Iniziazione: La ruota della vita un viaggio nella terra del cuore

di

Franca Bazzanella


Franca Bazzanella - Iniziazione: La ruota della vita un viaggio nella terra del cuore
Collana "I Salici" - I libri di Narrativa
14x20,5 - pp. 150 - Euro 11,50
ISBN 978-88-6587-4554

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Retrocopertina: Foto dell’autrice in Utah, 2012

In copertina: “Pittura fantasiosa del luogo sacro Spider Rok” illustrazione di Luigia Marafon

All’interno disegni dell’autrice: ruota, pipa, piuma


Prefazione

Se ognuno ha il suo karma possiamo ben dire che il percorso iniziatico che Franca Bazzanella propone e racconta, con autentico trasporto emozionale, rappresenta la più vivida testimonianza di questa visione spirituale.
Il viaggio di conoscenza può essere periglioso e, ancor più arduo, il percorso all’interno e fin nel profondo del nostro cuore dove sono celate le inconfessabili paure ma, alla fine, dopo l’errabondo andare nel mondo, si può giungere al nucleo pulsante, che agita il disegno segreto nascosto dentro questo simbolico viaggio.
Il cammino iniziatico diventa allora un itinerario alla sorgente del proprio Io, un’avventura alla scoperta del proprio Essere e, in questo specifico caso, una lenta immersione del corpo e della mente in “luoghi sacri con portali energetici vibranti”, che conduce all’inevitabile ricerca della guarigione dell’anima dopo essersi liberati dalle emozioni soffocanti.
Il richiamo spirituale al quale Franca Bazzanella non può fare a meno di sottrarsi è il desiderio di ritornare in alcune zone dell’Arizona, oltre al fatto di attuare una verifica finale relativa ad un corso da lei costituito e denominato “Risveglio della consapevolezza e della coscienza” attraverso questo percorso spirituale iniziatico nelle Terre Sacre dei nativi.
Al suo fianco, due compagne di viaggio anche loro con il grande sogno di visitare quei luoghi sacri e, fin dall’inizio, la consapevolezza dell’esistenza di un “disegno segreto” celato dentro questo viaggio: lei offrirà la sua conoscenza e la sua esperienza incarnando la figura della guida spirituale che vuole “restare da parte” e non assumere il ruolo protettivo, cercando di dissolvere i timori iniziali e le resistenze causate dalle “zavorre emotive” delle compagne d’avventura.
L’affascinante cammino condurrà al primo sito archeologico di Montezuma Castle, edificato dal popolo Sinagua, all’interno del quale si trova un portale energetico che è il primo passo per “sentire il non percepibile” grazie all’energia armoniosa che parla al cuore: una sorta di fonte rigenerante che fungerà da “supporto positivo” per il proseguimento del loro viaggio.
Raggiungeranno la cittadina di Sedona con i numerosi vortici energetici e, poi, Flagstaff, luogo famoso per una montagna sacra, fino alla riserva degli Hopi e alla terra dei Navajo, all’ennesimo portale energetico del Canyon de Chelly con la “matrice karmica” incisa sulle rocce del suo ancestrale ed impervio sentiero, che aiuteranno ad entrare nelle profondità dell’animo come a generare “un viaggio dentro il viaggio”.
Parteciperemo ad una incredibile immersione nei “piani multidimensionali dell’esistenza umana” con “stati vibrazionali”, visioni e realtà sovrasensibili, che condurranno alle pulsazioni dei chakra della Terra e si plasmeranno con il Piano della Coscienza Universale: meravigliosa interazione dell’energia divina allo stato puro che ha bisogno dell’essere terrestre.
Ecco allora che il viaggio diventerà un percorso magico nel quale lei sarà la mediatrice spirituale e coloro che entreranno in contatto potranno liberarsi dal “sospeso karmico”.
Franca Bazzanella conduce per mano in questo “camminare dentro se stessi” che diventa fondamentale risveglio della consapevolezza dell’Essere, capace di dissolvere le paure, di riempire i vuoti dell’anima quando svaniscono le piccole cose umane e “iniziano le azioni dell’Uomo Divino”.
Anche per le due compagne di viaggio verrà il momento della comprensione del “dolore karmico” e allora cadranno le maschere, fino all’atto liberatorio: “sentire il dolore, accoglierlo, lasciarlo andare”.
L’abbraccio del viaggio karmatico, che viene offerto da Franca Bazzanella, con amore estatico e con la gioia incommensurabile di un percorso di consapevolezza, diventa Luce messaggera di guarigione dell’anima e lezione karmica che conduce alla “maturità dell’anima”: aprire il cuore e liberarlo, lasciare fluire la vita come “arte della liberazione”, accogliendo il dono di questo viaggio spirituale che diventa iniziazione ad una nuova coscienza, ad una nuova vita d’amore che “si perpetua senza limiti”.

Massimo Barile


Iniziazione: La ruota della vita un viaggio nella terra del cuore


In memoria di mio padre:

lui mi prestava la sua attenzione con illimitata pazienza, annuiva e reclamava chiarimenti su passaggi ancora incerti per me; in tal modo mi obbligava a penetrarli fino in fondo. Quando riemergevo, portando in me rinnovata chiarezza, mentre mi esponevo, alla nuova versione con timidezza, papà era lì, che mi osservava, sornione, incoraggiandomi.


Dediche

A mia madre:

per avermi accolta nel suo ventre, offrendomi la straordinaria e unica opportunità, di sperimentarmi in una nuova esistenza.

Con infinito amore e gratitudine, grazie!

Agli studenti:

questa opera, la dedico agli studenti che frequentano i miei corsi, perché possano sempre ricordarsi di avere il coraggioso ardire, di stare nel dolore e, da quel luogo, con genuina onestà, appropriarsi delle proprie responsabilità perdonandosi e lasciare senza giudizio, quelle degli altri agli altri perdonandoli…


Ringraziamenti

A John Pierrakos va la mia gratitudine per il lavoro profondo che egli ha attuato in me attraverso il suo pionieristico metodo terapeutico di “core energetics”, mettendo insieme molte delle mie ferite, aiutandomi a comprenderle, agevolandomi a esprimere il non detto, sostenendomi amorevolmente senza farmi sentire sbagliata, liberandomi in tal modo da emozioni soffocanti, giudicanti, restrittive, apportando guarigione nell’anima, nel mentale, nel fisico, rendendomi “umana”.
Ricordo ora, come se il trascorrere degli anni non avesse peso, quel giorno del 2000, quando consegnandomi il diploma in “Core Energetics” mi disse con voce rassicurante e infinitamente benevola: “il tuo camminare ti porta nella terra dei nativi vai con coraggio, ti ammiro, non perdere questa opportunità.”
Fu per me una grande benedizione, senza quell’incoraggiamento forse oggi non sarei così…

Alle compagne di viaggio:

dal mio cuore, sorgono ringraziamenti speciali per le due belle e coraggiose compagne di viaggio che con il loro modo di essere, mi hanno aiutato a crescere ancora un poco…

Alle grandi donne creative:

un affettuoso grazie va all’amica pittrice Luigina Marafon che ha pazientemente concretizzato e realizzato la copertina illustrando il mio intento.

E grande riconoscenza:

a Emilia, a Emanuela, amiche generose e entusiaste, che pazientemente hanno revisionato e corretto il testo, rispettando il mio particolare modo di pensare.


L’ITINERARIO INIZIATICO

SEDONA
MESA VERDE
AZTEC RUINS
GRAN CANYON
FOUR CORNERS
CHACO CANYON
CANYON DE CHELLY
MONUMENT VALLEY
MONTEZUMA CASTLE

*Viaggiando ricorderai che sei tu l’antico che cammina sulle sue orme e man mano che i tuoi passi solcheranno quelle sacre terre, ricorderai che lì sei già stato e ti congiungerai a quell’energia e saprai recuperare i talenti che avevi lasciato incastrati in quell’angolo di terra.

*Espressione coniata dall’autrice, cosciente che il viaggio karmatico è una realtà, un’opportunità, per ricongiungere i pezzi che l’anima ha lasciato sparsi nel mondo nelle molteplici sue esistenze.


1.

IL RICHIAMO

All’inizio dell’autunno avvertii una chiara percezione che avrei dovuto connettermi con alcune zone in Arizona perché emanano un magnetismo rinnovato e vibrano in frequenze più raffinate del solito.
Quelle nuove frequenze stimolavano la mia attenzione risvegliando in me il desiderio di ritornare in quei luoghi e, nel contempo, la mia anima, sentendo questo fermento, ne veniva palesemente travolta.
In tal modo anch’essa mi spingeva con forza a sperimentare un altro processo evolutivo, un ennesimo passaggio iniziatico.
Certamente non ne conoscevo il tema, era un’incognita, ma stava proprio qui la bellezza di quell’andare: sperimentare le varie situazioni così come si sarebbero presentate, comprendendone l’insegnamento, apprendendo le lezioni di vita in esse contenute e, come testimone di me stessa, osservare il modo in cui si sarebbero manifestati i risultati e come li avrei dispiegati nella quotidianità delle mie relazioni, una volta rientrata dal viaggio.

Oltre a siffatti e profondi stimoli, un’altra motivazione mi spingeva a viaggiare in quel momento.
Era importante e utile per il mio lavoro.
Tempo fa, fondai “l’Accademia Gocce di Luce” e costituii e iniziai il Corso del “Risveglio della Consapevolezza.”
Perché gli studenti possano ottenere l’acquisizione dell’attestato Professionale e la conseguente valutazione, misi come clausola si né qua non, tre regole.
La prima regola: intraprendere un viaggio-esame, presso le terre dei nativi in Arizona.
Mettendo gli studenti nella condizione diretta e in contatto con le energie-emozionali, che si trovano all’interno di alcuni siti archeologici, potrò stimare le loro capacità e il grado di percezione che avranno maturato dopo l’iter annuale.
La seconda regola: viaggiare con la tenda da campo in valigia.
La terza regola: periodo del tour, l’autunno inoltrato, giacché, ritengo sia un tempo ricco di magnetismo straordinario, dato che porta in sé quell’energia di scoperta che facilita qualsiasi pratica di ricerca interiore. 
I nuovi diplomanti hanno accettato le tre particolari clausole e, così, il viaggio-esame è stato programmato per il prossimo ottobre.

Detto ciò, sentivo che l’attuale viaggio, cadeva dentro a svariate condizioni favorevoli; come l’importante opportunità di rinfrescare la mia memoria organizzativa, mettendomi nella condizione di prendere in considerazione in modo più dettagliato le ordinarie faccende pratiche, alle quali andavo incontro, una volta giunta in Arizona.
Aggiornarmi quindi sui costi, i tempi di percorrenza, era un atto responsabile che sentivo di dover fare e dare ai futuri diplomanti.

Presi perciò la decisione di partire, mettendo da parte i ripensamenti e senza por troppo tempo in mezzo, tra il dire e il fare, mi disposi a realizzare la mia “vacanza.”
La voce della mia partenza si sparse all’interno dell’Accademia, veloce come il vento e tutto il mondo intorno a me si mosse, agitandosi rapidamente come onde del mare.
Ero ben disposta ad accogliere in questo andare, poche persone, sempre che fossero disponibili a campeggiare.
Il fermento sopraggiunto coinvolse l’entusiasmo di alcune corsiste, iscritte a due diversi percorsi di sviluppo delle risorse energetiche.
Esse erano giustappunto libere da ogni impegno lavorativo disposte a sperimentarsi con questo mio siffatto viaggiare..

Così nel nuovo andare mi ritrovai in compagnia di due belle donne che mi piacerà chiamare con i soprannomi “la Signora” e “l’Indiano”, che avevano il grande sogno di visitare l’Arizona e i luoghi degli Antichi Nativi.
Le due donne si conoscevano appena ma entrambe compresero che la situazione presentatasi a ciel sereno era un’enorme offerta e senza troppo indugio la presero al volo.
Era giunta loro l’incredibile opportunità che finalmente il profondo desiderio, che avevano relegato in fondo e dentro lo scrigno dei sogni del cuore, si potesse realizzare.
Quel camminare sulla terra dei nativi, quell’assaporarne l’odore, viverne i colori e immettersi in quell’atmosfera speciale, le faceva fremere di gioia.
Conoscendole abbastanza bene potevo immaginare quasi con certezza assoluta che nel loro intimo serbassero anche altre aspettative: quelle spirituali.
Desideravano connettersi con la propria anima, cullavano mute speranze di sperimentare qualche augurabile trasformazione karmica.
Erano speranze che ognuna, in modo molto sottile e ben educato, nutriva in un silenzioso incedere.
Siffatto tacere però mi rendeva libera dal prendermi impegni riguardanti le loro attese segrete.
La loro peculiare personalità, dove la riservatezza rasentava l’isolamento, mi dava un po’ da pensare.
Così, già dalla partenza, percepii che sarebbe stata una buona compagnia, non un viaggiare unisono.
Incuriosita, mi chiedevo come mai, loro due che erano così simili, avessero deciso di fare questo viaggio.
Mi domandai più volte che disegno era celato dietro le quinte, del loro e nostro trovarci insieme.

[continua]


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