SOSTA SERENA
Seduta
sull’erba di velluto.
Davanti agli occhi
le montagne azzurre,
dietro le spalle
una selva di abeti
stormisce al vento
della sera.
Un suono di campanacci
scuote l’aria,
tornano lente le mucche
ai casolari.
Le mie labbra
mormorano una preghiera:
“Signore, vorrei vivere sempre
nell’incanto di questi monti”.
IL TORRENTE GESSO
Come canta il Gesso
sfiorando dolcemente
le vecchie case di Entracque!
Dai davanzali sgretolati
cascate di gerani colorati
ascoltano le dolci serenate.
Come corre il Gesso
tra le strade di Entracque!
Scende dai monti,
incrocia torrenti
e quando soffia il vento
saluta l’Argentera poderosa,
signora della valle.
CERVINIA
Cervinia, distesa
nell’ampia conca verde,
protetta da muraglie di roccia.
L’ardita vetta del Cervino
sfiora le nuvole.
Per le strade una folla
chiassosa e variopinta
venuta da lontano
per godere un incanto
di natura.
E di sera, tutti in coda
sull’asfalto dell’autostrada
verso l’afa delle città.
Nel cuore il nostalgico ricordo
di un angolo di paradiso.
LAGHETTO ALPINO
Come una conchiglia
riluce di madreperla
tra lo smeraldo del prato.
Le vette lo vegliano materne
quasi fosse un bimbo neonato.
Quando dardeggia il sole
lo coprono di un’ombra protettrice.
La sera sotto le stelle
gli cantano dolci ninne-nanne…
E il laghetto dorme, felice.
PER EMILIA
Emilia,
perché non sei rimasta
nel tuo paesino tanto bello
adagiato ai piedi delle vette?
Sei venuta ad abitare
nella città inquinata
dove tuo figlio gioca
sul balcone.
Non c‘è spazio qui per i bambini!
Quando l’estate
t’affacci alla finestra
cercando un po’ di verde
un po’ di cielo
vedi soltanto enormi caseggiati
e il fumo denso delle ciminiere.
E sogni il tuo paesino tanto bello
adagiato ai piedi delle vette:
piccolo eden rimasto inalterato
tra il profumo dei fiori e della terra.
PASSO DELLA MENDOLA
Quanti sogni
all’ombra delle tue foreste
di larici e d’abeti!
Gli studenti della “Cattolica”
guardano l’ampio panorama
e sognano l’avvenire luminoso.
Come nubi sospinte dal vento
sogni e speranze si perdono lontano.
VASSENA
Vassena,
oasi tranquilla
ammiri estatica
dall’ombrosa sponda
lo stupendo panorama
dove l’arcana solennità
dei monti
invita a riflettere.
DONNE DI MONTAGNA
Donne di montagna
donne laboriose:
semplici, cordiali
religiose.
Donne di montagna
donne contadine:
parche di parole,
dignitose.
Custodi gelose
di mille tradizioni.
DOLOMITI
Da umidi prati
sottostanti
balzano ardite rocce.
Guglie di cattedrali
abbandonate
o misteriose dimore
delle fate?
A UNA BIMBA
Nel fuoco del tramonto
le Dolomiti
vestono luccicanti
mantelli aranciorosa.
Nell’ora del crepuscolo
le vette
indossano vestaglie
color delle violette.
Scendono planando
le ombre della sera.
Suona una squilla.
Come bambine docili
le Dolomiti
innalzano una preghiera.
Poi s’addormentano
tranquille.