Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2015

di

Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2015
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 60 - Euro 18,00
ISBN 978-88-6587-6404

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Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2015


In copertina: Immagine di © kissound Fotolia.com


Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2015


Giovanni Cherubini


Ferragosto

Sera. Gli occhi fissi alla terra.
A fuochi gioiosi rilucono
le scaglie di ceramica antica
che narrarono storie gloriose.
Ma nel tempo spezzate e diffuse
dal tratto d’un aratro impietoso.
Così della mia vita in frantumi
cerco rari frammenti dispersi.
E sono qui, in questo inutile
giorno afoso di festa dovuta.
Solo quei fiori con un sorriso
dicono grazie. Un sorso d’acqua
a placare l’arsura del giorno.
Lo so, è il vento che agita
lieve quelle patite corolle.
Ma intendo chiaro un sospiro
di chi non china il capo per sempre.
Forse non vedo luci ma sento
come una nuova brezza leggera.


Benvenuto Chiesa


Opera 7^ classificata


Milonga argentina

M’han tratto le tue parole
giunte di là dal mare,
a me leggère sempre
come brezza di primavera,
chiudendo gli occhi,
a guardarti là in quel San Telmo1
tuo, or anco mio, favoloso
antipodo gemello del San Salvario2,
cinta il capo di fiori
come in anni verdi
già ti vidi,
ballare,
indenne al tempo, la magìa
dei passi in sintonia
della milonga,
flessuosa
e stretta al cavaliere
– hidalgo impomatato
di spalle in controluce –
mentre dal patio lèvita,
malinconico, il dialogo
di note di violino
e di bandonèon…

Note:

1 Quartiere di Buenos Aires

2 Quartiere di Torino.


Ornella Crocco


Rimpianto

Vola il ricordo a quel mese di maggio
e al baldacchino di glicini in fiore.
Non mancò loro di certo il coraggio
di confessarsi un inizio di amore.

Torna il pensiero a quel molo, di marzo,
che a lui ispirò quell’ingenua poesia
e lo sciacquio dal biancore del quarzo
che accompagnava la rima: “…sei mia!”

E quella luna del dieci di agosto
sotto la volta di stelle impazzite.
Lui le indicava con gesto scomposto
la traiettoria di un “meteorite”.

Ma son ben pochi tre lustri di vita
per sovvertire la legge dei “saggi”.
Disapprovò la famiglia riunita:
“Ci sarà tempo per saldi ancoraggi”.

Poi la sua barca andò alla deriva.
Mai ritrovò quella forte dolcezza,
l’intuizione che lui non mentiva
quando le dava una lieve carezza.

Isa ora guarda uno stormo nel cielo,
tremulo volo di bifore alate,
ma solo inverno di ghiaccio e di gelo
circonda lei e le speranze strappate.


Silvana Lìcari


Opera 9^ classificata


Mio padre

Le mie radici, padre,
sono nella tua isola
con tre punte nel mare
dove il vivere matura gli uomini
e i fiori profumano di bergamotto
e gelsomino.

Là ti cerco con la mano
a visiera verso il mare
ma non sento e non vedo altro
che il mio volto
riflesso nell’acqua.

Cerco ancora sulla terra
le tue orme da seguire…
Risponde solo il vento
che soffiando
cancella ogni presenza.

Allora agito le mani
all’uomo scorto da lontano
ma non sei tu che t’avvicini.

Cadono sui fianchi le braccia
svuotate di tensione
e le mani che vedo scendere
sono le tue, padre mio!

12.9.02


Concetta Seila Mammoccio


Opera 8^ classificata


Divorzio

Avevamo traguardi,
da esplorare
s’una mongolfiera d’amore:
bucata
in linea d’ombra
da grandine d’invidia;
affondata
all’eclissi,
nel mare del nostro orgoglio.


Marella Nappi


Di un cielo che è altrove

È l’ora del sonno docile e immaturo,
quando la sera disperde i bagliori
e congeda silente gli affanni
senza spasmi, senza timori.

È l’ora in cui il cielo è un rifugio,
un velo cinereo dove insabbiare lo sguardo
carezza languida per logorare
un tempo ancorato all’assenza.

Potrai percepire la mia ombra sfuggente,
luce vibrante di un astro in caduta libera
che vomita singulti d’illusione.
Parole che ascoltano ancor prima di dirsi
appena più abbozzate della bruma notturna.

Partirò, senza memoria né volontà,
senza chieder nulla all’oblio degli occhi altrui
quasi a simulare un ottimismo
che non ha pena né pace
quasi un’attesa che si dimentica da sé.
Partirò. Domani.
Dovunque, ma altrove.
Saranno polline e salsedine di una vita ancora indenne.
Dovunque ma altrove.
Come l’eco di un pianto smarrito.


Lucio Postacchini


Sensazioni

Sentiamo che vivere
È patire, che vana
È la speranza
Di mutar la sorte,
Di cambiar sostanza.
Le passioni umane,
I desideri, i palpiti,
Gli impetuosi slanci
Non son da noi decisi,
Eppur dobbiam portarli.
Per espiare colpe
Di gravità infinita,
Come l’attesa morte
Che a pareggiar invita.
Sentiamo soave meraviglia
Per l’estasi e il rimpianto,
Per la felicità perduta,
Per il remoto incanto.


Regina Scialpi


5 giugno 1941


Non lasciar i colli che la grazia.

Non lasciar i colli che la grazia ti ha posto dinanzi,
ma accarezzali col tuo guardo amoroso.
Or il passo non più corre fra le brumose aure.
Or l’incertezza docilmente non lo segue,
ma certezza regna sovrana.
Elevati ver’ l’Alto, ivi è la vita.
Null’altro è ver di quel che ti circonda.
Ama l’oceano dove fluttuano le onde.
Ama l’ardore che infiamma l’altra sponda.
Staccati dai marosi che innanzi al guardo tuo maestosi s’ergono.
La vita è lotta che trascende i cuori.
La vita è amore ognor purificato.
La vita è suono per chi udirlo sa.
La vita ha suolo aspro, ma auguste vette.
Brilla la vita e manda irradianti luci intorno.
Suona la vita e manda vibrazioni sempre più solenni.
Canta la vita e le sue voci trascendono ogni cuore.

Tuffati nelle eterne bellezze
che circondano il tuo debole corpo.
E afferra ogni nuova melodia.


Federica Tombari


Parole di colori

Dipingi i miei pensieri.
Colori le parole
dove esse non possono arrivare.
Le raggiungo,
camminando e sorridendo.
Quando fermi il pennello,
appoggio stanca la vita.
Il sorriso si spegne,
arriva la sera,
la strada si fa buia
e non riesco a camminare.


Enrico Trivoli

alla mia mamma


Una lucciola

Lucciola stanca
ogni tanto do un po’ di luce
e un ciuffo d’erba spesso mi nasconde geloso
chi sono io che voglio?
Sono felice se do un po’ di gioia a un bambino
o a una coppia d’innamorati
sono forse un miracolo della natura
e mi piace essere vista
sono una lucciola romantica
sono così piccola
e così grande
il mondo
nel mondo ci sono le stelle
io sono una piccola stella dell’erba
le stelle
sono grandi e lontane
io sono piccola e vicina.


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