Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2022
Indice
Prefazione di Massimo Barile – Albo d’Oro del Concorso – Sergio Baldeschi – Alessio Baroffio – Marino Beltrame – Antonietta Angela Bianco – Matteo Buccella – Emilena Cardi Cigoli – Adriana Centi – Angelo Cicatelli – Oswaldo Codiga – Maria Colombo LGE – Daniela D’Aloia – Vittorio Di Ruocco – Francesca Fazio – Massimiliano Gradante – Lucia Ingegneri – Alice Lavizzari – Lucia Lo Bianco – Dario Marelli – Pietro Masotti – Gabrio Neri – Giacomina Nolli – Antonella Padalino – Maria Teresa Piccardo – Vanda Pirone – Miriam Pisano – Silvia Polidori – Lucio Postacchini– Francesca Rivolta – Savino Sarno – Francesco Sonis – Emanuele Stochino – Antonio Ventura – Agnese Vignolo – Jennifer Zani – Claudio Maria Zattera – Marian Ciprian Zisu
Prefazione
La presente antologia comprende le poesie degli Autori che hanno partecipato al concorso letterario «Il Club dei Poeti 2022».
Desidero rivolgere il mio sentito apprezzamento a tutti gli Autori che hanno proposto le loro liriche con grande passione e con la volontà di dare alla poesia un ruolo importante nel percorso esistenziale.
La galleria delle composizioni poetiche che vengono offerte risulta fortemente sentita dagli Autori che hanno offerto delle liriche originali ed interessanti, sempre capaci di penetrare nel profondo della visione poetica.
Il processo lirico risulta convincente e si avverte il desiderio di rendere partecipe il lettore del proprio universo emozionale, del travaglio interiore e delle metamorfosi, delle inquietudini e delle illusioni, come delle semplici manifestazioni del vivere quotidiano.
Logicamente non mancano le varie declinazioni della concezione dell’amore che diventa un simbolico percorso di conoscenza e di consapevolezza, fino ad assurgere ad atto salvifico.
Grazie a tali evidenze liriche si avverte una costante propensione ad indagare e comprendere l’autentico senso della vita, come anche l’estasi dell’amore e il desiderio di rinascita che disvela il travaglio dell’umano percorso.
Le prospettive liriche si miscelano con le esperienze esistenziali e diventano simbolo d’un processo di crescita, tra mutamenti necessari e ferma constatazione della propria condizione.
La Parola lirica degli Autori è estremamente sincera, umanamente coinvolgente, e le intenzioni poetiche vengono rappresentate in modo fedele, senza inutili orpelli, ma cercando di fissare la vera substantia d’una visione lirica.
Il mio augurio che questo Concorso possa essere d’auspicio per nuove soddisfazioni.
A tutti gli Autori rivolgo il mio sincero ringraziamento.
Massimo Barile
Presidente della Sezione Poesia del Premio «Il Club dei Poeti»
Albo d’oro della ventiseiesima edizione del Premio Il Club dei Poeti 2022
La Giuria della XXVI Edizione del Premio Letterario Internazionale Il Club dei Poeti 2022, presieduta da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute in concorso, rende nota la seguente classifica:
- Opera 1^ classificata: «Nell’imbroglio della sera» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (Pisa).
Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Sergio Baldeschi emerge la percezione esistenziale avvertita da “un’anima in ostaggio”, protesa ad oltrepassare la dimensione del silenzio, quando il poeta confessa “m’illudo di esistere”, come fosse decretazione d’una condizione stravolta dalla vertigine immane.
La sua Parola risulta sempre precisa e raffinata, capace di fissare fedelmente l’intenzione lirica.
La visione poetica risulta tagliente, lacerante e penetrante, ma la chiusa della lirica invoca un sigillo salvifico, innalzando uno sguardo al cielo in cerca di un “prodigio d’amore” che “accenda la vita”». Massimo Barile
- Opera 2^ classificata: «Nel buio profondo che mi rassomiglia» di Vittorio Di Ruocco, Pontecagnano (Salerno).
Questa la motivazione della Giuria: «(La poesia è dedicata a tutti i sordociechi) “Nel buio profondo” si può essere fagocitati come in un gorgo infernale e, se ogni rumore è silenzio e la luce è stata “rubata agli occhi”, la sensazione di affondare in un abisso diventa ancora più forte.
Vittorio Di Ruocco indaga e fissa fedelmente tale condizione esistenziale con una lirica vibrante e pervasa di forte sensibilità.
Nell’assoluto vuoto del silenzio che divora, le lacrime sono dentro l’anima che “brucia” ed emerge la speranza di accarezzare “il dolce volto” dell’esistenza attraverso “nuovi sensi”.
La sua Parola rende, nel modo migliore, l’intenzione lirica di un’immersione nel mondo di un sordocieco». Massimo Barile
- Opera 3^ classificata: «Quel che resta dell’eternità» di Antonella Padalino, Alpignano (Torino).
Questa la motivazione della Giuria: «Antonella Padalino propone una lirica dove la ricerca dei ricordi e dei “sogni dimenticati” si accompagna alla malinconia che attanaglia l’animo, ed il frangersi delle onde del mare sembra ridurre in “brandelli” l’anima.
Il vento disperde il “pensiero”, ma le emozioni riemergono dal cuore e colmano il vuoto: ecco allora illuminarsi l’atto d’amore salvifico d’una lunga notte che catapulta “nell’infinito blu”». Massimo Barile
- Opera 4^ classificata: «Vertigine» di Lucia Lo Bianco, Palermo.
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Lucia Lo Bianco è pervasa d’un senso di fragilità e di smarrimento, tra silenzi ed oscillazioni “sull’orlo dell’abisso”.
La visione lirica della poetessa alimenta le percezioni e le emozioni che sono sempre sentite nel profondo dell’animo.
La vertigine assale, supera l’inganno e l’attesa, mentre “gocce di vita” penetrano l’indifferenza nel luogo della nostra solitudine». Massimo Barile
- Opera 5^ classificata: «Euphoria» di Matteo Buccella, Isorella (Brescia).
Questa la motivazione della Giuria: «Nella vita ci muoviamo su una simbolica scacchiera “cogliendo” le occasioni e generiamo l’universo di possibilità: con la consapevolezza che ogni singola mossa sarà fondamentale per il percorso da seguire.
La decretazione del poeta riconduce alla considerazione che la vita è stata vissuta intensamente e profondamente ed il cuore ha vissuto numerose partite: ecco allora che diventa simbolo “dell’abbondanza d’euforia/ in un tempo lacerante”». Massimo Barile
- Opera 6^ classificata: «Il profumo del vento» di Emilena Cardi Cigoli, Genova.
Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Emilena Cardi Cigoli le percezioni del sogno e della poesia si fondono e si miscelano in una dolce armonia della vita nel suo significato più autentico.
I versi che offre la poetessa, intensi ed evocativi, “avevamo seminato fiori che profumavano di vento/ sul sentiero del nostro amore”, diventa un lascito poetico alla donna amata, dolce e struggente ricordo che innalza il canto d’amore al cielo». Massimo Barile
- Opera 7^ classificata: «Tu eri» di Francesco Sonis, Mogoro (Oristano).
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Francesco Sonis Mogoro rappresenta un atto d’amore offerto dal poeta attraverso il recupero memoriale esistenziale della figura d’una donna che era “tutte le donne sognate”; la simbolica “rosa del giardino” di un adolescente; femmineo incanto d’amore sotto le stelle, ed anche “nostalgia nel cuore” nel rimembrare quell’amore». Massimo Barile
- Opera 8^ classificata: «Bassorilievi» di Marino Beltrame, Savona.
Questa la motivazione della Giuria: «Marino Beltrame offre la visione lirica dell’esistenza come un continuo simbolico “scolpire” la nostra vita, pur sapendo bene che il nostro destino sarà il vuoto a causa della nostra finitudine.
I brevi versi del poeta diventano sigillo lirico della percezione della limitante condizione umana, semplice pulviscolo cosmico destinato a sfaldarsi e lasciare il “vuoto”». Massimo Barile
- Opera 9^ classificata: «L’isola dei Cipressi» di Dario Marelli, Seregno (Monza e Brianza).
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Dario Marelli vive di suggestioni e d’un intenso recupero memoriale che diventa dolce ricordo delle “cose semplici”, della vita com’era un tempo andato: il lavoro nei campi, il focolare domestico, la quiete del riposo, ed una Bibbia “sgualcita” sul comodino.
Grazie alla sua Parola, intensa ed appassionata, il poeta regala le immagini ed i luoghi d’un vivere antico e d’un amore senza tempo». Massimo Barile
- Opera 10^ classificata: «Futuro anteriore» di Giacomina Nolli, Goito (Mantova).
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Giacomina Nolli rappresenta una sorta di rivisitazione esistenziale davanti al tempo che scorre inesorabile tra le dita.
I sentimenti ed i desideri, le delizie e le parole sincere di una “novella Penelope speranzosa”, si miscelano con la consapevolezza di vivere un “incerto presente”». Massimo Barile