Contro il giorno

di

Massimo Martinelli


Massimo Martinelli - Contro il giorno
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 50 - Euro 7,50
ISBN 978-88-6587-6848

eBook: pp. 48 - Euro 3.99 -  ISBN 978-88-6587-6787

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In copertina «Spazio» acrilico su cartoncino di Dario Martinelli


Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è prima classificata nel concorso letterario Ebook in versi 2015


Motivazione dell’attribuzione del Premio

In un mirabile, incisivo, toccante seppur pacato volo emotivo, l’autore ci conduce con parole taglienti e soavi a scarnificare, dissacrare il nostro io, irrorandolo di una linfa oscura, mortale, inevitabile.
La realtà, anche la più sconcertante, viene dissezionata con un bisturi divino, il suo talento, in immagini tagliate di netto, in constatazioni esistenziali esibite con certezza vitalistica, in vividi e amaramente ironici squarci di eventi, riflessioni, fotografie dell’anima, così nitide e vicine a noi, così palpitanti e crude da togliere il fiato.
Il talento affabulatorio di Massimo Martinelli è così evidente, che a una prima lettura della sua opera tra moltissimi, non c’era alcun dubbio che avrebbe vinto.
L’originalità del suo assunto è esplosiva: alcuni potrebbero ricordare in lui l’antologia di “Spoon River”, o le poesie del primo Bukowski, o ancora la poetica alternativa della New Generation, ma tutto in lui è significativamente personale, non soggetto ad alcuna eco, totalmente assorbito nella descrizione sciolta, asettica e talora feroce dell’esistenza in toto, non solo quella a lui coeva, ma anche di quella passata, con i suoi traumi, le sue guerre, i suoi colori in seppia.
Questa sua modernità, questo suo scartare i solipsismi, i voli pindarici, la fatuità e la vacuità del bello e perfetto, del triste e lontano, così caro a molti poeti meno smaliziati, fanno di lui un grandissimo autore, notevole non solo per cultura e sentire, ma soprattutto per la coraggiosa capacità di esprimere la classica “Aletheia”, la verità nuda, non curandosi di piacere a tutti, ma andando dritto alla sua meta ideale: l’estasi del verso compiuto, impeccabile, non soggetto a regole, critiche, libero di essere totalmente integro e leale.
Una poesia di Massimo Martinelli, può essere oggetto di lunga meditazione, perché racchiude un universo intero, una sorta di “mondo delle idee” di Platone.
E questo, è talento puro.

Alessandra Crabbia


Contro il giorno


Contro il giorno

Su questa dissestata collina
corremmo contro il giorno
come lucenti aerostati.
Il sole splendeva sulle nostre spalle sudate
E noi eravamo astri suoi pari.


A Gettysburg ci finimmo i denti

A Gettysburg
ci finimmo i denti
strappando cartucce
di polvere nera
senza neppure la certezza
di un pasto caldo.

I cadaveri divennero, invero
utilissimi
per tentare il guado.
Cedevano
al passo
quel tanto carnoso
da farti ricordare
d’avere amato
Un tempo.


I bossoli dei fratelli Jeames

C’era
questa notte cattiva.
I fratelli Jeames
in cupa bellezza
caricavano polvere nera
dentro cartucce di seconda mano
Ai tredici grammi
come da ricetta del signor Colt
ne aggiungevano cinque
santificando il piombo.
Il vento
in latrati non urbani
assediava la negletta luce.
Sotto
la ragazza serviva ai tavoli
Già simulacri
del nuovo giorno.


T. S. Eliot

In maniche di camicia
Eliot
prese a raccontarmi
del suo primo viaggio
per mare.

Al secondo crocevia
mi persi
nell’abbrivio infecondo
d’aprile
E le smisurate vele
si sbriciolarono
in una pioggia di sale

Oltre le murate
crepitavano le anime
dei naufraghi
Come Phlebas
Che più non tornò
a cogliere gelsomini
In Trafalgar Square.


Voyage (au bout de la nuit)

Bardamù, dragone d’assalto
Dopo una notte di pioggia
divenne brigadiere a Rambouillett
Si prese una scheggia in testa
nei pressi della Marna
E il nome di sua nonna.

(“La compassione non è
nelle nostre attitudini”)

Fu così che congedato con onore
prese dei due il piroscafo sbagliato
Di vapore coloniale
per prode d’Africa.
Nella giungla incontrò
l’Alcide
seduto su una vecchia stuoia
a tentare varchi nella materia.

(“L’errore di giudizio è
alla base d’ogni colpa”)

Libertà! Lucida gemma
mediocre meteora
Intrise la terra
a due passi dal pontile.
Bardamù
per una sorta
di puntuta nemesi
volle esser medico condotto
nel maiolicato Dispensario di Clichy.

(“Compiere ciò che è proprio
a ciascuno”)

E dopo
dopo che Asterope e le sorelle
si sistemarono in cielo,
i poveri cristi delle periferie
vantarono crediti su di lui.
Fu allora che si ricordò di Molly
Molly di Detroit
Molly la meretrice
che nessun canone pretese
in quel breve tempo
d’America.

Incontrai Ferdinand un mattino d’autunno. Era ancora giovane ed i suoi occhi parevano in procinto d’inabissare il mondo. Mi fece giurare che avrei letto il suo romanzo.




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