Ventagli di luna

di

Maria Rosa Bertellini


Maria Rosa Bertellini - Ventagli di luna
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
12x17 - pp. 32 - Euro 6,00
ISBN 978-88-6587-1232

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Ventagli di luna


Voci del presente

A lenti passi incedi
lungo il viale
scambiando confidenze
con le amiche.
I figli se ne vanno
e ti rimane l’eco
di giochi e cantilene
dopo l’ultima fiaba.
Dalle pareti
parlano i ritratti
di peschi in fiore
e di caviglie snelle
che corrono
sull’argine del fiume
fino all’abetaia
odorosa di resina.
Silenziosa è la casa,
vuoto il cortile.
Ancora tessi il presente
nei punti a maglia
che riportano suoni
di ninne nanne.
Poi entrano le voci
di figli e di nipoti
e la casa risuona
come una conchiglia.
Tu intrecci mani stanche
e reciti preghiere
nell’ultimo bagliore
della sera.


Se li vorrai ascoltare

Solari gli oleandri
si flettono nel vento
e attendono pazienti
come i vecchi seduti
sulle panche.
Se li vorrai ascoltare
ti diranno
del vino lieto
di annate buone,
del fuoco mai estinto
nei solchi della terra
dopo tante battaglie.
Scoprirai
la saggezza dei campi
la bellezza dei prato
dove l’acqua s’inventa
sentieri colorati.
Vedrai scorrere
rivoli di vita,
sentirai luci sbocciare
nell’anima inquieta.


Sarà vinto il tempo

Se stringerai la mia mano
quando il buio sfiorerà
i miei passi
e il freddo frenerà
il calore pulsante
nelle arterie,
non vedrò labirinti
di pensieri impauriti
né fuochi estinti…
Sentirò il tuo respiro
al dolce ritmo
di romantica “beguine”
e sarà vinto il tempo
che ci vuole
incatenati all’oblio.
Sarà scintilla inestinta
il nostro andare insieme
fino all’ultimo
sorso di vita.


Atmosfera

Nel crepuscolo autunnale
forme d’ambra sfarfallano
e l’anima ci snebbiano
prima di riposare
a terra e lì confondersi.
Dolci, infantili voci
ci fanno percepire
aromi e tenerezza
qua e là disseminati
sulle strade di venti
impetuosi e ostili.
Brevi, tenere luci
ci aiutano a capire
la fragile bellezza
troppo spessa assediata
da oscurità avvolgenti.
Attende sempre il cuore
il cantico del giorno,
il suo mistico incanto
dal buio scaturito.
Scorre e rapisce l’ora
satura di richiami
e siamo soli,
soli in questa atmosfera
intensa che ci lega
per vivere in noi,
per animarci ancora.


Sigillo di cielo

È un sommesso alfabeto
l’aria crepuscolare
se un pigro sole incede
a scandagliare fronde
nude di grilli.
So decifrare il grigio
tabarro indifferente
alle promesse eluse,
al sonno abbandonate.
So scomporre e ricomporre
con filtri rosa viola
tratti di vita
quando sento in me
avvento di poesia
come fiore profuso
nei sensi e nel pensiero.
Sono ancorati in me
turbini e bonacce
e dal profondo sale
un sigillo di cielo
teneramente blu
che sfiamma lo strazio
di parole altere.
All’orizzonte vuoto
riappariranno luci
di festa a rallegrare.


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