Annachiara Marangoni - Nerooro
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 132 - Euro 14,00
ISBN 978-88-6587-3564

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Traduzione in inglese di Arianna Giuntini


All’interno: illustrazioni dell’autrice.


In copertina: «Studio di grigio» acquarello su carta di Nadia Ongaro elaborazione grafica Montedit


Questo libro vuole essere un dono per chi mi ha fatto sentire amata senza misura, la soave Giulia, Benedetta, i miei cari genitori.


Nerooro


8 Maggio 1940

A due passi dall’eredità genetica
mi ritrovavo a piedi nudi
a passeggiare
sulle tiepide sementi
di un improbabile futuro.
Limpido lo sguardo
resiste al pianto
non conosce la risposta
ma s’affida
a chi e a cosa
non gli è dato di sapere.
Appena conosciute
le innumerevoli solitudini
in un attimo si aprono come spore a primavera
che all’intelletto arriva
come pure alla coscienza
ogni dolore col suo nome.
Non s’adiri l’ombra
che brama celare
il fronte e retro d’ogni conoscenza
sicura d’ingannare la coscienza.
D’illusione si scopre mantida la sorte
forse che l’arbitrio comodo restasse
più non s’acciglia cupo l’onore
come stordita replica la morte.


May 8th 1940

A stone’s throw from genetic legacy
I found myself barefoot
walking on the tepid seeds
of a dubious fate.
The crystal clear look
defies tears
doesn’t know the answer
still it trusts
who or what it can’t tell.
Just as known
the countless solitudes
spread in an instant like spores in spring
to intellect comes
and to consciousness
each sorrow with its name.
May not darkness
that craves concealing
the back and front of every knowledge
peeve
sure consciousness to deceive.
Moist with illusion fate is disclosed
maybe to let will be at ease
Honor no more gloomily frowns
Death replies as stunned.


20

Conosco la danza degli elementi
quando voglio
s’inchinano goffi.
Apposta m’allontano
per aspirarne il sospiro
poi abbatto su di essi
gemiti profondi.
Divertiti girotondi di sabbia
pettinano i deserti
lasciando rotolare
mulinelli nudi.
D’impulso abbraccio la terra
fino ad immutato silenzio
tacciono le cose.


20

I know the dance of the elements
whenever I want
they clumsily bow.
On purpose I leave them
To inhale their breath
Then I overthrow
deep moans on them.
Joyous twirls of sand
brush the deserts
letting naked
whirlwinds spin.
On impulse I embrace the earth
till eternal silence
things are quiet.


Alba

Saliva da un orizzonte d’acqua
da parere nebbia
ma non era.
Uno sforzo a distinguersi,
emergeva acqua dalle acque
tale il dito che le divideva.
Primo tra sette passi
a por fine all’increato
che ogni codice teneva.
Informe come l’aria
assumeva di ogni essere la forma
sì che ognuno avesse il suo di nome,
non l’uno o l’altro
ma distinti da cosa a cosa.
Poi nel presenziare l’esistente
ebbe anche il tempo un tempo
che il prima e il dopo
non fossero più come il presente.
E se l’increato divenne forma
ebbe un luogo ove essere
e un tempo per esistere
ma più solo una mente
l’ebbe a comprendere.
Nel distinguo ora più si scopre
ove si estende l’infinito
come ebbe ad affermarsi il suo volere
sì che ciò che appare
sia l’effimera certezza.


Dawn

From a watery horizon it came rising
looking like haze
though it was not.
Barely distinguishable,
from waters water emerged
such was the drop dividing them.
The first of seven steps
to end the uncreated
keeper of every code.
Shapeless as air
of every being it took the shape
so that each had its own name,
not that nor the other
but each thing distinct from the other.
Then, while taking part to the living
there came time, a time
when past and future
weren’t like present anymore.
And though the uncreated took its shape
it had a place to be
and a time to exist
still only one mind
could understand it.
In the difference
where the unlimited spreads itself
it is now clearer
how its will came to be
so that all we can see
is the ephemeral reality.


Cento Spose

Cento spose
la strada bianca
ogni forma non è più la stessa
e agli occhi aperti e aspettanti
nessuna certezza.
Cento spose
sull’onda crespa
si infrange il desiderio,
notte ancora di attesa,
in attesa le spose corrono,
di velo e aria i loro costumi,
nel vapore della prima luce
si dileguano gli sguardi silenziosi e bassi
guardando solo i candidi piedi.
Cento spose
un fiore cento volte diverso
nasce dalle dita luminose
di là oltre i mari di fango e sale
i sogni popolano tutti gli spazi.
Per ogni dove le cento spose sono,
ricche del sogno
sguardi alti
denti al sole
risplendenti di sogni.


One Hundred Brides

One hundred brides
the white road
shapes forever changed
and on the wide open pending eyes
not a single certainty.
One hundred brides
on rough waves
desire breaks,
another night of waiting,
waiting the brides run,
their gowns of air and veil,
in the early morning mist
the silent, lower eyes disperse
looking just at their snow white feet.
One hundred brides
A flower a hundred times different
Rises from bright fingers
beyond salt and mud walls
Dreams populate every space.
The one hundred brides are everywhere,
full of dreams
eyes above
teeth to the sun
dream spenders.


Confronto

Passeggiavo
all’alba della vita
tenendo cinte le mura del castello.
Capitava
dalla notte al giorno
di scoprire nuove crepe
senza riuscire, disinvolta,
a non curarmene.
Mentre il Tuo
mi stordiva.
pareva si ergesse ad ogni tempo.
Riuniva il respiro della perfezione
non si udivano passi di difesa.
Eretto
privo di ricordi
sembrava ammantato di virtù.
Nella rabbia ardente d’invidia
si consumavano gli sforzi
di impedire al vento
il furto.


Contrast

I walked
in the dawn of life
close to the castle’s walls.
It would occur
From night to day
to find new cracks
and not be able, confidently,
not to mind.
While Yours
dazed me.
as if it raised every time.
In it gathered the breath of perfection
no defensive steps could be heard.
Erect
with no memories
it seemed to pretend virtue.
In the envy-burning rage
efforts to prevent wind
from stealing
Are consumed.


Coriandoli

Mi sono cadute addosso
come coriandoli
le tue parole.
I miei occhi impazziti
inseguivano il senso
perdendosi
senza mai incontrarlo.


Confettis

Like confettis
your words
have fallen upon me.
My mad eyes
Looked for sense
getting lost
without ever finding it.


Domenica

D’un tratto compresi dov’ero
e fu come svegliarsi
in un altro letto.
I nostri pensieri si raccontano
in quell’angolo di mondo
tu mi aspetti fermo
nella Tua forza mi spavento.
E io osservo da lontano
il Tuo Cuore Bianco.
Il nostro amore
pazientemente si consuma
nell’abbraccio di marmo rosa.


Sunday

Suddenly I realized where you were
and it felt like awakening
in another bed
Our thoughts are revealed
in that corner of the world
You wait for me still
in Your power I quail.
And in the distance I watch
Your White Heart.
Our love
patiently consumes
on a pink marble embrace.


Elementi primari

In un virtuoso groviglio
ove non s’intende il confine
come mostruosa sinuosità
sento in me premere l’aria che m’avvampa.
Mi disegna una famelica bocca
dimentica del mio esile effetto.


Prime Elements

In a virtuous mess
where limit cant ‘be seen
as a monstrous sinuosity
i feel the air push and flare up in me.
It draws me a ravenous mouth
forgetting my slender effect.


Era come di compleanno

Ah! Giorno
che non mi fu dato di vedere
ti ho lasciato come gli altri
lungo la strada.
Ma stavolta
vi era il nulla nel regalo.
Agli occhi ancora spalancati
ho ordinato: “Chiudetevi!”
Aspettavi forse
che il tuo viso divenisse più dolce
che una lacrima di miele
lenisse le tue gote.
È arrivato il freddo ora
a cristallizzare tutte cose
e anche il nulla
presto andrà a dormire.


It Felt Like Birthday

Ah! Day
that I couldn’t see
like the others I left you
along the path.
but this time
the present box was empty.
“Shut!”
I shouted to my still wide open eyes
Maybe you were waiting
for your face to get gentler
for a honey-like teardrop
to soothe your cheeks.
Now the cold has come
To crystallize everything
and the emptiness too
will go to sleep.


Folgaria

Era proprio così.
Un cono abbandonava la sua ombra
vicino ad uno scarso filo d’erba.
Le vacche,
alzate le lunghe ciglia pigre,
sventolavano in aria
giochi di mosche.
Era un sapore dolciastro
di terra affamata d’acqua
quello che ci riempiva la bocca.
Nel ritorno
un largo sole rosso
mescolava i colori dei nostri capelli.


Folgaria

It was just like that.
a cone left its shadow
near a small blade of grass
The cows,
raised their long lazy lashes,
waved flies flights in the air.
It was a sweetish taste
of water-craving soil that filled our mouths.
On our way back
a huge red sun
mixed the hues of our hair.


[continua]


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