La vita è un olocausto di sentimenti.
Ti porta via tutto, ti affama, ti degrada, ti umilia. Ma vivere è una condizione interessante
a prescindere, o, quantomeno, ragionevole,
anche nella miseria che siamo costretti
ad osservare ogni giorno…
BESTIE AL PARCO
Girano armati di generosità
e carità cristiana,
felici al parco,
suddivisi in allegre famiglie.
Gettano pane ai piccioni
e sperano in un condono generale.
Bestie tra le bestie.
Non bruceranno in un futuro incendio.
Bruceranno subito,
per loro stessa incapacità
di essere.
Essere qualcosa.
Qualunque cosa.
DI AMORE È INCISO IL SANGUE
Nella sabbia d’Estate
scalda il cuore di sete
e di Te vuole bere l’essenza.
Nasce un’occasione per diventare migliore
e non si perde nel vento,
ma costruisce un regno infinito.
La resa che fu del vigliacco
è solo un retaggio
di un passato lontano,
desolato e dimenticato
dagli annali dell’umanità.
Il coraggio è nuova ricerca
e gloriosa vittoria sulla paura
e sull’indecisione.
Di Amore è inciso il sangue.
IL FASCINO SEGRETO DI JUSTINE
Justine non ha gambe perfette,
né fisico in generale,
né occhi che ti fanno perdere,
ma ti rende docile allo sguardo.
Ti chiedi perché.
E nel fatto di non poterlo scoprire,
cadi vittima a vita del suo segreto fascino.
Che poi non è una brutta esperienza.
Tolto quel piccolo dettaglio
dell’inganno e dell’inconsapevolezza.
IL PATTO CON IL DIAVOLO
Tutti i tuoi desideri realizzati
in cambio della tua Anima,
che mi dici Ragazzo?
Io non ho un’Anima,
mi sa che hai sbagliato persona.
Ma chiunque ha un’Anima!
Io no, che ci posso fare,
vuoi dei nominativi di
alcuni amici che ce l’hanno di sicuro?
Ma per favore, discrezione,
odio risultare un rompicoglioni,
o un rappresentante di aspirapolveri.
IL PREGIUDIZIO
Nasce il pregiudizio
dal gioco del silenzio,
immondo Ministro del più vile potere,
con licenza di fare e distruggere
per grazia ricevuta e legalmente ammessa.
Di morti ne ha fatti e ne farà,
dall’alto del suo trono protetto,
finché qualcuno non suonerà
la carica della vendetta.
E allora ne vedremo delle belle,
perché un folle che si rende giustizia
con metodi spiccioli
è lo spettacolo più decente
che questo tetro palcoscenico possa offrire.
LA CENA A BUFFET
La cena a buffet mi mette a disagio.
La trovo aggressiva, e militaresca.
Una situazione da caserma.
In fila trattengo il rimorso di essermi presentato.
E l’adrenalina carica a dovere ogni mia forma di cattiveria.
Mi avvento sui crostini al salmone, arranco. Uno, due, tre.
Misera vittoria, in confronto ai Generali che ho accanto.
Comincio a sentirmi inadeguato.
Sbagliato, perfino.
Disadattato.
Poco avvezzo alle regole sociali.
Torno a casa con la fame.
E da solo, finalmente, pane e salame.
Giusto premio per tutta quella sopportazione
che di grazia ho dovuto tirar fuori dalla
mia più generosa benevolenza francescana.
LA CITTà DELLE OMBRE
Si muovono implacabili lungo i muri.
Di nero colore, trasparenti, le Ombre mi seguono.
Mi tormentano in ogni luogo dove io cerchi riposo,
o solitudine, o libertà.
Eternamente rincorso.
Parlano male di me, mi offendono, imprecano,
cercano di farmi saltare i nervi ed io resisto.
In questa Città non possiamo più convivere,
quindi dovrò liberarmi di loro.
Più luce, più luce, più luce!
Imploro il Sindaco fallendo miseramente.
Il Sole fa il suo dovere, ma niente di più, niente di meno.
Dovrò fare i conti con l’Impero delle Ombre.
Assetate di altrui paure, dubbi ed indecisioni,
pronte all’attacco.
Nella durezza e nel coraggio troverò la risposta.
Non ci sono alternative.
Durezza per tenerle a bada.
Coraggio per umiliare il loro sporco agire.
Una lotta senza tregua alcuna.