Francesca Danese
Quando non è per qualcuno
Quando non è con te che esco,
ma con le amiche o a lavoro,
nell’astuccio ripongo il rossetto
ben chiuso, lontano dal sole;
il mascara sembra impastare
le ciglia e i pensieri e lo levo;
e il profumo mio, che è il tuo,
rimane nel cassetto, riposa.
Quando non è con te che esco,
queste armi odorose di donna
non servono più, restano lì
insensate e immobili, sole;
passeggiano disordinati
questi mocassini vecchi,
mentre in casa i tacchi
troneggiano insulsi.
Quando non è per qualcuno,
per quel qualcosa che c’è,
che si colora il mondo
e ti senti abbracciare;
nessuno mai saprà
cosa sia una donna
se non è per un uomo,
o cosa sia un uomo
se non è per una donna;
cosa sia una ninna nanna
se non è per un bambino,
o cosa sia una poesia
se non è per un amore.
Tina Ferreri Tiberio
Palpiti increspati
Quando il tempo dello studio parla di
affanni, trepidazioni, di sogni evanescenti
è allora che irrompe
con la sua forza anelante.
Quando il tempo dello studio scruta
e dirompe con la sua luce pulsante
è allora che annuncia
un nuovo oggi, un nuovo domani.
Questo tempo che si nutre di
sogni, di tenacia e di palpiti increspati,
con tocco magico varca il confine,
fa svanire ogni esitazione
vola col vento,
appartiene solo a te
e solo tu lo potrai serbare
custodito in un raggio di cielo.
Nunzio Galvagno
Donna
Quanto sei bella
Donna
Quanto sei sublme
Quanto sei amore
Quanto sei compagna
Quanto sei vita
Quanto sei concepimento
Donna
Quanto sei intelletto
Quanto sei scienza
Quanto sei madre
Della vita
Quanto sei virtù
Quanto sei essenziale
Quanto sei bella
Quanto sei unica
Quanto sei donna
Quanto sei Universo
Donna.
Sonetto
Siamo sempre alla ricerca,
per migliorare il mondo,
senza mai capire, prima,
come migliorare noi stessi.
Silvana Licari
Terra fragile
Insieme a me trema la terra
e vedo tanti giocattoli
sparpagliati sul tappeto
come castelli di sabbia
spazzati dall’onda.
Da quei cumuli,
in casuale disordine,
vedo ogni cosa scartata
senza essere stata abbandonata.
Guardo attonita
nell’impotente dolore
mentre sento quelle flebili voci
uscire dal profondo
e chiedere … chiedere
di poter stare
in un coro diverso.
24.8.‘16
Lara Maria Nicoletta
Poesia sciocca
Poesia sciocca, che niente dice
ma piace alla mia amica Alice.
Poesia sciocca, fatta di parole matte,
da metter a colazione nel latte.
Poesia sciocca, senza profumo,
per il naso di tutti o di nessuno.
Poesia sciocca, senza vita,
buona da leccarsi le dita.
Poesia sciocca, senza dolore,
per chi ha ferite nel cuore.
Poesia sciocca, senza significato,
buona per il condannato.
Poesia sciocca, senza inizio e senza fine,
per il rifugiato al confine.
Poesia sciocca, senza storia,
per tutti quelli senza memoria.
Poesia sciocca, senza pretesa,
per chi ha bisogno di una mano tesa.
Poesia sciocca, pensata nel sonno
Per aiutare un nonno.
Poesia sciocca, senza testa né piedi,
basta solo che ti siedi.
È una poesia sciocca, ma sciocca fino in fondo.
Proprio come quando si viene al mondo.
Marilina Parziale
Opera 9^ Classificata
Vorrei
Vorrei che le mie mani
bastassero ad asciugare
il mare di lacrime
che sgorga dagli occhi dei miei fratelli
in fuga per il mondo.
Vorrei che le mie braccia
potessero scaldare
dal terribile gelo
tutti i figli di questa triste guerra
che dissangua il ventre della nostra terra.
Vorrei che i miei occhi
riuscissero a regalare
ai padri che piangono i loro figli
un barlume di speranza
per un futuro migliore.
Vorrei che la mia voce
fosse un sincero conforto
per tutte le madri che, attonite e sole,
aspettano, in mezzo al mondo,
i loro piccoli, perduti.
Vorrei che il mio cuore
battesse anche per tutti quei cuori infranti
che hanno smesso di sperare
ed hanno attraccato
all’ eterno porto la loro barca.
Vorrei svegliarmi domattina
e scoprire, d’incanto,
che l’incubo è finito
ed è tornato finalmente
il tempo di vivere come fratelli.
Enrico Trivoli
all’amico Arnaldo Antonettì.
Passeri appostati come sentinelle
Come scheletri nel grigio mattino questi alberi
Passeri
a gruppi appostati come sentinelle
sui desolati rami di un pino solitario
guardano
al mio davanzale sorvegliandomi
e mi salutano (oh cari)
e timidi e allegri saltellano sulle infreddolite amiche pigne
oh
cari questi passeri appostati come sentinelle!
Riccarda Vanzan
La falena
Mi sono persa
dentro un’enorme falena di vetro.
Passano volando semi scoppiettanti
nell’aria secca.
Sanno dove andare.
Vagano i pollini nel buio,
lo spirito sottile li guida,
per adagiarli con cura.
Si andrà a fecondare
con leggerezza.
La fertilità, palpita.
La luce potente, strattona il pensiero
s’è nascosto nell’ombra,
affaticato dal miraggio dell’incontro.
I desideri trattenuti
volano come semi.
Traspare dal fondo un varco.
Un’ebbrezza sorge,
che chiarisce ciò che turba.
Si sveglia come atto d’amore.
Monica Vitali
Opera 6^ Classificata
Limpidezza
Cadrà anche questa pioggia.
Con lei troveremo parole
al nostro silenzio
e baratteremo volentieri una conquista
per un mistero.
Arriverà anche questa luna
mentre le case spalancheranno i loro occhi luminosi
nella giungla di antenne e mattoni.
Trovare tra questi sguardi una luce conosciuta
si chiama salvezza.
Soffierà anche questo vento di mare
e ci muoveremo oscillando.
Abbiamo storie appese alle nostre braccia
e ad ogni movimento ci troviamo impigliati nei nostri fili.
Noi siamo le marionette e chi le muove.
Danzerà anche questa neve.
Alzeremo lo sguardo
e desidereremo essere senza menzogna
Puro è il fiore che ancora non è sbocciato.
Purezza è verginità?
Puro è il cielo che non ha confini
e che si disperde nell’oscurità dell’universo.
Purezza è lontananza?
Pura è la tigre che sbrana con i suoi denti
sotto il sole e la polvere.
Purezza è non avere malizia?
Pura è la vita senza perché.
Il mondo è puro perché non si fa domande.
Noi siamo puri perché le ignoriamo.
Si spargerà anche la luce di questo sole.