Memè e il mare

di

Giulia Alessio


Giulia Alessio - Memè e il mare
Collana "Le Gemme" I libri per l'infanzia
15x21 - pp. 76 - Euro 12,00
ISBN 3791259511140

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Testi di Maria Bocelli e Illustrazioni di Giulia Alessio


«Memè era nata in un microclima lacustre.
Per anni questa particolare caratteristica climatica, o meglio microclimatica, era stata lo slogan della scuola: non passava giorno in cui non saltasse fuori. Avevi caldo? Merito del microclima lacustre! Pioveva? Colpa del microclima lacustre. Non ti piacevano i broccoli? Succede spesso, nei microclimi lacustri… Il problema è che si erano dimenticati di spiegare ai bambini cosa volessero dire quelle parole. Memè allora l’aveva imparato così, senza farsi troppe domande. Tutto sommato le sembrava che suonasse come qualcosa di simile a ciò che aveva davanti agli occhi: una micro-città circondata da monti boscosi.»


Memè e il mare


LA STORIA DI PESCIOLINA E DEL GATTO
Memè era nata in un microclima lacustre.
Per anni questa particolare caratteristica climatica, o meglio microclimatica, era stata lo slogan della scuola: non passava giorno in cui non saltasse fuori. Avevi caldo? Merito del microclima lacustre! Pioveva? Colpa del microclima lacustre. Non ti piacevano i broccoli?
Succede spesso, nei microclimi lacustri…

Il problema è che si erano dimenticati di spiegare ai bambini cosa volessero dire quelle parole. Memè allora l’aveva imparato così, senza farsi troppe domande.
Tutto sommato le sembrava che suonasse come qualcosa di simile a ciò che aveva davanti agli occhi: una micro-città circondata da monti boscosi e affacciata
sul lago. Sì, ci poteva stare.
L’acqua dunque era stato un elemento presente in tutta la sua infanzia, e per una strana coincidenza nutriva una forte attrazione per le piscine. Non sapeva
dire se fosse più il turchese dell’acqua (o delle mattonelle, ma ai tempi tanto era uguale) oppure la passione per i tuffi, ma appena arrivava l’estate non vedeva l’ora di andare al lido della Villa Comunale! Per questo in famiglia avevano iniziato a chiamarla Pesciolina.
Verso i 6 anni, a casa di Nonna comparve un gatto che divenne il più fedele e tapino compagno di giochi.

Il loro era un rapporto di odioamore: Memè lo aveva addestrato a saltare sopra le sue braccia e ad accorrere al suono di un fischio particolare, mentre lui chiedeva in cambio saporite spazzolate sotto il mento e grattatine dietro le orecchie.
Era il più sincero amico di Memè bambina, e gli animali, si sa, sono degli ottimi baby sitter… sarà per questo che lui, Pallino, un tondeggiante persiano nero molto paziente, sopportava con una certa allegra rassegnazione.
Tuttavia un giorno il rapporto si increspò per un’incomprensione. Memè stava facendo il bagno nella vasca di Nonna e Pallino assisteva dalla fessura in mezzo ai bagnoschiuma, quando in un impeto di condivisione Memè lo prese e lo mise in acqua con sé. Lui non apprezzò per niente, con un salto mortale da funambolo scappò e per qualche tempo non le si avvicinò più.
Memè ancora non sapeva che da grande sarebbe stata una persona molto sensibile e con una forte attitudine camaleontica. Sarebbe diventata una musicista con la valigia sempre pronta, e il suo eclettismo l’avrebbe aiutata ad adattarsi alle più strampalate circostanze che i viaggi le avrebbero presentato. Ma vi siete mai chiesti che colore abbiano davvero i camaleonti?

Si dice che per evitare di passare guai si mimetizzino colorandosi dei colori che hanno intorno, e così era Memè: girava il mondo e le piaceva imparare gli usi e i costumi delle persone con cui entrava in contatto.
A volte ci si avvolgeva come si fa con una sciarpa mentre altre volte ci conviveva solo qualche giorno per poi abbandonarli, e questo negli anni aveva creato una persona molto colorata e particolare, di cui mai avreste indovinato la provenienza, il colore di base diciamo.
Solo i più pazienti notavano col tempo una tendenza alle sfumature grigio-azzurre che la accompagnavano in tutte le sue scelte. Ricordava il colore degli occhi dei bambini appena nati, ma anche quello del cielo del suo lago durante i lunghi inverni passati a casa di Nonna.
Forse era questa la tinta base del camaleonte Memè. I luoghi e le persone lasciano sempre su di noi qualche traccia del loro passaggio.
I tredici lunghi anni vissuti con Pallino avevano cambiato anche il rapporto di Pesciolina con l’acqua, compromettendolo un pochino… Memè adesso è più gatto che pesce: non le piace più così tanto bagnarsi, ma passerebbe le ore seduta sugli scogli in riva al mare, all’asciutto, proprio come Pallino in mezzo ai bagnoschiuma.
Chi ha un gatto sa che si può partecipare anche solo stando vicini.
Come sia avvenuto il cambiamento dall’acqua dolce all’acqua salata ancora non è chiaro, ma Memè è diventata una fervente talassofila che ogni anno, appena le giornate iniziano ad allungarsi, sente il richiamo delle onde sugli scogli e della brezza calda nella macchia di lentisco.
Chi è nato sull’acqua, con l’acqua dovrà fare i conti.



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