Le farfalle nella pancia

di

Rossana Pandinelli


Rossana Pandinelli - Le farfalle nella pancia
Collana "I Salici" - I libri di Narrativa
12x17 - pp. 42 - Euro 7,00
ISBN 978-88-6587-3489

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In copertina: Many different butterflies, isolated on white background – © sunny07 – Fotolia.com


Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono immaginari. Qualsiasi rassomiglianza o riferimento con persone, cose, fatti o località realmente esistenti o esistiti, è puramente casuale.


Prefazione

Rossana Pandinelli, nel suo breve romanzo dal significativo ed azzeccato titolo “Le farfalle nella pancia”, offre al lettore il complesso universo di una donna, tra la realtà della vita quotidiana e le immancabili metamorfosi delle esperienze esistenziali che lasciano segni incancellabili e, infine, il sorprendente epilogo che riconduce ad una visione onirica nascente dalla capacità di creare una “nuova realtà” nella sua mente diventando atto salvifico, ultimo appiglio per rimanere in vita, aggrappandosi al sottile residuo di coscienza che persiste ancora nel suo essere donna.
Nella trama narrativa, Rossana Pandinelli immette tutto ciò che reputa opportuno per rendere, nel miglior modo possibile, l’atmosfera di aspettativa, in un primo tempo, per quanto riguarda le sue relazioni sentimentali, accompagnate dal desiderio di amare con tutto il cuore e, in ultimo, la constatazione finale che le farà capire dove risiede il “vero amore” della sua vita.
La protagonista femminile si chiama Azzurra, donna che, nel suo cammino, finora ha cercato in tutti i modi di comportarsi in modo positivo, attraversando periodi difficili, superando le sue paure e le incomprensioni: tutto ciò verrà alla luce dopo il matrimonio con Luca, dopo la nascita dei figli e, infine, dopo l’incontro con il pranoterapeuta Gabriele, che le farà sentire le famose “farfalle nella pancia” in un totale abbandono all’innamoramento.
Come a farsi inondare dalla luce di questo amore viscerale ed ipnotico, lei cercherà di svelare le verità che ha davanti agli occhi e, con coraggio, tentare di dissolvere la tristezza e la depressione che scaturiscono dall’allontanamento dall’amato Gabriele perché non vuole far soffrire suo marito: come in un autentico coup de theàtre, l’epilogo del romanzo condurrà in una dimensione sognante, ad un cambiamento improvviso della sua condizione esistenziale, facendo emergere, dal profondo del suo animo, l’esperienza che è stata vissuta nella sua mente, nella realtà che l’ha accompagnata e, quasi tenendola per mano, l’ha condotta oltre il buio, aiutandola a superare le tenebre e offrendole, infine, la luce della vita.
La nostra mente, in molti casi, conduce il corpo verso la salvezza: le sue verità possono esistere o essere solo il frutto della nostra fantasia e dei nostri sogni, ma ciò non conta nulla perché la nostra mente ha rappresentato l’immaginazione vitale.
Rossana Pandinelli, con passione ed amore per la scrittura, rende coinvolgente la sua narrazione alimentandola con la ricchezza dei sentimenti e con la preziosità di una visione che pone l’amore al centro della vita.
Lei offre la sua storia, senza infingimenti, penetrante come la forza di una testimonianza: umanamente donna e creatura “che sogna di vedere” il “suo dolce angelo”.
Con “Le farfalle nella pancia” Rossana Pandinelli corona il suo sogno di pubblicare il primo libro. E io sono contento perché è scritto con il cuore.

Massimo Barile


Le farfalle nella pancia

Credere di aver raggiunto tutto ciò che si desiderava,
credere che niente e nessuno cambierà la vita che abbiamo scelto.
Ricordatevi: le farfalle nella pancia?… Esistono!


“L’uomo è un cieco che sogna di vedere”

F. Hebbel


Le farfalle nella pancia

Azzurra trascorreva una vita serena, fatta di alti e bassi ma nel complesso era soddisfatta di quello che era riuscita a costruire.
All’età di 20 anni si era fidanzata con Luca, il miglior amico di suo fratello Stefano.
Luca, un ragazzo carino, dolce e da sempre innamorato di lei.
Erano stati fidanzati per ben nove anni poi la decisione di sposarsi e nella famiglia di lei il caos… caos perché i genitori volevano la figlia vicino, ma il destino aveva voluto che Luca fosse di un’altra città e Azzurra per amore aveva deciso di trasferirsi, nonostante LE piangesse il cuore doversi allontanare dai genitori e dal suo fratellone, al quale era molto legata.
La vita matrimoniale trascorreva tranquilla e dopo tre anni Azzurra e Luca ebbero il loro primo gemito, gli sembrò di toccare il cielo con un dito, il loro amore adesso aveva un nome: Paolo.
Azzurra ripensava a quando nell’età dell’adolescenza faceva impazzire il fratello con le sue fisime, si vedeva brutta, insignificante, pensava di essere il peggio del peggio, chiunque era meglio di lei.
Per fortuna aveva avuto ragione Stefano ed Alessandra quando le dicevano che un giorno sarebbe arrivata la felicità, quella con la “F” maiuscola; ed ora tenendo in braccio il suo piccolo ma grande gioiello, Azzurra ripensava a quei momenti, alla ragazza che era, con serenità, perché avevano avuto ragione Stefano e la sua migliore amica, anche per lei era arrivata la felicità vera.
Paolo cresceva, cresceva anche in Luca e Azzurra la voglia di avere un altro figlio, dopo tre anni arrivarono anche Linda e Sara.
Adesso tutto sembrava veramente perfetto, ma purtroppo la perfezione non esiste, e così piano piano la certezza di Azzurra di aver raggiunto la felicità giorno dopo giorno andava sgretolandosi.
Iniziarono i primi problemi di lavoro per Luca, le prime e vere discussioni a causa delle due famiglie che volevano intromettersi nella loro vita, iniziò così un periodo di incomprensioni.
Nonostante tutto Azzurra credeva ancora nel loro amore, in fondo aveva dato vita a tre splendide creature.
Un giorno la svolta, Luca si infortuna sul lavoro, visite su visite, poi la scelta di andare da un pranoterapeuta.
Nel giro di un mese gli risolve il problema e così, entusiasta del risultato, decide di portarci Azzurra per i suoi dolori muscolari causati dalla seconda gravidanza.
Durante la seconda gravidanza Azzurra non aveva avuto nessun tipo di problema, se non quello di avere a tutte le ore una fame terribile, così quel fisico minuto si era trasformato in qualcosa di… in una mongolfiera. Certamente dopo il parto si era messa a dieta ed era tornata in forma, ma la schiena oramai aveva accusato il colpo!
Luca comunica alla moglie che le ha fissato un appuntamento, lei reagisce immediatamente male, non ne vuole sapere, è tanto che convive con questi suoi problemi e può benissimo aspettare ancora.
Luca insiste e così Azzurra cede, ed insieme al marito si reca allo studio del Dottor Gabriele Rossi.
Appena arrivati Azzurra telefona al fratello per ingannare l’attesa, mille dubbi, mille paure nascono in lei anche se non ne conosce il motivo.
Si apre la fatidica porta ed ecco che finalmente Azzurra conosce il Dottor Rossi.
I due vengono presentati da Luca.
Inizia la visita e il dottore fissa con Azzurra la data in cui iniziare la terapia. La donna tornando a casa si pone mille domande che per il momento non trovano risposta.
Perché non riesce a dimenticare quegli occhi? Quello sguardo?
Perché ha la sensazione di non aver conosciuto una persona ma di averla ritrovata?
Azzurra è come stordita, vorrebbe fare finta di niente ma non è capace, non riesce a scacciare quella sensazione.
Già vi è mai capitato di provare questa sensazione?
È come tornare indietro nel tempo, in un tempo che non ricordiamo, ci sono familiari solo le emozioni, le sensazioni, i brividi che ci percorrono la schiena.
Arriva il giorno in cui inizia la terapia, Azzurra è agitata ma al tempo stesso felice, emozionata, perché?
Altri quesiti invadono la mente della donna, perché sono andata alla visita quando non volevo? Perché mi sento così rinnovata, così leggera, così viva… ma più di qualsiasi altra cosa si sente donna… dopo tanto tempo.
Gabriele riesce ad intuire il suo stato d’animo solo guardandola, riesce a farla sorridere anche quando è triste, riesce a tirare fuori il meglio di lei.
Tutte le volte che si incontrano si può percepire nell’aria tanto desiderio, amore, amicizia… ma sarà solo una fantasia di Azzurra?
La vita di Azzurra e Luca si svolge nella solita routine, tra gli impegni dei figli, lavoro, famiglia, ma la donna si sente diversa, ha nel cuore un’aria nuova, dentro la pancia le farfalle, in mente lui e lui, forse si sta innamorando?
L’equilibrio tra Azzurra e Luca è molto precario, dipende tutto da Azzurra, dal suo umore, si sente divisa in due, vorrebbe scappare, gridare al mondo che Gabriele le ha rubato il cuore, l’anima, ma non può, deve pensare ai suoi gioielli.
Sono quasi trascorsi due anni e la terapia deve terminare, come fare?
Il pensiero di non vederlo più la impietrisce, non può, non vuole rinunciare ai pochi attimi che si sono ritagliati, per Azzurra sono ossigeno, ma per Gabriele?
Al principio Gabriele era schivo, faceva un passo verso la donna e poi due passi indietro, questo spiazzava Azzurra, ma forse le piaceva proprio per questo.
Arrivati al momento dei saluti per la fine della terapia qualcosa scatta in Gabriele, in qualche modo si dichiara, fa capire ad Azzurra che anche lui prova qualcosa per lei, ma le circostanze sono sfavorevoli, così non possono viversi questa storia, questo momento.
Il dottore dice ad Azzurra che non possono fare finta di non essersi incontrati, di non essersi ritrovati, inizia un rapporto di amicizia fatto di messaggi, telefonate più o meno chiari, più o meno amichevoli.
Azzurra, che da sempre era stata “un’antitecnologica”, diventa un’amante del cellulare, non si stacca più dall’apparecchio, ad ogni squillo il cuore sembra impazzire…
È tornata ragazzina, si sente spensierata, quando legge i messaggi di Gabriele prova ogni volta emozioni nuove, magnifiche, si sente inondare da un’energia straordinaria.
I pensieri di Azzurra sono di lui, i sogni di lui sono di lei, di lei sono i sospiri di Gabriele, della donna sono i battiti del cuore dell’uomo, eppure i due non si appartengono!
Ma cosa vuol dire appartenere a qualcuno?
Per molti appartenere significa essere fisicamente di qualcuno, ma per Azzurra e Gabriele ha un significato più profondo.
Appartenersi significa incrociare gli sguardi e sentirsi la schiena inondata da milioni di brividi, significa parlarsi e non accorgersi del tempo che scorre, significa non poter fare a meno di sentirsi e vedersi, significa sentirsi completamente l’uno dell’altro anche se non si è amanti.
Amare, desiderare qualcuno ma decidere di non averlo per rispetto di chi hai accanto è una decisione di sicuro da rispettare e ammirare ma servirà a qualcosa, o a qualcuno?
Il rapporto dopo circa tre mesi si logora, entrambi capiscono che è una sofferenza inutile per entrambi, nessuno dei due vuole essere amico dell’altro, entrambi vorrebbero ben di più… ma sia Azzurra che Gabriele non intendono far soffrire le persone che hanno accanto ed allora si lasciano.
Il giorno dell’addio è doloroso, straziante, e solo perché i due non erano stati amanti fisicamente non era più facile lasciarsi anzi… alla donna bastava un sorriso di Gabriele per toccare il cielo con un dito, all’uomo una parola di Azzurra e tornava ad essere sereno, felice.
La vita deve continuare, si è solo concluso un capitolo, l’esistenza in fondo è come un libro è formata da tanti capitoli.
Azzurra cerca di non pensare a Gabriele ma l’uomo è nel suo cuore, nei suoi pensieri, nonostante i due si siano “lasciati” è sempre lui, insieme ai suoi gioielli il carburante della sua vita, ma oramai è una parentesi chiusa.
È trascorso un anno da quel 2 settembre 2010 e Gabriele manda un messaggio inaspettato ad Azzurra dicendole di ascoltare bene una canzone. “Vorrei scrivere per te qualcosa che… che ti dica be’ sto pensando a te e tu dove sei se non sei con me l’amore che cos’è… è pensare a te e vieni a casa mia quando vuoi dormirai con me solo se vorrai… non ti voglio fermare io ti lascerò andare c’è sempre una partenza, stai con me o stai senza perché credo che amare sia lasciar liberi di fare… stai con me o senza me vorrei vivere con te anche solo un giorno dai mi basterebbe sai che meraviglia sei per uno come me che scappa sempre da ogni storia che lega le caviglie… non ti voglio fermare io ti lascerò andare c’è sempre una partenza stai con me o stai senza perché credo che amare sia lasciar liberi di fare… stai con me o senza me, stai con me o senza me…”
La donna appena ascolta la canzone si commuove, al tempo stesso capisce che non si è affievolito il sentimento che prova per Gabriele, era stato solo messo in un angolo ben nascosto del suo cuore.
Le farfalle tornano nella pancia, il solo pensiero di lui le fa tremare la voce, tutto il suo essere… è sicura solo di una cosa, lo desidera da morire, adesso lei sarebbe pronta, anche per una sola volta ma vorrebbe sentirsi sua, in tutto il suo essere.
Cosa farà Gabriele?
L’uomo nei giorni successivi tace, nessuna telefonata, nessun messaggio, Azzurra si pone mille domande, nella sua testa mille pensieri si accavallano, perché questo silenzio? Cosa farà? Con chi sarà? Penserà a loro?
Vorrebbe chiamarlo, ma no, non può deve aspettare che sia lui a cercarla, non può fargli vedere quanto lo desidera, quanto le manca, quanto lo ama!
Poi i sensi di colpa verso la famiglia, ma non può farci niente.
Azzurra rilegge gli ultimi messaggi, no non può cercarlo lei, deve essere forte.
E se l’uomo non si facesse più sentire?
Se nel giro di un solo giorno si fosse dimenticato di lei?
E se si fosse reso conto di non volerla più?
Alla donna sembrava di impazzire, ma poteva solo aspettare.


[continua]


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