Musica nel cuore

di

Liliana Rocco


Liliana Rocco - Musica nel cuore
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
12x17 - pp. 36 - Euro 7,50
ISBN 978-8831336260

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In copertina: «Panorama Colico» fotografia dell’autrice

Opera finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2019


Prefazione

Nella silloge di poesie, “Musica nel cuore”, Liliana Rocco offre in dono le sue parole d’amore, tra vibrazioni e “palpiti soffusi”, armonia lirica e dolce malinconia, che ammantano la sua visione poetica e la innalzano ad una dimensione superiore, oltre le dispersioni dell’umano esistere, per rivivere il tempo in cui l’ardore dell’amore soffiava “linfa” nel sangue e tutto era “fiamma”: ne sono esempio il ricordo dei fremiti dell’attesa, la necessità vitale di perdersi negli “abbracci” con la persona amata, come a “diventare una cosa sola”, in una fusione di due anime.
Il giacimento emozionale riporta alla luce gli “incanti” e i sogni, i respiri e le magie, risvegliando il sentimento profondo, vero ed autentico, unico ed assoluto, seguendo un ritmo lirico che diventa travolgente.
La sua Parola è forte ed incisiva, penetra nell’animo ed incendia il cuore: il “nostro amore” così unico, “spavaldo e sincero”, “fragile e violento”, “desiderato e sognato”, impetuoso come marea e ammaliante come armonia celestiale, ora è solo un amore perduto, un “fiore trafitto, spezzato” finito nella polvere e, forse, ormai “sepolto fra le pieghe della memoria”.
Il tempo fugge nel vortice dei giorni vissuti e dissolve le promesse e la passione, i sentimenti e gli ardori del cuore, e non rimane che l’amara consapevolezza dell’amore perduto.
La tempesta sentimentale ha travolto ogni cosa e resta vaga immagine di un uomo freddo ed indifferente, incapace di capire che l’anima di lei si logorava e, come donna, viveva un “folle desiderio”, in preda al suo delirio d’amore: ecco la lenta caduta nell’abisso di “follia nell’anima” e i versi “nudo dolore mi avvolge / come freddo sudario” ne sono il sigillo lirico.

***

Il desiderio di Liliana Rocco è che la poesia scenda su di lei, la avvolga per fare in modo che la sua anima “approdi / alle rive del sogno / sulle ali del silenzio”: in questa ricercata “profonda solitudine” il pensiero porta alla luce il ricordo, disperso nel tempo della nostalgia dei “giorni felici”, mentre le immagini svaniscono e tutto si perde nel silenzio del cuore.
Lei è totalmente avvolta dalla “dolce malinconia” e continua ad interrogarsi perché il tempo che trascorre non porti via la sua sofferenza, il travaglio ed il patimento: lei vorrebbe placare gli affanni, lasciar vagare i ricordi come “stelle cadenti”, lasciarsi fluttuare nelle tenerezze dell’amore e trovare la quiete dell’anima, ma si sente come smarrita tra “lampi di speranza”, in preda ad un lento abbandono dentro l’oceano emozionale, come in attesa d’annegare “nell’immensità del silenzio”.
Ecco allora che la Poesia diventa un “mosaico delle sue emozioni”, profondamente sentite e vissute, costantemente avvertite nelle manifestazioni del vivere, tenacemente preservate dentro il suo cuore: nella trama esistenziale, tra malinconia e nostalgia, il sofferto vivere diventa allora dimensione evanescente nella quale la poetessa è protesa a ricercare lo “scrigno segreto/di luci ed ombre”, dove custodire i suoi “sogni”.
In tale dimensione la poetessa rinasce attraverso la sua Parola lirica e la vita stessa diventa offerta, “atto d’amore”, di una donna che eleva un “grido di speranza”, come a nutrirsi delle illusioni, alimentarsi delle percezioni del mondo sentimentale, lottando con il “vento dei ricordi” che tenta di attanagliare il cuore.
Ora è il tempo di inebriarsi del profumo dell’amato “silenzio”, vivere di sensazioni, “semplicemente amando”, per librare il cuore oltre i “muri d’incertezze”, placando ogni sofferenza, respirando il seducente profumo della gioia di amare che diventa meraviglioso “inno alla vita”.

Massimo Barile


Musica nel cuore


MUSICA D’AMORE

Le tue parole d’amore
non le ho mai sentite
il vento le ha rubate
in un vortice veloce
mentre disperdeva foglie secche.
Non so se mi sussurravi
parole soavi e appassionate
se vibravano di baci e carezze
o ferivano come lame affilate.
Ora sono sulle cime dei monti
dove il vento le ha raccolte,
ne compone melodie d’amore
che diffonde fra nuvole bianche.
Aspetto che il vento riporti
le parole che non ho mai sentito
e mi dedichi la musica dolce
di quell’amore che
col vento se n’è andato
e non ho mai vissuto.


ASCOLTA LA MIA VOCE

Ascolta la mia voce nel silenzio,
del tempo senza canti d’amore
dei giorni dell’abbandono
che fui ombra fuori scena.
Ricordami amore, come il sole
che tocca la dolce fronte della luna,
o come la fiamma rossa d’un tramonto.
Riscopri in te il fremito dell’attesa,
di quando l’ardore veniva a legarci
soffiando linfa nuova nelle vene
e di fuoco bruciava sulla pelle.
È un tempo senza ritorno
quello dei nostri sguardi amanti,
della tenerezza della tua mano calda,
del mistero che ci rapiva l’anima
tramutandola nell’unico alito di noi due.
Ascolta la mia voce nel silenzio
se il vento dei ricordi dovesse tornare.
Ribaciami in uno stelo d’amore,
sarò come terra di pace nel perdono
o come arpa eolica che dia suono
e faro che dia luce ai tuoi passi.
Sarò l’alba del nostro domani.


INCANTI

Ho trovato in te incanti d’amore,
parevano conchiglie che odoravano di mare
adagiate su spiagge corrive
e lì mi sono persa nella bufera
di abbracci talmente stretti da
diventare una cosa sola,
corpi intrecciati e anime in collisione,
mani che accarezzano, palpiti soffusi.
Sapore di baci languidi sulla bocca,
sul collo, sulle guance, sul petto
e morsi sulle labbra, occhi dentro occhi.
Ho conosciuto in te incanti d’emozioni,
parevano ali di farfalle danzanti
profumo di fiori, di sogni
nei cuori che battono all’unisono
respiri che viaggiano allo stesso ritmo,
di quella magia che brucia le parole
risveglia sentimenti e colori nuovi.
Ancora mi perdo nelle meraviglie
del tuo pensiero caldo
sopra le mie paure,
dormire accanto al mio seno vivo
tenendo fermo questo cuore
che trema e amava smarrirsi
nel delirio di una chimera.


QUESTO NOSTRO AMORE

Rosso sangue è la luna, stasera
come le ferite sul mio corpo
che dicevi di amare.
Rosso sangue sono i tuoi occhi
come la ferocia che t’affligge
e consuma i sentimenti.
Questo nostro amore così vero
unico, spavaldo e sincero
ammaliante, impetuoso come marea
è un fiore trafitto, spezzato
finito nella polvere.
Questo nostro amore così fragile
così violento e disperato
cattivo come un cane rabbioso
è un vento che porta tempesta,
abisso di follia nell’anima.
Questo nostro amore sognato
desiderato, vivo e appassionato
l’abbiamo calpestato, ferito
sepolto fra le pieghe della memoria.


LA VITA CHE TI HO DATO

La vita che ti ho dato
è un atto d’amore
un grido di speranza
l’alba di un nuovo giorno.
Perché qui c’è la verità
c’è la dolcezza, la sensibilità
e ancora amore
dove il cuore batte forte
e rimani senza fiato
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
per vivere il presente
poiché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante
in cui sei nato.

[continua]


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