Opere di

Mario Mancini


SCENDE LA NOTTE

Scende la notte
Il giorno va via
Poi torna ancora
Naturale armonia.

Le stanche membra
Si lasciano cadere
Per riposare a sera
Senza fatica e pensieri.

Inconscio viaggio
Tra notte e buio
Che passa lieve
Oltre i pensieri.

Giunge poi l’alba
Il giorno che viene
La notte è finita
Il sogno lasciato.


I PASSI DELLA VITA

Volgendo il pensiero
All’infinito cielo appare
disegno immaginario
Della vita come
Quadro d’insigne autore.
Ed ammirandone i tratti
Intravedi i passi della vita
In sequenza ricca infinita.
Presente e chiaro in mente
uno snodarsi di nuvole
cariche di sensazioni.
Di innumerevoli momenti
E sempre rivivi l’ansia
E il desiderio di vita.
Si riaccendono ricordi
Di un passato non estinto
Dei tanti passi della vita.
Non c’e un tempo passato
Perché vive con te oggi
In una continuità naturale
con un vivere e amare
tutti i passi della vita.


LA TUA TERRA

La terra che ti donò la luce
Che accolse i tuoi vagiti
Che seguì i tuoi primi passi
È questa la tua terra.

Come la pianta alla radice
E foglia all’albero sospesa
Natura li unisce per la vita
Tale la tua terra in te sentita

Non puoi recidere quel filo
Che narra la tua storia
E certo tu non lo vorrai
È la tua terra e non potrai

Puoi anche andar lontano
Ma sempre alla tua terra
Un sottile pensier ritorna
Ai natali colli e al fiume a valle.


L’AMORE È COME UN FIORE

L’amore è un bel fiore
Non vive di poche ore
Nel suo giardino nasce
Si colorisce e cresce.

E come un fiore odora
Pieno di petali olezzanti
Fa della vita ogni ora
Un seguir di lieti istanti.

Amore che ha il suo stelo
E da esso retto e posato
Copre col suo dolce velo
Il sogno del bene amato.

Coltiva il tuo bel fiore
È il fiore del tuo amore
Irroralo con sentimento pieno
Perché non venga mai meno.


TRA VALLE E MONTI

Tra monti folti e verdi
Ove lo sguardo attardi
Un mondo ti sorprende
Che mai fantasia rende.

In fondo la cupa valle
Vede lontano le stelle
E nel silenzio astrale
È il suo essere naturale.

I monti le fanno corona
E il sole i suo raggi dona
Mentre nella valle solitaria
Scende timida luce ed aria.

Alla notte che giunge
Di nero la valle si tinge
i monti il verde imbrunire
la valle notturno dormire.


FIORE APPASSITO

Dal prato e dal giardino
Fa vistoso capolino
Un fiore fra tanti fiori
Dagli svariati colori.

Una mano ogni tanto
Senza adoprare un guanto
Recide da uno stelo a caso
Un fiore che adorna un vaso.

Non è per fare offesa
A rosa così vista e presa
Ma è come una carezza
Fatta alla sua bellezza.

Il fiore ha una vita breve
presenza profumata e lieve
Ad essere colto è un invito
Prima che sia appassito.


MERAVIGLIE

Quanto è bella la natura
Sempre uguale e duratura
ogni frutto la sua stagione
di ogni genere e colorazione.

Dal piano alla montagna
Colline verdi ondeggianti
Rivestite di alberi e fiori
Baciate dai raggi del sole.

Meraviglia della natura
Che mostra l’opera sua
E si rinnova senza posa
È continua e non riposa


FOGLIE D’AUTUNNO

Ogni anno ormai rassegnate
dall’albero sono abbandonate
le foglie ingiallite e spente
cadono giù non sono più niente

Addio foglie che vivete un anno
La vostra storia breve tutti sanno
Ornate le piante e le abbellite
Ma in autunno siete gialle e sfinite

La pianta ormai spoglia si riposa
Passa l’inverno silente e inoperosa
E i rami rimasti soli ad aspettare
nuove foglie prossime ad arrivare.


LE VIE DEL CIELO

Immenso e misterioso
Appare sopra di noi
Un lungo inseguirsi
Di luci e stelle sospese.

Del cielo vie infinite
Osserviamo nel vuoto
Ove lontano spaziano
Pensieri riflessi.

Vie del cielo affollate
Di mutevoli colori
Dal brillare del sole
Al buio della notte.

Vie che solcate il cielo
serbate il grande mistero
lasciate all’uomo quaggiù
di sognare le vie di lassù.


NOSTALGIA

Nell’animo sereno ascoso
Vive in letargo ansioso
Un sentimento non una magia
Che ha nome nostalgia.

Con l’occhio della mente
Appare immantinente
Un ricordo od un amore
Finito senza rancore

Ritorna alla memoria antica
Immagine di persona amica
Di un cuore innamorato
Che non fu mai riamato.

Nostalgia del primo amore
Degli incontri in quelle ore
Delle parole dal cuor dettate
E dalla bocca solo accennate.

Dolce nostalgico pensiero
Che conduci nel tuo sentiero
Tante vicende del tempo andato
Che cancellar potere a nessuno è dato

Quanto soffrire per te nostalgia
Ma nulla e nessuno di porta via
Perché le tue radici affondi
Nei nostri pensieri profondi.



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