010 e nel 2011. Ha dato alle stampe La luna delle Sine, un libro che affonda le sue radici nelle tradizioni e nelle leggende della Lessinia e dintorni e dove, partendo da toponimi, caratteristiche del territorio e dei suoi abitanti sono costruiti racconti che tentano di ricostruire a posteriori una piccola mitologia locale.
Lo sguardo poi si allarga ad orizzonti più lontani. Questo libro attualmente è in fase di riedizione aggiornata. F. Cabianca tiene nel cassetto altri lavori incentrati sul mondo contadino veneto, come un breve romanzo intitolato Come germogliano i fiori (segnalazione al premio internazionale J. Prévert) che racconta la saga di una famiglia di un ipotetico paese, ricostruendo con ciò l’evoluzione che ha interessato questo mondo nel secondo dopoguerra, ed una raccolta di brevi racconti I funamboli dell’anima che vogliono mettere in luce in modo unilaterale i difetti dei personaggi presentati; inoltre tiene nel cassetto anche una ormai consistente raccolta di composizioni poetiche che presentano una personale visione della vita, dove l’autore si interroga sui problemi e sul valore dell’esistenza, liberando a volta le sue emozioni. Suoi lavori si trovano in riviste di cultura e nei siti www.clubautori.it cliccando su scrittori, www.novellaarte.org/ cliccando su recensioni e su poeti e www.culturalibera.it/.
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E’ inserito nell’antologia del concorso letterario internazionale di poesia Il Federiciano 2010, nell’antologia LeopardiaCommunity di Porto Recanati, nella pubblicazione Scrittori di Vicenza della Editrice Veneta e negli annali degli Scrittori Veneti, a cura dell’UDoC del Consiglio Regionale.
Gli dei della storia è romanzo atipico di quasi 800 pagine dove un personaggio, dopo l’attacco alle Twin Towers entra in una bolla onirica, e in quello stato è indotto a volgersi alla ricerca dei principi fondanti delle civiltà, per verificare se, nel corso della loro evoluzione storica, esse abbiano rispettato lo spirito d’origine. L’opera si può considerare una lunga cavalcata attraverso le diverse culture del mondo; ha goduto di numerose presentazioni, tra cui a Vicenza, in collaborazione con la biblioteca civica Bertoliana, a PadovaFiere nel corso di ArteFiera 2007, e presso la Società Dante Alighieri di Padova, oltre naturalmente alle presentazioni locali.


Recensione a Gli dei della storia di Federico Cabianca – Tipografia Editrice Esca – Vicenza

Si tratta di un viaggio metaforico attraverso le principali civiltà di tutti i tempi (Egitto, Assiria, Grecia, Israele, Roma, il Cristianesimo, i Germani, l’India, la Cina, l’Islam, gli Indiani d’America, l’Africa) alla ricerca dei principi fondanti ognuna di queste culture: un grande ponte a ritroso nel tempo per tracciare il percorso storico, filosofico e antropologico dell’umanità. Un libro di circa ottocento pagine che, nell’avvincente cornice del romanzo, si avvicina ai libri sapienziali a svelare i diversi modi nei quali si estrinseca la ricerca dell’uomo nel suo rapporto con l’assoluto. Il protagonista Adanoo (nome che somma in sé Adamo, Noè, Odisseo) si trova coinvolto nell’attentato alle Torri gemelle di New York ed entra in uno stato onirico che gli fa percorrere luoghi e tempi tra loro lontanissimi e incontrarne i maggiori protagonisti, da Cleopatra a Nabucodonosor, da Hammurabi ad Alessandro Magno, dai profeti biblici ai condottieri, dai filosofi agli eruditi, spaziando per tutti i continenti, per sottolineare come ogni civiltà abbia avuto in origine un dono da un’entità superiore, definito archè, che ne ha determinato la specificità ed è stato alla base della sua fortuna.
Si tratta quindi di un continuo intrecciarsi di avvenimenti e di conoscenze, cioè di un romanzo che è anche un saggio (molte sono le narrazioni dettagliate di eventi storici o i riferimenti ai grandi libri del passato), una ricerca filosofica, un avvincente libro di racconti, pieno do curiosità, di stimoli e di interrogativi. Forte è anche nel racconto la componente etica poiché in continuazione i dodici saggi che interrogano Adanoo circa il suo peregrinare chiedono come quei doni siano stati usati e che fine abbiano fatto coloro che ne erano i depositari. E si evidenziano, da un lato, darwinianamente, una progressione delle civiltà, dall’altro una deviazione degli archè, che ne determina, di fatto, la fine. Si tratta di un libro impegnativo, che può anche essere avvicinato per sezioni dal momento che la struttura generale si presta ad una divisione per grandi capitoli, pur essendo retta da una circolarità che lo rende unitario.
Difatti il “viaggio” inizia in terra d’Africa, la terra dei Faraoni, e finisce in terra d’Africa, dove ebbe origine l’umanità, mentre l’evento che dà il via a questo viaggio, l’attentato dell’ 11 settembre, è anche l’evento conclusivo del libro. Come dire che nell’avventura della conoscenza umana, un attimo o un millennio, sono insieme un tempo finito e un tempo infinito. Molteplici sono quindi i piani di lettura: storico, filosofico, etico, romanzesco, come molteplici sono gli sviluppi della convivenza umana, che a volte tende alla conoscenza, altre volte alla conquista e al dominio, altre ancora alla contemplazione; e allora vivono di nuova luce le figure dei conquistatori, Alessandro Magno, Cesare, Gengis Khan, le figure dei filosofi, Socrate, Platone, Aristotele, Plotino, le figure dei profeti, Abramo, Budda, Maometto: le storie individuali diventano motore vivo della storia e spiegano l’evoluzione dell’uomo e la sua incessante ricerca del senso. Difficile racchiudere in poche frasi questo libro che, per la vastità dei temi affrontati, l’acume delle indagini e al tempo stesso la piacevolezza del racconto si presenta come un vero caso letterario.

Alessandro Cabianca
presidente del Gruppo 90 – Arte e Poesia di Padova e referente presso il Comune di Padova di tutti i gruppi culturali di arte e poesia della Città – recensione stesa per l’ANSA.



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