Opere di

Giuseppe Voarino


VOGLIA DI LANGA

Vado avanti e indietro nel tempo
Odo i suoni della vita in lontananza.
Giunge l’alba a rendere sovrane
Le meraviglie della luce silenziosa del mattino.
Indistinte ombre vacillanti di arbusti
Accostati ai margini dei campi
Danno vigore al panorama circostante
Illuminato da frecce di sole che accorcia le distanze.
Le langhe dell’infanzia non sono mutate,
Amate abbastanza pur tra pieghe talvolta pesanti.
Nessuno si esalta per l’orizzonte promettente
Giacchè il passato insegna tante cose.
Avvince sempre la danza delle ombre.


TERZO MILLENNIO

Timidamente ma pronto da tempo
Entra dalla porta principale
Ripensando al tramonto di ieri ed a
Zoppi crepuscoli estivi.
Ondeggia su pozze di mare amico del sole
Mentre la corsa ad ostacoli non vinta
Intasa i ricordi di tempi lontani.
Le idee fruscianti incrociano nebbie
Le stelle del cielo cantano inni
E luci ancora accese richiamano sogni.
Nulla accade nell’immobile oceano
Illuminato da estati sfaldati.
Ogni cosa è fuggevole come le promesse d’amore.


IL SILENZIO

Anche i ricordi sono frammenti di vita.
Mentre il pensiero corre su sentieri impervi
incontra il fruscio di foglie autunnali
che ondeggiano nell’aria umida
in diritto di morire sul suolo che attende.
Dura poco l’illusione della bella stagione
in corsa col denso rumore della vita.
Custode di molte memorie
avvolge i ricordi con le nebbie del tempo
scoprendo tracce di strade dissolte.
Abbraccia come il vento pensieri e ideali
donando vigore alla mente impigrita.
E quando la vista imperfetta esplora
le nostre paure reali od astratte
fidando su percezioni incorniciate dal tempo,
i cristalli del cielo percuotono i sensi.
Nessuno vive per volere di un angelo
o per un gesto della terra arrabbiata.


LO SGABELLO DELLA SOLITUDINE

Lungo il sentiero celato da arbusti
Ondeggiano passeggiate nutrite da ricchi ricordi.
Stupisce l’istante che dura.
Grave la notte che arriva senza ritardi
Abituata all’assenza del vento.
Battiti d’ali consumano il tempo
E il giorno svanisce tacendo il suo volto.
La colonna di stelle apre la notte,
L’azzurro del cielo seduce lo sguardo,
Ogni canto si inonda di raggi di luna.
Domani sarà bianca rugiada uscita dal buio
E la luce di levante vedrà in cielo stormi di uccelli.
Lieve si adagia ora la notte,
La luna si incammina al chiarore delle stelle,
Antico rito di saluto alla terra dura e fredda.
Si spandono i silenzi nella notte.
Ospite inattesa una nube piena d’acqua
lacera l’occhio delle stelle.
Il pianto dura poco e riappare il chiaro di luna.
Tace l’impronta consumata dal tempo.
Una notte intrecciata accoglie ancora il silenzio delle stelle,
Dimore assonnate in attesa delle ore preziose,
I suoni dell’alba muoveranno i guanciali.
Niente è cambiato nella veste del nuovo giorno.
E cani che abbaiano,come ieri.


PENSIERI VAGABONDI

Profondo abbraccio vince la paura,mentre
Esulta la costanza del pensiero
Nella notte vergine di sonno.
Strada povera di voci e di passi,
I primi bagliori alimentano i ritmi
E i venti si scambiano segni di vita.
Respira l’aurora sulla terra assonnata,
I guanciali dimenticano i pensieri della notte,
Variopinte farfalle ricamano l’alba
Adagiata su prati fioriti.
Gli uccelli escono in volo e cercano rami
Allungati sui campi seminati di fresco.
Batte le ore il campanile del borgo,
Ode la cicala l’arrivo del sole,mentre
Nuovi ricordi scompigliano le idee concepite
Dove il cammino senza suono
Inganna i giorni ad ogni aurora.


IL CAMMINO DEL VENTO

Il lungo, solitario spazio inghiottisce
Le speranze accumulate nel silenzio della notte.
Crescono gli anni sulla terra,
Anonimi canti verranno portati dal vento
Messaggero di palpiti di gioie lontane.
Mutevoli sponde irrequiete
Indugiano tra vibranti note sulla via deserta
Nella fitta foresta senza nidi.
Oscilla il pensiero nel vento leggero della sera
Dove una voce incessante trasmette melodie
E risveglia canti d’amore approdati in altri luoghi.
L’orizzonte lontano di soglie sconosciute
Varca il muro dell’abisso
E incontra il vento, sulle onde senza fissa dimora.
Nella notte silenziosa danzano farfalle variopinte.
Tornerà il canto del mattino sotto il sole,
Ogni spazio aprirà al vento ampi sentieri.



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