Al mio presente, al mio futuro,
al mio tutto.
Capitolo 1
Le 4 fasi della pianificazione finanziaria
Partiamo da un concetto molto semplice: a meno che ad una persona i soldi non piovano dal cielo (grazie ad una eredità, vincendo alla lotteria etc.) in linea di massima per poter investire del denaro è necessario che, prima, questo denaro venga risparmiato; e prima ancora, che venga guadagnato.
Obiettivo di questo testo è quello di trattare il percorso che potrebbe (o dovrebbe) intraprendere un “giovane” investitore, pertanto mi andrò a porre nell’ottica di una persona ancora nel pieno della sua attività lavorativa, e con un discreto orizzonte temporale davanti a sé.
Per una persona che parte da zero, possiamo individuare quattro fasi da attraversare prima di iniziare concretamente ad investire sui mercati finanziari, e nei prossimi paragrafi andremo ad analizzarle una alla volta.
1. Il guadagno
Come avrete intuito, la prima delle quattro fasi della pianificazione finanziaria è appunto quella del guadagnare dei soldi: qualunque sia la vostra attività (dipendente, libero professionista, imprenditore) si suppone e si spera che essa sia in qualche modo retribuita.
Se non lo è, o vi trovate in uno stato di schiavitù (e in questo caso mi spiace per voi, ma vi trovate in una condizione per la quale l’aiuto di cui avete bisogno è ad un livello un pelo troppo alto per le mie capacità), oppure vi trovate all’inizio della vostra attività (ad esempio uno stage, ma lo stesso vale per le attività in proprio) in cui state investendo il vostro tempo con la prospettiva di ottenere dei guadagni in futuro.
Supponiamo quindi di essere nella condizione di guadagnare, in maniera più o meno regolare a seconda del tipo di attività, dei soldi. La vostra priorità all’inizio dell’attività lavorativa deve essere quella, dal punto di vista finanziario, di cercare di massimizzare le vostre entrate.
Lo so, lo so, anche questa è una grossa banalità, ne sono consapevole. Tuttavia ve lo anticipo: in questo testo ne troverete molte di banalità, molte più di quello che possiate immaginare: i concetti alla base della gestione del denaro, della finanza personale e degli investimenti finanziari sono estremamente semplici, al limite appunto della banalità. Il trucco sta nell’impararli pian piano, nel capire la logica alla base del processo… a quel punto vedrete che anche i paroloni complicati che i promotori bancari vi rifilano (volatilità, costo del denaro etc.) non vi impressioneranno più.
Tornando a noi, è ovvio e banale che guadagnare di più aiuti: quello su cui voglio porre l’attenzione è che, all’inizio di una carriera lavorativa, tendenzialmente le possibilità di incrementare le proprie entrate sono maggiori: se sono un operaio metalmeccanico precario che guadagna 1000€ al mese, con l’impegno, il talento, la perseveranza e un po’ di fortuna, potrei specializzarmi, acquisire delle capacità (le cosiddette skill) che sul mercato del lavoro sono ricercate, e arrivare a 2000€ al mese, raddoppiando così il mio stipendio.
Se ho già 40-45 anni e guadagno 2500€ al mese, è probabile (attenzione, non sicuro) che sia già arrivato ad un buon punto della mia carriera lavorativa; ci saranno sicuramente delle eccezioni, ma è più probabile che il mio stipendio negli anni successivi magari arrivi a 2700-3000€… molto più difficile che raddoppi, è una possibilità molto meno frequente.
Immaginatela come una piramide che si stringe: più si sale di livello, meno posti ci sono a disposizione: non possono diventare tutti CEO, o non tutti gli avvocati possono diventare dei principi del foro con parcelle milionarie.
Pertanto ripeto, all’inizio della vostra carriera focalizzatevi sul diventare dei lavoratori, dei professionisti o degli imprenditori migliori: acquisite skill, seguite dei corsi di specializzazione, migliorate il marketing del vostro studio o della vostra azienda, frequentate e cogliete il buono da persone che hanno avuto successo.
[continua]