Pazzia: Una vita al limite

di

Maria Vittoria Grieco


Maria Vittoria Grieco - Pazzia: Una vita al limite
Collana "E-Books"
 - pp.  - 
ISBN 

eBook: pp. 56 - Euro 4,99 -  ISBN 97912595125

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In copertina: Illustrazione di Maria Vittoria Grieco


Opera vincitrice della segnalazione di merito alla IX Edizione del Premio Ebook in… versi 2024


MOTIVAZIONE DELL’ATTRIBUZIONE DEL PREMIO

L’Opera «Pazzia: Una vita al limite» di Maria Vittoria Grieco, è stata premiata con Segnalazione di merito alla IX Edizione del Premio Ebook in… versi 2024.

Questa la motivazione della Giuria: «Maria Vittoria Grieco offre il suo universo emozionale ed il giacimento del dolore percepito e vissuto nel profondo dell’animo, illuminando il personale microcosmo con una visione lirica che coglie l’essenza di tale lacerazione.
La poesia di Maria Vittoria Grieco incarna la sua vita e la Parola diventa atto salvifico». Massimo Barile


Pazzia: Una vita al limite


1. NON SONO RIDICOLA

Il dolore che scorre nella mia Penna,
può sembrare violento.
Potenti le parole delle mie emozioni.
La pazzia scorre nelle mie vene,
ma non sono ridicola,
quando dico che la mia Penna mi ha salvato.
Decido io se sono all’altezza.
Nessuno mi ha mai regalato niente,
voglio morire scrivendo.


2. ALLA CONQUISTA DELLA VITA

Una finestra aperta sul Mondo,
la mia conquista.

Cuore in gola,
nodo alla gola,
respiro spezzato,
paura dannata.

Un filo di voce davanti
la vastità del Mondo.


3. A PICCOLI PASSI

Fra le rovine, con i piedi scalzi,
la felicità non fa più paura.
Prima la vita mi scivolava addosso,
premendo su quelle ferite così fragili,
da me stessa procurate.
Se potessi fermare il tempo,
mi farei una fotografia ora,
per non perdere nemmeno
un istante di felicità e
ricordarmi che si può essere felici,
nei momenti più bui,
perché la felicità è breve ma intensa.


4. NON VOGLIO PIU’ CADERE

Non voglio più deludere.
Ritornare ad essere perfetti sconosciuti,
con le persone che mi vogliono bene.
L’equilibrio costante.
A volte provo a scalare le montagne,
io contro quello che sento dentro.
Piccoli passi per non cadere,
la fuga non è più tollerata.
Limiti per ricordarmi che
non devo fare tutto da sola.
Posso splendere
come un girasole: condividendo.


5. BASE SICURA

Le ferite sono solo un ricordo
di ciò che ho passato.
Le cicatrici sono i testimoni
di un massacro.
Le mie braccia una guerra
che ho vinto.
La mia vita luogo in cui ripararmi.


6. CAMMINO DA SOLA

Il passato non posso cambiarlo,
posso solo accoglierlo e accettarlo.
Nel presente posso fare scelte
per il mio futuro prossimo,
per arrivare in futuro al meglio di me.
In qualsiasi situazione futura
voglio camminare da sola.
La destinazione è dove sento Casa,
forse la Casa sono proprio io.
Alla ricerca di se stessi,
questa la destinazione.


continua

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