Un colpo al cuore e poi… un sorriso

di

Ornella Crocco


Ornella Crocco - Un colpo al cuore e poi… un sorriso
Collana "I Gelsi" - I libri di Poesia e Narrativa
15x21 - pp. 64 - Euro 12,50
ISBN 978-88-6587-6756

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In copertina elaborazione grafica di Stefania Zanoccoli
immagini: «Robin perched on a tree branch» © Pefkos – Shutterstock.com – «Flag of Italy» © George Dolhikh – Fotolia.com


Prefazione

Il libro di Ornella Crocco, «Un colpo al cuore e poi… un sorriso», comprende una silloge di liriche che sono specchio fedele del suo modo d’intendere la poesia e, nella seconda parte, interessanti racconti che evidenziano il suo desiderio di raccontare la vita.
La narrazione di Ornella Crocco è pervasa di profonda umanità e le sue parole riportano alla luce ricordi che stringono il cuore, emozioni che suscitano l’animo e, al contempo, la sua visione poetica si espande cercando di superare la superficiale patina che ricopre ogni cosa.
La sua Parola è cristallina e sincera, sempre protesa ad offrire il valore autentico d’un sentimento e la vera sostanza dell’esistenza.
Nella prima parte del libro, che è dedicata alla poesia, troviamo una versificazione trasparente, dal tono profondamente umano e che, nella sua linearità, vede il punto di forza: si assiste ad una sorta di dialogo intimo che diventa preghiera di speranza per un futuro migliore.
Ornella Crocco offre le sue liriche e le illumina con la luce che nasce dal suo grande cuore, costantemente aperto ed accogliente nei confronti del prossimo.
La sua poesia è un atto di fede, gesto salvifico di una donna che innalza l’amore, nel suo significato più profondo, al di sopra di ogni umana miseria: la realtà che lei racconta viene irradiata dalla sua forza lirica coraggiosamente sospinta dal “senso del vivere” e dal valore unico assegnato alla vita.
Ecco allora che le tematiche sociali affrontate diventano la sostanza stessa del suo sentire lirico quando le raffigurazioni si sovrappongono e si intersecano come i protagonisti che vengono presi a simbolo d’una determinata condizione umana: il suo sguardo si può soffermare su un uomo che vive nella situazione di degrado e in un clima di violenza, ormai alla ricerca “soltanto” di un rifugio dove trovare un po’ di serenità e l’unica fonte di speranza è rappresentata da un semplice sorriso, un miracoloso gesto.
A simbolica figura universale viene eletta anche l’esistenza difficile, sofferta e dolorosa di una bambina con i suoi “occhi sgranati sull’ignoto” nell’attuale tragica situazione della Siria: la sua terra è percorsa dalla follia della guerra ed il suo futuro è in mano all’indifferenza di buona parte dell’umanità.
Lo sguardo pone la sua attenzione anche sulla limitante finitudine dell’essere umano e sulla sua illusione di poter creare qualcosa di eterno: le statue dei famosi “leoni assiri”, che cingevano la città di Re Sargon, vengono anch’essi presi a simbolo ed utilizzati per constatare il lento sgretolamento di ogni monumento eretto dall’Uomo perché il tempo consuma ogni cosa e vana illusione è credere il contrario: l’immagine della “polverizzazione” di ogni cosa materiale, che Ornella Crocco evidenzia con i versi che chiudono la poesia, è un forte monito, una saggia affermazione.
Lo slancio vitale si accompagna ai rimpianti, alle speranze spezzate e, infine, all’inevitabile ciclo della vita che segue la costante lotta con la dura realtà alla quale non sfugge neanche una balena, “regina d’un regno sconfinato”, che si è spiaggiata perché ha perso il senso dell’orientamento ed affronta il suo triste destino.
Nella seconda parte del libro, dedicata ai racconti, Ornella Crocco affronta tematiche che spaziano dalla narrazione fantastica alla storiella divertente.
È proprio un racconto fantastico che apre la raccolta e vede come protagonista un bambino che si trova in ospedale ed ha urgentemente bisogno di medicine difficili da trovare, ma il “piccolo aereo” che lui ha disegnato con tanto amore, come per magia, riuscirà a consegnargli le medicine nonostante la violenta tempesta da affrontare e gli salverà la vita. È una magia, un miracolo, ed Agostino sarà felice quando vedrà che il muso dell’aereo, che aveva appena disegnato, cambierà improvvisamente e si aprirà in un meraviglioso sorriso. Ecco irradiarsi la fantasia di Ornella Crocco ed il suo desiderio di assaporare il senso magico della vita,
Al racconto che dà libero sfogo alla fantasia creativa, segue la storia divertente di una custode, la signora Carlotta, che funge da interprete tra un condomino milanese e due agenti di polizia, dopo l’improbabile accusa di essere un pericoloso terrorista arabo a causa del suo dialetto milanese che nessuno capisce: tranne la custode Carlotta, ormai eletta interprete ufficiale del condominio.
Ornella Crocco espande la sua capacità narrativa in altri racconti che segnano il percorso multiforme della sua scrittura, passando dalla storia avventurosa con un sottile velo di mistero da svelare, che vede protagonisti due gemelli che amano indagare strani avvenimenti per cercare la verità, e dirigendosi, infine, ad una narrazione che illumina il sentimento dell’amicizia, forte e sincero legame di un uomo che è affascinato dai ritratti della famosa Artemisia Gentileschi, e sarà sempre unito a lei dal grande amore per la pittura.
La luminosità narrativa di Ornella Crocco irradia le pagine del suo libro e offre, visione dopo visione, lirica dopo lirica, l’essenza stessa del suo modo di “percepire” la vita e l’intensa partecipazione emozionale che nasce dal suo grande cuore.
“La vita è un battito di ciglia ed è fondamentale che sia illuminata dalla luce dell’amore”: è questa la confessione che rappresenta la sostanza stessa dell’animo di una donna che scrive e “vive” tutto ciò che regala nella sua poesia e nella sua narrativa.

Massimo Barile


Un colpo al cuore e poi… un sorriso


BUCAREST

Liviu cammina su viale Ceausescu, fugge da botte,
violenze e terrore
di una famiglia crudele e manesca, è disperato: lui vaga da ore.
Liviu sparisce nel tondo pertugio, come inghiottito dal suolo rumeno.
Lui pensa solo ad un breve rifugio, dove riflettere un
poco, sereno.

Sente una stretta imperiosa e decisa e sulla mano il
bruciore del fuoco,
marchio obbligato e legge decisa per penetrare il “girone”, anche poco.
Tanfo di sporco, un’aria malsana, ma c’è un bel caldo,
proviene dai tubi.
È buia assai la mefitica tana, puoi stare lì se ti
prostituisci e rubi.

Son centinaia i ragazzi ospitati, sguardi da adulti con fronti aggrottate.
Bimbi cacciati, infelici, violati; anche le menti già sono
tarate.
C’è chi sdraiato si sniffa la colla e chi si buca le braccia smagrite.
“Per sopportare la fame…” e barcolla “…disperazione e minacce infinite.”

Poco più su, sopra questi canali, auto di lusso, negozi e passanti
indifferenti ai fantasmi stanziali, pensano solo a godersi i contanti.
L’unica fonte di qualche speranza è il clown Miloud che ora vive con loro
e insegna ad essi, con grande costanza, regole, trucchi e un futuro decoro.

Le mani, use a destrezza illegale, mostrano ora assoluta maestria.
Fanno sparir giochi, fiori e un giornale, come se fosse un’arcana magia.
Fan roteare birilli e bandiere e il naso rosso troneggia sul viso.
Volteggi e balli e anche tre baiadere e poi, all’applauso,
finalmente… un sorriso.


[continua]


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