Ad un passo da te

di

Rossana Pandinelli


Rossana Pandinelli - Ad un passo da te
Collana "I Salici" - I libri di Narrativa
12x17 - pp. 32 - Euro 7,50
ISBN 978-88-6587-7906

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In copertina «Memory box» © daffodilred – Fotolia.com


Prefazione

Con il suo libro, “Ad un passo da te”, Rossana Pandinelli pone in primo piano l’idea che “l’amore è anche imparare a rinunciare all’altro”, senza rinnegare i sentimenti, e che tale comportamento diventerà la “cosa migliore per coloro che amiamo”.
L’intenso recupero memoriale che viene offerto da Rossana Pandinelli esalta il significato stesso dell’amore ed illumina la volontà di preservare i sentimenti, superando le contraddizioni della vita, il senso dell’attesa e le immancabili delusioni.
L’immagine che apre il libro ritrae la protagonista Linda, con il volto rigato dalle lacrime al ricordo delle esperienze della sua vita che, improvvisamente, tornano alla mente e sente il desiderio di riflettere su ciò che è accaduto durante l’ultimo periodo del suo percorso.
Nel costante processo di rievocazione tutto appare, infine, limpido e chiaro, come a voler constatare che “niente si possiede e niente si conquista”, davanti alle porte dell’amore, perché l’esistenza deve solo essere vissuta e merita di essere vissuta bene.
La sua storia diventa il simbolo della rinascita di una donna, che parte dal ricordo degli anni vissuti a Modena, con i suoi genitori e la sorella Emma, quando, all’età di trent’anni, si trasferisce a Venezia, dove apre un piccolo negozio di pasticceria che le regala molte soddisfazioni.
Rossana Pandinelli tratteggia la figura della protagonista come quella di una ragazza solare, con tanta voglia di vivere, capace di sprigionare energia positiva, eppure frequenta pochi amici, e non si è mai innamorata veramente, finché, casualmente, ad una festa come tante, incontra Francesco, anche lui un ragazzo diffidente, che è rimasto deluso da una recente storia d’amore.
Ecco allora che, poco tempo dopo, sboccia l’amore e s’innamorano, ma il destino è in agguato e fa calare i suoi artigli quando, inaspettatamente, l’ex fidanzata di Francesco torna in città.
Tutto cambia nella sua vita come lei fosse vittima di un perfido gioco, preda d’un nemico invisibile che vuole portarle via la persona amata: la delusione ed il dolore si miscelano dopo aver provato immensa felicità e aver condiviso il miracolo dell’amore.
Le parole di Rossana Pandinelli riescono a far luce nel cuore di una donna che cerca di cancellare tutto ciò che la riconduca al sogno infranto e l’animo si apre alle profonde riflessioni e alle rivisitazioni degli stati d’animo che sono disseminati nel racconto di una “grande storia d’amore”.
La constatazione che l’uomo amato è felice, però, prevarrà su ogni altro pensiero e lei si avvierà verso la sua rinascita, senza rimorsi, senza nostalgie né pentimenti, per “ricominciare a vivere”.
Le affettuose lettere che si scriveranno diventeranno il sigillo terreno, l’emblema dell’amore, il simbolo incorruttibile del loro sentimento autentico, capace di superare le manifestazioni della vita, il tempo e lo spazio, perché lei, sentendosi “ad un passo da lui”, riuscirà sempre a “sognare”.
La considerazione finale di Rossana Pandinelli riconduce alla concezione dell’amore puro, che non può essere scalfito da niente e da nessuno perché il vero amore rimane nell’anima.

Massimo Barile


Ad un passo da te


“L’amore è anche imparare a rinunciare all’altro, a saper dire addio senza che i tuoi sentimenti ostacolino ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che amiamo.”

Sergio Bambaren


Ad un passo da te

Il sole stava tramontando, il volto di Linda veniva rigato da lacrime amare, lacrime per il ricordo della sua vita passata che un semplice gesto aveva riportato alla memoria.
Erano tre anni che Linda si era trasferita a Venezia, qui aveva aperto una piccola pasticceria, aveva acquistato un monolocale e trascorreva le sue giornate lavorando e lavorando, sembrava veramente soddisfatta della sua quotidianità.
Non aveva molti amici, ma le poche persone che frequentava le volevano veramente bene, avevano capito la sua riservatezza, il suo bisogno di non ricevere domande sul suo passato, avevano percepito il suo bisogno di affetto, di sincerità, non aveva più bisogno di persone intorno a sé con conti aperti con il passato.
Linda aveva vissuto a Modena fino all’età di trenta anni, aveva un lavoro come aiuto cuoco, viveva in casa con i genitori e la sorella più piccola Emma.
Era una ragazza solare, piena di voglia di vivere, era circondata da tanti amici, era la classica persona che riusciva a far muovere pure i sassi dall’energia positiva che riusciva a sprigionare.
Quando c’era da organizzare una festa era lei che pensava a tutto, e sempre era un successo.
Linda non si era mai innamorata, criticava anzi le sue amiche che ogni tre giorni si dicevano innamorate di tizio, di caio.
Lei non concepiva questa cosa, l’amore non poteva nascere e morire così nel giro di pochi giorni, di poche ore.
Emma sosteneva che era destinata ad essere la sorella di una zitella, che avrebbe dovuto prendersi cura di lei per tutta la vita, nonostante fosse più giovane e non avesse nessuna intenzione di rimanere da sola.
Nessuno lo sapeva, ma quel dieci dicembre sarebbe stata l’ultima festa organizzata da Linda.
La festa era per riunire tutta la cerchia di amici per festeggiare insieme le prossime festività natalizie.
Come sempre ognuno avrebbe portato altri conoscenti e così come sempre sarebbe stato un successo.
Alle venti iniziarono ad arrivare i primi invitati, Linda e le altre ragazze del gruppo avevano già preparato tutto, erano già pronte per dare il via alle danze.
Alle ventuno tutti erano presenti così iniziarono i festeggiamenti.
Federico presenta i suoi colleghi di lavoro, Linda come il suo solito trova mille difetti a tutti, e cerca di indovinare chi invece ha colpito le sue amiche!
Tutto come sempre sembra scritto, quello che ha pensato e quello che si è avverato, un’unica differenza questa volta… quel ragazzo che per quasi tutta la sera è rimasto seduto in disparte è stranamente nei suoi pensieri!
Questa nuova condizione inquieta la ragazza, non si capacita perché quel ragazzo è presente nella sua mente, non capisce perché vorrebbe sapere tutto di lui… la miglior soluzione è fare finta di niente… sarà semplicemente curiosità verso una persona che al contrario di tutti è rimasta per tutta la sera in silenzio senza cercare di “agganciare” nessuna fanciulla!
Federico a distanza di una settimana dalla mitica festa chiede a Linda se abbia voglia di andare a mangiare una pizza in quel locale nuovo che hanno inaugurato due giorni prima.
La ragazza accetta volentieri perché è un periodo che ha veramente bisogno di svagarsi.
Mentre i due amici sono al tavolo ad aspettare di ordinare entra nel locale Francesco.
Federico lo vede e lo chiama.
Federico: “Francesco questa bella fanciulla è colei che ha organizzato la festa dieci giorni fa.”
Francesco: “Molto piacere, strano che non la ricordi, molto molto strano…”
Linda: “Il piacere è tutto mio, io invece al contrario ti ricordo, tutto solo in un angolo per l’intera serata… perché?”
Per un attimo il ragazzo rimase in silenzio, non sapeva se poteva fidarsi di questa nuova conoscenza.
Era molto diffidente, era selettivo nelle amicizie, troppe volte era rimasto deluso, bruciato.
Federico: “Ehi Francesco hai perso la parola?”
Linda: “Forse sono stata troppo curiosa, non ti preoccupare Francesco, guarda per farmi perdonare la mia insolenza ti invito a restare a cena con noi, ti va?”
Francesco: “Grazie mille, accetto molto volentieri.”
L’atmosfera è molto rilassata, i tre parlano, scherzano, prendono in giro il modo di fare di alcuni amici non presenti.
Francesco: “Sai Linda a proposito della domanda che mi hai fatto prima… .non è un bel periodo per me, sto cercando di dimenticare una persona che fino a poco tempo fa era al centro della mia quotidianità…!”
Linda: “Scusa non volevo farti pensare a cose tristi, ti auguro di tornare presto spensierato… sai pur non conoscendo la tua storia sono dell’opinione che nessuno merita le lacrime di colui che ha fatto soffrire…”
Federico: “Dai dai non ci rattristiamo proprio adesso che la serata sta diventando interessante.”
I ragazzi così continuano a parlare, ridere… la cena si conclude con lo scambio del numero di telefono da parte di Francesco e Linda.
La ragazza quella notte non riesce a riposare bene, ha davanti a sé quel viso dolce, carino… risuona nella sua mente quella voce “importante” che al solo ricordarla le fa accapponare la pelle… non sarà che questa volta è lei ad aver preso una cotta?!?
Nel giro di poche settimane tutti parlano della “strana coppia”.
Linda e Francesco più si conoscevano e più entravano in sintonia, più si innamoravano l’uno dell’altro.
Emma un giorno chiese alla sorella se fosse davvero innamorata e lei le rispose così: “Sai sorellina se solo un anno fa mi avessero detto che oggi mi sarei trovata in questa situazione avrei risposto che erano pazzi… ed invece Francesco è riuscito a fare un piccolo miracolo, è un ragazzo speciale con tanti pregi ma anche difetti ed è la proprio la somma di tutte queste caratteristiche a renderlo perfetto per me. Non riesco più a pensare alla mia vita senza di lui, in tante cose è il mio opposto ma rispetta sempre i miei pensieri, le mie decisioni.”
Emma è felice di sentire parlare così Linda, gli sembra quasi un sogno!

[continua]


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