Opere di

Giuseppe Bortolotti


Con questo racconto è risultato 10° classificato – Sezione narrativa alla XIV edizione del Premio Letterario Città di Melegnano 2009


Questa la motivazione della Giuria: «L’autore racconta un efferato delitto e la sua morale, traendolo dalle fiabe narrate molti anni fa nelle stalle, mentre gli uomini giocavano a carte e le donne raccontavano fiabe o fatti reali o immaginari mentre filavano o rammendavano, nel tepore di stanze che non esistono più. Unica testimone del delitto è un astro sempre misterioso e enigmatico: la luna. L’uomo che uccide con una fucilata l’amico per un debito che non riesce a saldare, in una notte luminosa e terribile, sente la sua vittima ripetergli che sarà la luna a tradirlo. E la profezia si avvererà, perché il peso del delitto è troppo forte, e spinge l’uomo a confidarlo alla moglie in una notte di luna piena. Il segreto sarà divulgato per l’angoscia della donna e il colpevole finirà i suoi giorni in carcere. La semplicità di questo racconto senza pretese intellettuali, conquista e avvince. E’ la sua purezza a indicarci che ogni nostra colpa deve pagare. E la morale è che ogni nostro atto violento trova la sua punizione dentro o fuori da noi stessi.». Alessandra Crabbia


«La luna»

Nei primi anni del dopoguerra, nelle campagne, le lunghe serate d’inverno venivano trascorse, dalle famiglie, col fare un buon fuoco nell’ampio camino, attorno al quale, poi, si raccoglievano a conversare oppure rifugiandosi nel tepore della stalla, dove le donne sedevano a filare e gli uomini a giocare a carte. E non essendoci ancora la televisione era facile che le nonne si mettessero a raccontare favole, o il racconto di qualche vissuto a loro noto e tutti stavano ad ascoltare, perché in quelle storie un po’ semplici e talora ingenue, trovavano qualche possibile parte di loro.
Ricordo ancora con piacere uno di quei racconti.
Un certo Giovanni aveva prestato ad un amico una grossa somma. Una sera Giovanni andò a trovare l’amico per farsi restituire il denaro. L’amico, con la scusa di fargli vedere i raccolti, lo portò in mezzo ai campi. Era una bellissima sera d’estate, con la luna piena, che illuminava la campagna, dividendola in macchie di luci e di ombre.
Ad un certo punto l’amico si fermò e rivolgendosi a Giovanni gli disse: «Mi dispiace doverti dire che ho fatto degli affari sbagliati e non ho il denaro da restituirti. Mi sono fermato qui, perché vedi?» e allungò una mano verso il ramo di un albero da cui prese un fucile che vi era appeso. «Vedi? – continuò mostrando un viso duro e freddo – Non ho il denaro, ma salderò il mio debito uccidendoti…».
Giovanni, terrorizzato a quelle parole, lo supplicava di buttare il fucile perché il denaro glielo avrebbe regalato.
«I carabinieri ti scopriranno, sei ancora giovane e passerai tutta la vita in carcere» gli diceva tremando.
«No, nessuno lo saprà, perché me lo hai dato sulla fiducia; non abbiamo fatto nessuno scritto in proposito e nessuno ti ha visto venire a casa mia questa sera. Ti ho portato in campagna in questo posto, con un pretesto, perché qui siamo soli«.
Giovanni, piangendo, lo implorava di desistere, quando, ad un tratto, guardò la luna piena sopra di loro e quasi ispirato alzò l’indice.
«Non è vero che nessuno ci vede. C’è la luna che ti guarda. La vedi? Sì, sarà lei che ti farà la spia!» gli gridò.
L’amico si mise a ridere, e con voce stridula e cattiva disse: «Sì, sì, la luna, la luna mi farà la spia!»
Giovanni insistette: «Vedrai, vedrai, la luna ti farà la spia…».
Ma l’amico gelidamente si avvicinò e gli sparò.
Erano già passate varie settimane quando, una sera, l’assassino di Giovanni torna a casa. Entra nella sua camera da letto dove c’è già la moglie addormentata. Lui si avvicina alla finestra ancora aperta per chiudere le imposte e vede, in alto, la luna piena, bella e luminosa come quella di quando sparò a Giovanni.
Si appoggiò al muro e abbassò gli occhi. Quel ricordo gli provocava un’angoscia sottile perché sempre più spesso sentiva dentro una voce: era quella dell’amico che ben conosceva, che ripeteva: “la luna ti farà la spia, la luna ti farà la spia!”-
Ma, quella sera, si riprese e cominciò, lì appoggiato alla finestra, a parlare a se stesso con voce abbastanza alta, quasi rabbiosa.
«Ma quale spia!… Giovanni, Giovanni io non avevo altra scelta e tu ora sei morto e ci rimani, mentre io adesso non ti debbo più niente, proprio più niente».
Ripeteva quel “niente” quasi a volersi aggrappare a quella parola per consolarsi.
Poi, riprendendo le sue frasi un po’ sconnesse, con una voce che era diventata quella della paura e della sconfitta, alzò le mani verso la luna: «Sì, sì la luna mi farà la spia e allora, luna, corri, corri a farmi la spia…».
Ma, quando si mise a letto, si accorse che la moglie era sveglia, ad occhi sbarrati perché, nel silenzio della stanza, aveva raccolto molte di quelle sue parole e subito gli chiese con chi stava parlando.
«Non parlavo con nessuno» rispose sorpreso il marito.
«Non è vero, ti ho sentito benissimo, stavi chiacchierando con qualcuno e parlavi di Giovanni. Hai forse saputo chi è l’autore di questo misterioso e orrendo delitto, o, come fai spesso, mi nascondi qualcosa?»
La moglie continuò con insistenza.
Allora il marito, per cessare il lungo interrogatorio della moglie e anche per cercare di ritrovare quell’equilibrio che gli era sfuggito, dopo un lungo rigirarsi nel letto finì per accostarsi alla moglie e sottovoce le confessò tutta la storia di Giovanni e della luna e, con voce rotta, pregò la moglie di tenere il più assoluto segreto.
Ma alcuni giorni dopo la moglie – ancora fortemente impressionata – raccontò tutto alla madre, la madre lo disse alla propria sorella, la sorella al marito e così, in pochi giorni, tutto il paese lo venne a sapere e soprattutto lo vennero a sapere i carabinieri.
La luna aveva davvero fatto la spia.

Giuseppe Bortolotti



Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it