Alle lettrici e ai lettori
Le poesie di questa seconda raccolta, con le quali entro nei vostri silenzi, sono nate sparpagliate sui miei giorni di sempre, ricamando pensieri ed emozioni agli angoli della quotidianità, come folgorazioni improvvise d’immenso: “versi randagi”. Ho raccolto queste poesie come fossero lucenti coralli dispersi, per farne magia d’istanti di vita da donare a chi vuole accostarsi a me nell’interiorità. I sentieri battuti con più disinvoltura, e lungo i quali ho riscoperto “la magia dei coralli” sono: l’amore, con le sue sfumature di sentimenti vissuti intensamente; l’anima, che rivela il legame invisibile tra la dimensione terrena e quella celeste, coinvolgendo l’essenza di noi stessi; l’arte, soprattutto la scrittura, di cui la poesia è sovrana in sensibilità e profondità; gli arcani, intesi sia come tarocchi, che accompagnano con la loro iconografia il nostro cammino, sia come misteri dell’universo, tendenti ad interpretarne il senso nascosto e assoluto. Ognuno, nella propria vita, ha il compito di realizzarsi pienamente, e il dono offertomi dal destino per questo “percorso umano” è la poesia, che qui esprimo in abbondanza di verità e in vastità d’intenti.
Sabina Pollet
Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il poeta si fa veggente attraverso un lungo, immenso e ragionato sregolamento di tutti i sensi.
Arthur Rimbaud.
Come un mistero
Leggera
come un mistero
la poesia
si posa
sulle anime
sparpagliate
per il mondo.
E quando
il suo frastuono
insorge
lei bisbiglia
aliti di stelle.
E quando
il suo silenzio
imbavaglia
lei cicaleggia
echi di luna.
Sospesa
come una fune
la poesia
scivola
sui giorni
del mondo
erigendo
in noi
il suo universo.
L’indovino col mantello
(Arcano n. 1)
Ho proprio tutto,
non mi manca niente.
Ho i miei coralli:
m’illuminano
l’aura d’infinito,
accendono d’eternità
i miei versi.
Ho la mia penna:
bacchetta magica
insostituibile,
l’abilità espressiva,
la destrezza mercuriale
della parola.
Che altro vedi indovino?
Purezza – Saggezza
Discernimento – Azione.
Bene!
È giunto il momento
d’intraprendere
l’importante viaggio.
L’inizio di un sogno.
Ali
Quanti orizzonti
attraversano
i miei pensieri
inseguendo
i tuoi occhi.
Quante distese
sconfinate
dipingerei
d’emozioni
per sentire
le tue parole
corrermi incontro.
Quanto spazio
colorerei
di tenerezza
per abbracciare
i tuoi sorrisi
nei miei silenzi.
Quante porte
attraverserò
per trasformare
le spine
nel tuo cuore
in petali
ali dell’anima.
Avrei voluto
Avrei voluto
un amore infinito
come l’oceano
per perdermi
in carezze leggere
come l’acqua
e in baci lenti
come un respiro cosmico.
Avrei voluto
fosse per sempre
solo per poter dire
di credere nell’amore
unico ed eterno.
Parole e miele
La tua calligrafia
scorre nuovamente
sotto i miei occhi.
Splendida emozione.
Piccolo miracolo
inconsueto e atteso.
Tutto intorno
al mio cuore
prende colore.
Perfino i pensieri
in un sussulto
di vivacità
corrono verso
nuovi giorni con te.
Tutto scompare
al tuo cospetto.
Passato e presente
fuggono riamalgamati
verso il futuro
che già avremmo dovuto
vivere insieme.
Spero tu l’abbia capito
adesso
cosa sei per me
e perché mi rimarrai
sempre nel cuore.
Venere in pesci (10a casa)
Tingo di verde
l’angolo sud-est
per propiziare
nella mia vita
le tue grazie d’amore.
Tu stai ad aspettarmi
sdraiata sul mare
della mia 10^ dimora
e quando ti vedo
apparire sull’acqua
nella tua morbida
e sensuale nudità
m’incanto
al suono della poesia
che porti dalle tue
alle mie labbra
come un bacio incantato
dove le mie emozioni
si rigenerano d’azzurro
amore sconfinato
e i tuoi capelli fluttuanti
accarezzano le onde
giocano con i pesci
della mia costellazione
d’arte gentile e dolce
raffinata sensibilità
che mi dona per sempre
il tuo squisito assedio
nel mio artistico sentire.
Tingo di rosa
l’angolo del cuore
per raccogliere
come conchiglie
nei giorni a venire
successo e splendore
nei miei versi in divenire.
Farfalla
Soffio doppio soffio
il vento caldo
dell’anima
m’avvicina
come farfalla
colorata
all’arcobaleno
di un nuovo cielo
brillante
di turchesi sospiri.
Smeriglio
Fummo scorza
polpa
succo
ma non
la maturità
del frutto.
Gemme e brina
L’aria fredda di gennaio
strina i miei pensieri
in questa mattina di brina.
L’alito caldo del respiro
cammina prima del cuore
lasciandosi alle spalle
il gelo dell’inverno
ghiacciato di silenzi.
Gli occhi scorgono attenti
sotto il manto brinato
d’un giardino infreddolito
una rosa arancione
sbocciata fuori stagione.
Tutto intorno assomiglia
ad una glaciale impronta
di ciò che ormai è stato
in attesa d’un divenire
più vicino ad essere svelato.
Anche il sole tiepido
che la solitudine non scalda
profuma già d’acerba primavera
di colori che riaccenderanno
imprevedibili amori.
Le gemme sonnolente
sono pronte a risvegliarsi
dal loro cristallino torpore
come l’immagine assente
d’un volto che riapparirà
come la visione attesa
d’un evento che accadrà.
Equazione
Non ci si libererà
mai
di una storia d’amore
specialmente
se in essa si è condiviso
oltre alla gioia
anche il dolore.
Gli ostacoli
aumentano la complicità
in proporzione a quanto
gli sguardi
aumentano la sensualità.
La luna dal mare
Scostandomi
dalla notte di stelle
cercai
ricercai
la mia luna dal mare.
La trovai
accontentandomi
di restarla a guardare.
Avvicinandomi
all’estatica luminosità
smagliante
di bellezza indimenticabile
l’afferrai
d’anima e poesia
per farla mia.
Sorrisi
Sorrisi
nel vortice incosciente
della quotidianità
tra indifferenza e banalità.
Sorrisi ritrovati
sospesi dal tempo
Sorrisi di vita
sulla stessa strada
Sorrisi che riempiono
di gioia.
Sorrisi lontani
di chi ha vuoto nella mente
di chi parla solo con sguardi
e aspetta quell’immensa
rigenerante
tacita parola
che è un sorriso.
I tuoi così pieni
così carichi
così densi
li ho ricambiati tutti
come ad un timido lancio
si risponde
con un tenero slancio
sperando tu possa ritrovarti
e colmare il vuoto in te
con l’emozione.