Gloria infinita
Splendide emozioni fuoriescono
dal profondo del cuore.
Non è soltanto un grido d’amore,
ma una forza indefinibile,
che ti ordina di vivere.
Quale ricchezza,
quale gioia,
quale gloria infinita
sentire la tua stessa vita
palpitare fuori di te.
Una gioia che non morirà mai,
che consegnerà ai posteri
la tua parte immortale.
Una catena che culminerà nelle mani di Dio.
Vi lascerò andare
Le mie piccole barche
non potranno mai navigare sole
nell’immensità del mare.
Nelle avversità crescerete,
vi riempirete di valori
perché una guida forte avrete.
Non avrete paura di affondare
perché destrezza e abilità acquisite
vinceranno l’impeto del mare.
Vi lascerò andare,
con il sorriso negli occhi
ed il pianto nel cuore,
perché è questo
che vuol dire amare.
Il cielo ti ha chiamato
Chiudo gli occhi,
rivedo il tuo sorriso
e come per incanto
si risvegliano i miei sensi.
Quando il cielo ti ha chiamato
eri bianco come il lenzuolo,
che ti copriva.
Le tue braccia
come quelle di un bambino
denutrito e stanco.
Non ho raccolto il tuo ultimo respiro,
non ho potuto farmi stringere la mano
per l’ultima volta,
con la tua forza disperata,
mentre la vita usciva da te.
Ti ho guardato a lungo,
per sempre addormentato,
per imprimermi nella mente
quell’espressione nuova,
che non ti conoscevo,
forse di pace, forse di liberazione.
Mamma: Amore infinito
Culla di un infinito amore,
scialuppa nell’immenso,
riflesso nelle onde di un vivo respiro.
Scorre il tempo,
ma quello che è gioia
è il sentire la tua dolce voce
e toccare il tuo bel viso.
Luce del mattino,
fonte del calore,
estasi di gioia,
nei canti delle rondini a primavera
rivedo i tuoi sorrisi,
candidi e puri.
Rosee sfumature
Non volare così in alto
mio dolce sogno.
Lascia che ti sfiori
solo con un dito,
lasciati raggiungere
solo per un istante.
Lasciami ammirare
le tue rosee sfumature.
Vorrei essere parte di te,
anche solo per un istante
e bearmi delle emozioni,
che solo tu sai regalarmi.
Sei come un gabbiano,
che lesto spicca il volo dal mare,
veloce e sicuro
sali nel tuo cielo
fino a dissolverti nell’orizzonte.
Il sole è troppo forte
Il sole è troppo forte
per oscurarlo nuovamente.
Canti strozzati dalla rabbia
per una vita svanita.
La barricata non è insormontabile.
Verità nascoste
dietro corpi scomparsi.
Ferite mortali
e l’insaziabile attesa
delle liberazioni
e delle verità assassine.
Lacrime squarciano il silenzio
di una notte di lutto.
Propositi e tempo
Propositi, propositi e propositi,
sono le fiamme,
che il vento smorza
e poi dissolve.
Il tempo,
nostro apparente alleato,
convinti di disporne a nostro piacimento,
non ci preoccupiamo,
ma quante volte archiviamo,
per un attimo,
in un comodo cassetto,
un ottimo proposito
salutandolo con un arrivederci a domani.
Il tempo è come l’elettricità,
sembrerebbe sempre a nostra disposizione.
Premiamo l’interruttore
e la luce compare,
ma se un giorno, per assurdo, la corrente svanisse
e si restasse al buio?
Il povero coniglio
Quell’aquila immensa,
terribilmente seria,
prova onore a rimanere immobile
tra le raffiche di vento.
Quel povero coniglio,
che ha preso inevitabilmente di mira,
è ormai senza scampo.
Fruga molto laboriosamente
nell’erba bassa.
Forse innamorato,
pensa ad una sognata famiglia
da procreare.
Occhio languido e pelo di seta,
orecchie trasparenti e naso vispo,
anche lui un capolavoro della natura.
È la solita lezione di vita,
buoni propositi,
futuro migliore per sé
e la propria famiglia,
ma subito schiacciati dal triste vero.
Il muro sereno dell’infinito
Poveri vecchi,
già quasi benedetti
dalla mano della morte,
così vicini a Dio,
che ci chiedono conforto.
Quando salpano,
dall’ultimo porto,
per il gran mare sereno dell’infinito,
lasciano nel nostro cuore
una speranza,
che nessuna entità terrena
potrà mai concretizzare.
Dal calore dei loro sguardi
è bello trovare
la loro parte migliore
e quando necessitano di qualcosa,
non domandano
che una piccola parte di quel bene,
che ci hanno procurato
prima ancora che nascessimo.
Estasi del fanciullo
Il passo dell’ombra
è diventato enorme,
è l’approssimarsi del tramonto.
Addio primo nido d’infanzia,
addio giardino incantato,
preludi armoniosi di vita.
Addio verdi campagne
bellezze infinite di luce.
Sì,
le estasi del fanciullo
non le possiede che lui
e non ritorneranno mai più.