Opere di

Mariagina Bonciani


VIENE LA POESIA

Nel silenzio e nella solitudine
viene la Poesia,
come un’amica
discreta
che conosce
qual è il momento giusto
per parlare.

Viene al mattino
con le prime luci
e porta
i ricordi dei sogni della notte;
viene di notte
e allora porta
coi ricordi di un tempo
le speranze del domani.

Viene e s’impone.

E subito
la notte si fa giorno
e ricomincia
il lavoro di scrivere il pensato,
oppure
si fa giorno il mattino
e ricomincia
la vita.


L’ARPA

Ala visibile
di invisibile angelo
l’arpa s’inclina e ondeggia
mentre l’arpista suona.

Scivolano sulle corde
velocemente abili dita,
le accarezzano, le sfiorano
e ne traggono
magici suoni:
lievi o profondi,
languidi o sognanti,
ma sempre dolci
evocatori di tranquilla pace.

Non stupisce
che il tormentato Saul calmasse
l’arpa di David.


A MIA MADRE

Mi specchio nei vetri delle vetrine
di Via Spadari dove – giovane madre –
tu ti specchiavi, me bambina,
andando e ritornando dal lavoro.

Mi specchio e la mia immagine
è simile alla tua di un tempo
e allora
la mia figura sembra
la tua figura
che ripassa a distanza di anni
allo stesso modo
nella stessa via.

Sembra la tua figura
ed è la mia.


SENZA RISPOSTA

A volte
guardando te
vedo tua madre, madre.
Nel volto e negli
atteggiamenti
simile a lei diventi
col passare
degli anni.
E nel vederti
l’antico affetto per lei
rinasce in me e si aggiunge
all’affetto per te.
In te io la ritrovo
e forse un giorno
in me tu rivivrai.
Ma invano
mi domando
chi in me qualcuno ti ritroverà.


IL TEMPO

Il tempo è uno solo
e in questo tempo
noi siamo entrati un giorno
grazie a Dio.

Nel tempo
l’io

resterà ormai per sempre:
senza fine
l’essere resterà nell’infinito.

Del nostro essere, la vita
è la parte concreta di tempo
che Dio ci regalò quando creandoci
ci donò l’io.


TU

(Ricordando A. H.)

Il lampo di un sorriso luminoso
l’incanto di una voce che accarezza
l’estasi di uno sguardo ricambiato
la luce in un mattino senza sole …

Il brivido che corre per la schiena
il suono che si blocca nella gola
il tremito che scuote anima e corpo …

L’amore irrealizzato ma perfetto,
il sogno di tutta la mia vita:

tu.


PARETI

C’era
una parete tra di noi
una parete
tra la mia stanza e la tua.
Quando suonavi
io ti sentivo.
Ti ascoltavo
e la voce dolce
del tuo violino
mi incantava
come mi incantava
la dolce voce tua
quando parlavi.

Ma c’era
una parete tra di noi.
E c’era anche
una parete più sottile
invalicabile per me.

Oggi c’è
un’altra parete tra di noi
ancora più sottile.
Sottile come il velo che divide
il visibile dall’invisibile.

Ma non invalicabile
per chi ha fede.
E un giorno
rotto il sottile velo
ti rivedrò.


L’ASCENSORE

A volte mi sembra
che questo breve tratto in ascensore
non abbia più termine.
Non c’è nella cabina
una spia luminosa che indichi
il succedersi dei piani
e mi sembra che l’ascensore
stia salendo per più tempo del solito.
Mi chiedo
se salirà ancora per molto
e dove andrà
una volta oltrepassato il suo traguardo.
Un leggero malessere mi invade…
Ma poi infine
l’ascensore si ferma. Apro la porta,
esco e con sollievo mi ritrovo
al mio solito terzo piano.
E provo anche
una leggera delusione … in quale
nuovo e misterioso posto
mi avrebbe potuto portare
l’imprevedibile ascensore ?


LA POESIA

La poesia è musica
fatta con le parole,
col loro ritmo
e i loro accenti.
E’ fatta
con le loro assonanze
e coi silenzi delle pause,
con gli spazi
lasciati tra le parole.
Secondo il loro ritmo la poesia
diventa musica,
dolce se la parola è dolce,
triste se la parola è triste.
Ma solo il ritmo
delle parole
la rende musica.


GABBIANI

Le bianche ali tese
un gruppo di gabbiani
si dondola leggero
volteggiando sul Naviglio.
All’improvviso
s’innalza
e contro il cielo
bianco grigiastro dell’inverno
ammiro
il volo planante dei gabbiani.
Per un istante
lascio Milano e mi ritrovo
chissà dove, lontano,
su una spiaggia deserta
fra gli scogli
della Bretagna.
Quasi sento
l’odore pungente del mare.

Per un istante
si può quasi volare
con un gruppo ondeggiante di gabbiani.


GATTO

Al di là
della grata
dorata
dei tuoi occhi,
attraverso
le sbarre
nere
delle pupille,
che cosa c’è,
gatto,
cosa pensi,
enorme e soffice
pallottola di pelo nero?


VIBRAZIONI

L’anima vibra
per un sentimento profondo
per un vivo ricordo o un improvviso
senso di angoscia.

L’anima vibra per la musica
che l’aria trasporta
e reagisce
in armonia con essa.

L’anima percepisce
le vibrazioni che l’aria nasconde
e le fa sue.

L’anima vibra
e nasce la poesia.



Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it