Le filastrocche dell’arcobaleno

di

Autori Vari


Autori Vari - Le filastrocche dell’arcobaleno
Collana "Le Gemme" I libri per l'infanzia
14x20,5 - pp. 88 - Euro 10,00
ISBN 978-88-31336024

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In copertina: illustrazione digitale di Alberta Accattoli


Testi di: Alberta Accattoli, Anna Pileci, Dario Menicucci, Fiorella Pallard, Josefa Vecchio, Lidia Guerrieri, Loredana Cosimi, Marcella Spanò, Maria Felicetti, Maria Rosa Meschini, Maria Rosaria Mercurio, Marisa Cossu, Nina Gagliano, Silvia Cozzi, Loretta Zoppi


Prefazione

C’era una volta… (e per fortuna c’è ancora) una giovane nonna piena di fantasia che si divertiva a inventare favole per la sua nipotina. La bambina era piccola e ancora non sapeva parlare bene, così nonna Loretta, per lei era “Nonna Tà”.
Inventa oggi… inventa domani… le favole cominciavano ad essere tante e per non dimenticarle o perderle, Loretta, da brava nonna moderna qual è, pensò di aprire una pagina su facebook e metterle lì… La cosa piacque molto e in poco tempo altre nonne si unirono e nacque così il gruppo, sempre più numeroso, Le Filastrocche di nonna Tà… Nonne, nonni, ma anche “tate”, “zie”, “maestre”… tutti contagiati dall’aria giocosa e spensierata che si respirava lì, cominciarono a pubblicare filastrocche e poesie, per il semplice piacere di lasciar esprimere quel “bambino”, che non ne vuol sapere di restarsene chiuso e zitto, al buio, nel cuore dei poeti… Ma anche per condividere con gli altri le storie da narrare ai propri nipotini e, perché no, con chi vuol regalarsi, quando la vita è un po’ grigia, piccole gocce colorate… una vicina all’altra, come in un arcobaleno.

Le favolette in rima erano tutte belle e tutte diverse… C’erano quelle che parlavano di animali, di boschi e di nuvole, di fate, di stelle o di personaggi strani e divertenti. Spesso poi contenevano degli insegnamenti, piccoli forse, ma importanti e un bel giorno a Tà venne un’idea, una splendida idea! Perché non sceglierne alcune per comporre un piccolo libro e farle conoscere anche ad altri bambini? I nonni entusiasti iniziarono subito a cercare tra le loro Filastrocche le più carine… ma non fu per niente facile!

Sapete come fanno i bambini quando devono decidere quale gusto di gelato far mettere sul cono? “Fragola… no no crema… no, meglio cioccolato”… Ebbene allo stesso modo si comportarono i nonni: questa è bella… no, quest’altra è più adatta… e quella è troppo lunga…

Alla fine però, tutti i dubbi furono superati, il titolo trovato, la copertina disegnata da nonna Alberta, l’editore pronto a stampare e… ooh meraviglia! Il libro dedicato dai nonni con affetto e gioia ai bambini, intitolato “Le filastrocche dell’arcobaleno” venne alla luce! Ora tocca a voi, bambini, leggere o farvi leggere le nostre filastrocche… Buon divertimento!

Questo libro, dunque, è il primo nato dalla collaborazione di tutti noi, “Nonni di Tà”, perché altri possano, leggendolo con i bambini, creare quei momenti di complicità e forte legame che resteranno nel cuore e nella memoria, anche quando saranno adulti, dei loro piccoli ascoltatori… Come dite? Ah sì, lo sappiamo che oggi esistono tanti strumenti che la tecnologia moderna mette a disposizione, e i libri devono “sgomitare” parecchio per trovare un po’ di spazio… ma se questo volumetto servirà a far scoprire la poesia e amare la lettura anche solo a qualche piccolo “cervellino” brillante… allora noi ne saremo felici e appagati.

Nonna Fiore & Nonna Mimma
(Fiorella Pallard e Marcella Spanò)


Le filastrocche dell’arcobaleno


a tutti i bambini

 
Siamo i bimbi dell’arcobaleno,
siamo i fiori di un solo giardino,
bianchi o neri chi tanto e chi meno
che c’importa? Noi siamo tutt’uno.

Noi faremo pulita la terra
scorderemo la fame e la guerra

ogni bimbo sarà il mio vicino,
tutti insieme staremo per mano
sotto un cielo per sempre sereno,
siamo i bimbi dell’arcobaleno.

Tata Lidia (Lidia Guerrieri)


Alberta Accattoli

“Sono Alberta Accattoli, nonna Alberta, anche se nonna nella vita non sono. Sono nata ad Ancona, ho vissuto molti anni a Torino, dove ho lavorato come grafica pubblicitaria. Adesso vivo ad Osimo e, nel tempo libero dal lavoro in fabbrica, disegno e scrivo fiabe, poesie e filastrocche per condividere insieme a voi un mondo d’immaginazione e fantasia.”

Il ciclamino

Filastrocca un po’ stonata 
da un topino mordicchiata 
se tu leggerla saprai
una cosa imparerai.
Ogni fiore ha una stagione 
dove nasce, cresce e muore, 
ma se tu lo aspetterai,
certo lo ritroverai.
Sul balcone di zio Nino
vive un rosso ciclamino
e se il gelo col suo fiato 
ogni cosa ha congelato
lui, orgoglioso e molto fiero 
s’alza dritto sullo stelo. 
Pensa: “Sono bello e fresco 
pur se il sole cala presto
e se il freddo gli altri brina 
io ho una cera assai carina.”
Ma con la bella stagione 
ecco arriva il solleone. 
L’orgoglioso ciclamino 
mesto, piega il bel capino.
Rinverdisce ogni piantina 
prima brutta e piccolina
è un trionfo di colori
che rallegra tutti i cuori! 

Ora è secco il ciclamino 
sul balcone di zio Nino 
ma se cura tu ne avrai 
rifiorire lo vedrai
e in assenza di calore 
ritrovare il suo splendore.

Alberta Accattoli


Anna Pileci

“Anna è il mio nome, maestra Anna per professione da oltre 26 anni. Abito a Torino, dove sono nata. Ho un figlio preadolescente al quale, quando era piccino, cantavo storielle in rima per farlo addormentare.
A scuola mi piace raccontare e leggere molto insieme ai bambini. Le filastrocche sono un modo per motivare all’apprendimento in modo allegro e divertente. Amo viaggiare e fare sempre nuove esperienze perché credo non ci sia limite a ciò che si può impare. Adoro gli animali e la natura. Il mondo mi stupisce sempre, perché lo guardo ancora attraverso gli occhi dei bambini”.

L’accento sventurato

Un piccolo accento trova Gigetto
caduto per terra solo soletto.
Lui si era perso, per la verità,
tra le parole un po’ qua e un po’ là.
La maestra Nina si preoccupò
e alla sua ricerca tutti mandò.
Il poveretto si era ammalato
e giù dal foglio era cascato!
L’amò in amo fece cambiare
e tutti i pesci lei vide scappare.
Il papà in papa si trasformò
così in Vaticano si ritrovò.
Fortuna volle che passò di lì
l’alunno Gigetto che lo sentì.
Lui lesto lo prese e lo riportò
sopra un pero che si mutò in però.
Presto una cura così si trovò
guarito sul foglio esatto restò.
Finito lo studio, la brava maestra, 
portò i suoi alunni a giocare in palestra
poi per l’accento si fece una festa 
perché se lo metti in testa ti resta.

Anna Pileci


Dario Menicucci

“Mi chiamo Dario, vivo a Livorno con la mia famiglia e non sono ancora nonno.
Scrivo poesie e anche filastrocche per i bambini. La cosa che più mi diverte è la ricerca della rima. La figlia di un mio amico mi chiede sempre storielle buffe e a me piace molto vederla sorridere. Quindi con le mie parole cerco sempre di raccontare favole allegre e simpatiche. Spero di riuscire a divertire anche tutti voi.”

Le filastrocche dell’arcobaleno

In un libro ben curato
un po’ magico e incantato
hanno scritto dei nonnini
filastrocche per bambini.

Hanno aperto il loro cuore
traboccante dell’amore
e di rime spensierate
messi lì da delle fate.

Ogni verso è divertente
ogni foglio è sorprendente
di colore tutto pieno
come in un arcobaleno.

Dario Menicucci
(nonno Dario)


Fiorella Pallard

“Sono Fiorella Pallard, detta nonna Fiore, e vivo a Torre Pellice in provincia di Torino.
Sono nonna di tre nipoti e maestra in pensione.
Amo la natura e gli animali, a cui si ispirano le mie filastrocche che scrivo per divertimento e per donare, spero, un sorriso a chi le legge.”

L’olmo solitario

Saldo e maestoso, in un gran prato,
s’ergeva, solo, un olmo argentato.
Tenere foglie cullate da brezza
e chioma fitta di rara bellezza
eran per lui ornamento prezioso…
Ma triste era l’olmo, e silenzioso.
Mai gli uccellini dal dolce canto
nidificavano nel folto manto,
ghiri e scoiattoli dai giochi sfrenati
eran dai biondi pioppi ospitati.
In un bel giorno primaverile
giunse dal mare un uccello gentile:
era una rondine, sol di passaggio,
stanca, stremata dal lungo viaggio.
L’accolse l’olmo, commosso e sorpreso…
Come gradito gli fu il lieve peso!
Narrò alla rondine quanto dolore
la solitudine desse al suo cuore…
Impietosita, lei s’alzò in volo
e a notte di lucciole portò uno stuolo…
Illuminato da tante lucine
venne notato il bell’olmo, infine!
Un po’ pettegoli i notturni uccelli
di lui parlarono a tordi e fringuelli
che giunti dall’olmo finora negletto
lo giudicarono invero perfetto
per custodire la loro nidiata
nella sua chioma sì ben strutturata. 

Voli, canzoni e trilli argentini
e il pigolio dei nati pulcini
sembrano all’olmo una favola bella…
Grazie, dolcissima rondinella!

Fiorella Pallard


Josefa Vecchio

“Sono Josefa Vecchio… “nonna Jo’” per voi piccini… Sono nata a Mar Del Plata (Argentina) da genitori siciliani. All’età di quattro anni i miei si sono trasferiti in Italia, in una piccola isola dell’arcipelago toscano: l’Elba… Lì ho vissuto il periodo più bello della mia vita! Dopo 18 anni i miei sono ritornati nella loro isola natia, ed è qui che vivo da allora, ma l’isola d’Elba mi è rimasta nel cuore! Sono pittrice e da circa sei anni mi sono avvicinata alla poesia.
Scrivere filastrocche mi diverte e mi fa tornare indietro nel tempo… Penso che tutti i bambini dovrebbero ascoltare cose belle, per questo ho aderito a questa iniziativa e spero che questo libro faccia sorridere e rasserenare tutti… bimbi e genitori!”

Un piccolo semino

Nella terra del mattino
dorme un piccolo semino,
un bel dì si desterà 
e una pianta diverrà.
Prima un tenero germoglio
eppur sì pieno d’orgoglio,
poi pian piano timidina 
si aprirà una fogliolina.
È poi un’altra e un’altra ancora
quando infine si colora
di un bel fiore delicato
un giacinto profumato.
Piano piano si riveste
tutto il prato di celeste,
rosa, rosso, verde, giallo,
viola, arancio e un po’ corallo.
Tante piante e dappertutto
crescon alberi da frutto
su nei monti le ginestre
e poi i boschi e le foreste.
Tutto il verde tu lo sai
non finisce proprio mai.
È un miracolo accertato
che da un seme nasce un prato,
che la terra senza freno 
lo riscalda nel suo seno.
A voi bimbi voglio dire
state bene qui a sentire:
rispettate la natura,
se ce ne prendiamo cura
madre terra proprio a tutti
ci regala i suoi bei frutti
e lo fa con tanto amore:
sotto terra batte un cuore!

Josefa Vecchio


Lidia Guerrieri

“Ciao, mi chiamo Lidia, sono di Piombino e non sono una nonna, ma sono stata la “mamma” di molti ragazzi, magari più grandi di voi, in tanti anni di insegnamento. Ho una collezione di 50 bambole che sembrano neonati veri e mi piace scrivere filastrocche perché mi fa tornare bambina.”

I cinque fratellini

“Voi siete più alti e più snelli!”
un giorno esclamò Pollicino
guardando, con nel cuoricino
un po’ di tristezza, i fratelli!

“Il Medio è il maggiore, il più forte,
però l’Anulare è elegante
ha spesso un rubino o un brillante
 e tutti gli fanno la corte.

E l’Indice è saggio e sapiente
lui legge nel libro stampato, 
il Mignolo è snello, aggraziato,
io solo non valgo un bel niente!

Son troppo piccino e anche tozzo!
Nemmeno in un’arte prevalgo!
Sto qua a non far nulla e non valgo
di pane che meno di un tozzo.”

Risposero gli altri stupiti:
“Ti sbagli! Con te noi facciamo
il pugno e le cose afferriamo,
valiamo di più stando uniti!

E senza di te, ad un babbeo
com’è che si fa marameo!?”

Lidia Guerrieri


Loredana Cosimi

Mi chiamo Loredana Cosimi, abito a Riotorto-Piombino in un ridente paese fra il mare e le dolci colline della Maremma Toscana, dove sono nata e cresciuta. Ho lavorato nella segreteria commerciale di un’azienda della grande distribuzione ed ora, che sono felicemente in pensione, scrivo poesie per passione.
La mia prima filastrocca la conservo ancora gelosamente: la composi negli anni Settanta per mio figlio, poi ne scrissi altre anche per i miei nipotini. Inventarle e metterle in versi mi gratifica molto: lavoro di immaginazione e mi sembra di tornare bambina. Sulla pagina facebook Le filastrokke di nonna Tà sono nonna Lore.”

Aprile

Ecco aprile, una magia
gelo e pioggia caccia via.
Su una rosea nuvoletta, 
sopra il trono che gli spetta,
sta il re sole tanto atteso
che talvolta fa l’offeso:
sta giocando a nascondino 
col suo amico Cherubino. 
Che stupore questo mese, 
mai delude dalle attese 
porta in dono serti d’oro 
e uno scrigno col tesoro.
Con il vento, lieve brezza,
sfiora come una carezza
rami e tralci colorati,
margherite sopra i prati,
bei giardini sfolgoranti
con farfalle svolazzanti.
Nei capelli intreccio i fiori
questo è tempo degli amori
poi li spargo a piene mani
preparandomi al domani.

Loredana Cosimi


Marcella Spanò

“Sono Marcella Spanò, nata e cresciuta in Toscana da genitori siciliani. Ho sempre amato scrivere poesie, favole e racconti, che oggi condivido, con il nome di Nonna Mimma, sulla pagina facebook Le filastrokke di nonna Tà, e collaboro a testi scolastici. Ormai in pensione, mi dedico alle mie passioni: la scrittura, la lettura, la musica, la cura dei miei gatti e del mio giardino… Ho un romanzo per ragazzi, nel cassetto… forse prima o poi, vedrà la luce…”

Arturo e Bernabò

C’è una casa di campagna
dove vive (e non si lagna)
un bel micio e vi dirò
che il suo nome è Bernabò.
Nella casa c’è un buchino
dove abita un topino
con zampette e naso rosa
sempre a caccia di qualcosa,
quindi spesso va in cucina
per riempirsi la pancina…
E però ci vuol coraggio
per rubar del buon formaggio!
Bernabò dal pelo rosso
è un gattone furbo e grosso…
ed il topolino Arturo
non si sente mai sicuro.
Fu così che un brutto giorno
che sbirciava dentro al forno
non sentì arrivare il gatto
che, con un felino scatto
tra le zampe lo afferrò
e trionfante lo guardò.
Topo Arturo disperato 
pensò “Addio, sono spacciato…
Questo qui vuol farmi a fette
nel panino poi mi mette!”
Già si vede bell’e cotto
se la sta facendo sotto!

Nel frattempo Bernabò
nel cassetto del comò
qualche cosa sta cercando…
Cosa mai starà tramando?
Nella zampa ha un marchingegno
che di certo lascia il segno:
pensa Arturo “Ormai è finita…
Posso dire addio alla vita.
Quanta luce all’improvviso…
Son già forse in Paradiso?”
“Forza su, non far lo schivo,
guarda dentro l’obiettivo!
Fai la faccia spaventata,
questa posa è una figata!!!
Non ti voglio fare arrosto
solo un selfie e poi lo posto
sulla pagina festiva
del mio blog Caccia Sportiva.”
Mezzo morto di spavento
lo posò sul pavimento.
“Vai tranquillo, siamo in pace!
però… mettimi un Mi piace!”

Marcella Spanò


Maria Felicetti

“Mi chiamo Maria Felicetti, in arte zia Maria. Sono di Taranto ma vivo a Buccinasco, in provincia di Milano, dove mi dedico allo studio del violino e alla scrittura di racconti, fiabe, filastrocche, e poesie. Ho cominciato a scrivere, dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa. Che il seme della poesia e della gioia fiorisca in ognuno di voi, cari bambini!”

Filastrocca del sorriso
 
Perché aggrotti i sopraccigli,
tieni il broncio e sbuffi lento?
Ad un toro rassomigli,
che è furente, e mai contento!
Mostra invece un bel sorriso,
stendi i tratti e sta’ sereno,
ché il problema tanto inviso
poi si sbroglia in un baleno!
Il sorriso non è orpello,
ed illumina il tuo viso,
più che splendido gioiello,
quando spunta all’improvviso.
Sfoderando un gran sorriso,
vedi il mondo colorato,
ogni screzio muta in riso,
buonumore è ritornato.
Forza, indossa il tuo sorriso!
È la tattica vincente.
Su, non essere indeciso!
Fa vitali cuore e mente.
Il sorriso è l’arma d’oro
che sa spegnere tensioni,
preziosissimo tesoro
che di pace fa mattoni.
Il sorriso è il modo vero
di donare l’attenzione,
se lo fai a cuor sincero,
indurrai buona impressione.

Se lo fai a chi è straniero,
e da tutti è emarginato
per il suo colore nero,
troverai un amico grato.
Il sorriso è dei bambini,
che son semplici e innocenti,
pur vivaci e birichini,
e dei grandi intelligenti!

Maria Felicetti


Maria Rosa Meschini

“Ciao! Mi chiamo Maria Rosa, abito a Piombino e sono bisnonna, nonna Rosa Bis per voi che leggete. Ho aderito con entusiasmo a questa iniziativa perché ho ancora il bel ricordo di quando mio nonno, in tempi ormai lontanissimi, arricchiva la mia fantasia raccontandomi le fiabe e lo stesso feci anch’io, scrivendole, con i miei nipotini. Per questo posso dire, senza ombra di dubbio, che gli anni più belli della nostra vita sono quelli in cui si ascoltano le favole!”

Una storia pazza

Vi racconto una storiella
a cui manca una rotella;
certo è pazza, a dire poco,
ma capite… è solo un gioco!
Sono giunti, stamattina,
Gino con la fratellina,
quando il sole è tramontato,
sopra le acque di un bel prato.
C’era un pesce su uno stelo
e una barca giù, nel cielo.
Poi, da un albero di mele,
han raccolto pane e miele.
Su, dal fico, lesti lesti,
di ciliegie, due bei cesti
e, di rose, un bel mazzetto
hanno colto, sotto il letto.
Poi hanno messo ai piedi i guanti
mentre un gambero va avanti.
L’elefante rosso e nero 
vola in cerchio intorno al pero, 
su di un ramo il cane stava
sotto, un gatto gli abbaiava…
Lo stambecco, nello stagno,
ricamava con il ragno.
La zanzara, poveretta,
che scalava quella vetta,
stava insieme alla balena
che sciava di gran lena.
E quel passero a ballare

con il frac in fondo al mare?
Mamma mia, che confusione, 
per un po’ di distrazione!
Voi, sapreste all’occorrenza,
riadattare, con pazienza
e dar posto a tutti quanti
questi errori stravaganti?

Maria Rosa Meschini


Maria Rosaria Mercurio

“Mi chiamo Maria Rosaria Mercurio, nonna Maria.
Ho tre splendidi nipotini, sono di Napoli. Amo il piccolo mondo spensierato dei bambini e quando gioco con loro mi sembra di rivivere i momenti felici della mia infanzia. Mi diletto a scrivere filastrocche per i più piccoli per non perdere mai di vista quella dimensione fantastica, ricca d’incanto e di colori che mi aiuta a custodire un’anima semplice.”

I palloncini

Ma che festa di colori
c’è stasera per la via,
ci son tanti venditori
che regalano allegria.
Volan molti palloncini
gialli, verdi, rossi e blu,
per la gioia dei piccini
che han lo sguardo fisso in su.
Lor s’incantano a guardare
e poi scelgono il colore,
il più bello da comprare,
ogni mamma è di buon cuore
non si fa certo pregare.
Fra balocchi e palloncini
lieti giocano i bambini.
Dopo avranno un gran da fare
con un mondo da esplorare.

Maria Rosaria Mercurio


Marisa Cossu

“Sono Marisa Cossu, psicopedagogista.
 Ho sei bellissimi nipoti che si sono aggiunti ai miei alunni nel corso dell’esperienza umana e professionale. Ho sempre curato l’educazione alla poesia, alla bellezza e al “sentire”, perché penso che la durezza del mondo contemporaneo possa essere mitigata e sconfitta dalla creatività e dell’armonia. Mi auguro che questo libro possa toccare il cuore di grandi e piccini.”

Il re prepotente

C’era una volta e ancora c’è 
una città senza un perché.
Salito al trono, un re assai potente
rendeva muta tutta la gente.
Era vietato comunicare,
solo in silenzio potevi stare
e non dovevi imparare niente,
non contraddire il re prepotente.
Le scuole chiuse, niente giardini,
a casa tristi tutti i bambini.
Tutti ignoranti dovean restare
così poteva ben comandare.
Ma nel silenzio il re dittatore
sentì un bel giorno battere il cuore:
i bimbi in coro cantavan lieti
ed abbatteron tutti i divieti.
Al re fu imposto di fuggir via.
Dite la vostra: ho detto la mia.

Marisa Cossu


Nina Gagliano

“Il mio nome ufficiale è Marianna, ma mi chiamano tutti Nina (nonna NÌ per i piccini). Ho insegnato per 35 anni Italiano e Storia, portando con gioia i miei ragazzi fino al diploma. Ora, da pensionata, vivo a Rossano in provincia di Cosenza, ridente cittadina sul mare Ionio, dilettandomi con i quattro nipotini, il giardinaggio e componendo versi, per grandi e bambini.”

Grazie mamma

Stamattina, che giornata!
Vada per la passeggiata
e anche se il mio passo è lento 
piano, piano in un momento
all’interno di un gran prato
sono già bell’e arr**ivato:
quanto verde e quanti fiori,
dai magnifici colori!!
Asinina al suo asinello
porta biada e ad un ruscello
si riposa, è un bel ristoro 
dopo ore di lavoro!
Mi avvicino a salutare,
non si sente di parlare,
mogia, mogia, zitta, zitta
con un’andatura diritta,
lei riprende il suo cammino
per portare al suo piccino
erba fresca da mangiare…
Che fatica e quanto amore!
Che sorprese stamattina
pure mamma castorina
tutta intenta è a lavorare
che una diga deve fare.
Lesta, lesta va a portare
una pietra da ammassare
per formare lentamente 
un gran muro resistente…

Che bel posto ha preparato
per il prossimo neonato!
Per far questa tana asciutta
ce l’ha messa proprio tutta.
Guardo in alto verso il cielo 
sopra un albero, chi vedo?
Una mamma rondinella,
piccolina e tanto bella 
anche lei indaffarata
per la prossima nidiata.
Va su e giù portando l’erba,
dei legnetti, frutta acerba
ed in men che non si dica 
è finita la fatica:
s’accovaccia buona, buona,
finché rompono le uova
i pulcini suoi affamati,
già da appena sono nati.
“Oh Dio mio, quanto lavoro
fa la mamma, che tesoro!”
Grazie mamme, anche alla mia,
la più bella che ci sia,
vado a casa in tutta fretta 
me l’abbraccio stretta, stretta,
poi donandole un bacino,
sto seduto a lei vicino, 
un momento a riposare
e poi su, ricominciare,
il lavoro in casa è tanto
e la mamma c’è soltanto
che fa tutto con amore
e ad ognuno dà il suo cuore.

Nina Gagliano


Silvia Cozzi

“Mi chiamo Silvia sono nata a Roma, amo la poesia e la musica. Ho due splendidi figli di cui sono orgogliosa. Ho cominciato a scrivere filastrocche sin da ragazzina leggendo Gianni Rodari che adoro. Mi è sempre piaciuta questa forma di poesia spensierata e divertente che tra le righe nasconde sempre una morale, un insegnamento di vita ed in genere è rivolta ai più giovani perché semplice immediata. Adesso che gli anni cominciano un pochino a pesare è un modo per ritrovare il mio io bambino nell’incanto di una fiaba scritta su misura per me. Quindi mi vesto dei panni di Tata Sissi e invento una filastrocca da dedicare a chi vorrà viaggiare con me attraversando la realtà, nel mondo della fantasia.”

Il carburante della befana

La befana poveretta,
sulla scopa ci sta stretta.
Ha deciso di cambiare,
lei si vuol modernizzare.

Nel negozio più vicino
vuol comprarsi un motorino
e l’ha bello che trovato:
rosso e tutto accessoriato.

Se gli cambia il carburante
può volare in un istante.
Se qualcuno glielo svela
può creare la miscela.

Quindi chiede all’uomo nero
un consiglio veritiero
per creare un sodalizio
che abbia veramente inizio.

L’omaccione lusingato 
da lei sembra affascinato
e con fare disinvolto,
il problema le ha risolto.

Per potersi alzare in volo
il segreto è uno solo:
basta prendere un sorriso
per illuminarsi il viso,

i pensieri genuini,
dentro i sogni dei bambini.
Ed un po’ di fantasia,
per creare la magia.

Silvia Cozzi


Loretta Zoppi

“Mi chiamo Loretta Zoppi, nonna TÀ per i piccoli lettori.
Vivo ad Osimo dove ho esercitato per molti anni la professione di artigiana. Sono autrice di poesie e racconti, ora in pensione e felicemente nonna di una bimba che si chiama Luce, scrivo fiabe e filastrocche che pubblico in un gruppo frequentato da tanti bravi scrittori e amici che non hanno esitato un solo istante a seguirmi in questo progetto, con entusiasmo e generosità… E proprio a loro voglio dedicare questo pensiero: «Un giorno, spero lontanissimo, rinsavirò da questa magica follia, ma oggi, cavalcarne i colori insieme a voi tutti, è stato come trovare il tesoro nascosto, coniato nell’oro spontaneo del vostro grande cuore».
Grazie!”

Filastrocca dell’arcobaleno

Sono fatto di colori
tutti a scala di valori
che nel cielo stan sospesi
come lievi veli stesi.

Non vi dico dove nasco
né dirò dove finisco,
chi indovina avrà un tesoro
di monete tutte d’oro.

Dei bambini m’han scovato
tosto presto cavalcato,
io con loro son volato
ed il mondo ho attraversato!

Poi ridendo m’hanno detto
che il mio arco, per diletto,
hanno preso come un treno
e viaggiato in un baleno…

E da allora, meraviglia!
Col mio nome fai famiglia.

Loretta Zoppi


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