Nostalgia

Rivivere un giorno
ritornare a frugare nella mente
per far ritornare un atto
di tenera armonia.
Proiettare l’immagine
cercare i particolari
concentrare tutto il tuo essere
e annullare, immedesimare
per riprovare le stesse emozioni.
Nostalgia, dolce tenera infinita,
corrodi e duoli nell’animo
e nel corpo
per rivivere un atto che non tornerà:
che appartiene al passato
e il cuore ti ha rubato.
Vorresti gridare, va via!
Non puoi, ormai lo sai
Tu, che vivi di nostalgia.
Porta chiusa,
Prigioniera,
Osservatrice di amori e di follie,
vorresti non vedere
non percepire incrinature.
Dove tu sei assente
dove tu vivi
e ti consumi a poco a poco.
Vai via, apri la porta
Nostalgia.

Batuffolo d’amore (per Cristian)

Piccolo amore
sei come un dolce pianto liberatorio,
come un argine alto
dove il fiume non può straripare.
Tenero caro
scaldi il cuore e lo riempi
con i tuoi versetti e ottimistici sorrisi
mentre allunghi il braccino
e con la manina stringi forte
la mia guancia
ridendo soddisfatto.
Canti, con il sorriso
e il brillio dei tuoi occhi
fai cantare i cuori,
canti anche la ninna nanna
oooooh…! oooooh…!
poi ti addormenti
intravedendo nell’ultimo sguardo
il viso del nonno.
Nostro piccolo amore
nipotino adorato
batuffolo d’amore che ruba il cuore.

Ho sete di un filo di luce (ispirata dal Dott. Melotto)

Nell’Elba travasi inquietudini
un viso di trascorsi percorsi
di nuvole grigie e sogni trasparenti
nelle acque limpide del cuore
e… non lo chiami amore
viaggianti serpenti nell’ombra
riecco con l’audace sguardo.
Boccheggia inafferrabile il tu
Dove sei? Dov’è lei?
Ho sete di un filo di luce.
Dell’Elba animo c’è ritorno
quale squinternato miracolo raccontano
nel bianco cortile scremato
l’immortale grido nella sua rarità
cavalca incrocia i pianeti, sospiri
alla salita della Rocca
la ruota della vita non si ferma.
Dove sei? Dov’è lei?