Franco Arcucci
Opera 8^ classificata
Una donna. Una ricerca.
La cercavo,
ma forse non per trovarla.
Chissà, forse volevo solo accertarmi della sua assenza.
Forse perché la temevo.
Temevo che mi rubasse l’anima.
Mi svuotasse il cuore da ogni soave sentimento.
Mi debilitasse il cervello.
Intanto mi consolavano i “Fiori di Baudelaire”,
i versi forti e sublimi di Rimbaud,
la poesia di Breton e Apollinaire.
Rivalutavo in tal modo la mia misera vita:
impero logoro sempre imminente al declino.
Quante cose avrei voluto fare.
Quante cose temevo di non poter più fare.
Il punto di non ritorno: che orrore!
Un fiume tortuoso
con impeto trasportava i miei sentimenti,
viscidi detriti, testimonianze opache
di una semplice e comune vita effimera.
Una vita trascorsa come una favola deliziosamente insensata.
Ho vissuto con ferocia la mia esistenza,
e adesso non ho più voglia di urlare in silenzio.
(2003)
Stefano Biasuzzi
Cometa
Avrei voluto una cornice
per ogni tuo sorriso.
C’è ancora la valigia
per le cose che non ho
e ti conservo lì,
tra la fede ed il coraggio.
Mi chiamavi stella,
ma eri tu il cielo;
quante volte ho visto cambiare il tempo,
senza mai una lacrima, un dolore.
«Un giorno il cielo sarai tu»
dicevi,
ed ora che anch’io ho le mie stelle,
attenderò la sera
e racconterò di te.
Marialuisa Bottazzi
Grovigli
Nella pianura senza voce
cupole
di rami bianchi
emergono dalla terra.
Grovigli intricati
tessono
trame intrecciate
di candidi merletti,
impediscono passaggi
nei labirinti inviolati,
anime solitarie
proteggono segreti.
Nel silenzio primordiale
orditure impenetrabili
mi respingono,
immobile
spettatrice muta.
Paola Carmignani
Il tempo che passa
Scende una lacrima
da questo viso scarno
e bagna una ruga fuggente
sulla mano che trema
e mi domando se piove.
Porto dentro solchi profondi
sull’anima logora
e cadono i capelli bianchi
in corsa come pensieri impazziti
di una stagione al finire.
Avrò collane di perle
e colletti di pizzo candidi
per ornare il mio collo ingrinzito
dal tempo che passa.
Scende una lacrima,
chissà se piove…
Chissà
Chissà se un minuto via l’altro
passeranno le ore, i giorni
verrà il sole, il vento
cambierà in autunno l’estate.
Chissà se pagine di libri mai letti
immagini di programmi serali
chitarre e Turandot
cambierà in nostalgia l’amore.
Chissà…
Angelo Feggi
I Grandi Pensieri volano
I Grandi Pensieri volano,
sciamano via dolcemente,
rincorrono, pallidi,
i luoghi della memoria.
Poi si spengono,
addensandosi l’un l’altro,
come illusioni a primavera;
si rincorrono
le ferite di una vita.
In una stanza oscura,
in qualche luogo dimenticato,
qualcuno piange
la sua rabbia trattenuta.
È ora di andare.
Fruscio del vento,
stormir di fronde,
arde la passione,
la cenere si sveglia.
Presto le primule
sbocceranno
ad annunciar primavera,
ma sarà troppo tardi.
Lei non è qui con me.
Elio Lunghi
Piccolo fiore
Piccolo fiore gentile e sensuale
con dolcezza mi porgi il guanciale;
mi stendo al tuo fianco, ti guardo e
vedo il tuo corpo dipinto di luce.
Il seno è rotondo, l’alone di nero
che circonda la rosa, ricorda la
notte buia che brilla di astri e di stelle.
La tua bocca di corallo è un’esca
raffinata, con i denti bianchi e
aguzzi sembri un pesce dorato
che illumina il mare agitato.
La tua carne ha il sapore della menta,
la tua pelle è calda e liscia:
nei tuoi occhi scopro il cielo,
io li ammiro e tu mi accogli.
Siamo immersi nell’amore,
circondati dal chiarore
emanato dal tuo viso puro, allegro
scintillante e maturo.
Quando l’umida sera compare, gioisci,
ma sei più sorpresa che beata.
Poi, con premura mi hai lasciato;
io ti attendo ancora, perla del creato.