Angelo Cicatelli
Opera 9^ classificata
La Compassione Del Vento
Sembri tu ma non lo sei,
sono sempre tristi e ingannevoli i moti dell’aria a illudermi che giunga qualcuno
gobbe ridotte a spettri del passato che non mi cercano e ricordano più
una nuvolaglia di ombre generata da cerini che all’epoca mi illuminavano,
mentre il vento mi soffia addosso vesti di crisantemi
ed io lamentoso e insopportabile come il languore di un gattino affamato
attendo la fermata prenotata dal vento che giunge a compatirmi,
a pettinarmi il pelo scompigliato dalla solitudine,
a rendere indolore la planata della foglia secca sul prato
io cartilagine recisa dal ramo malato dell’albero…
Questo vento mi getta nell’imbuto della mischia dei ricordi,
riesco a coglierne un sottile strato come polvere sopra un mobilio
vivo dentro bauli che sono invecchiati pari passo con me e granuli iperattivi di malinconia,
mi addormento dopo lunghe letture rimaste sospese sopra mensole dai colori di un frutto inodore
mentre nelle mie pupille scorre vivace un tunnel ventoso
dove insegne raccomandano di calarsi dolcemente dalle pareti dei miei abissi
invitano a portarsi appresso una lanterna,
qualora il vento cominciasse a giocare con la fiammella rendendoti irrecuperabile dentro me…
Luciana Curti
Corre la vita
Corre la vita
in quel fremito interiore
che scuote il verde,
o nell’immensità
di queste nuvole di tempesta
che interrompono l’azzurro.
Come un occhio nascosto,
si apre improvviso quel raggio,
punteggiatura di un giorno leggero.
Così i tuoi occhi di bimbo,
innocenti si aprono alla vita,
si sgranano nei miei
con quel senso di disarmante stupore.
In quell’unico sguardo,
profondo,
come il mare più trasparente,
racchiudi tutte le domande del mondo.
Marialuisa Dus
Funambolo
Tra nuvoli cenerini e cirri fumanti
ai tiepidi raggi del sole
stendi un orizzonte nuovo
sfidi l’incedere umano
danzi nel pulviscolo indorato.
Acrobata del cielo errante
i tuoi piedi artigliano la gelida brezza
al vento caldo aprono le tue mani.
Ardito circense dell’abisso
libra il tuo corpo e spicca angelico volo,
recidi il funicolo con la Terra Madre.
Vola farfalla in pugno
Farfalla gialla, giovane impavida
in pugno a graffiante matrigna.
Ucciso il tuo volo
soffoca l’anima sognante
si spegne nella buia calura
l’azzurro infinito del cielo.
Nuvole di pollini inebrianti
s’alzano nell’aria
colorano il sorriso della primavera
t’accolgono a fresca vita.
Spalanca la prigione
con la grazia dell’amore,
frullati nella notte dell’odio
sconquassa le esili membra.
Verrà il giorno della vendetta
desisterà l’amaro inganno
splenderà il sole della libertà
e tu, farfalla gialla,
volerai leggiadra da mano aperta
di donna rivale, d’inerme avarizia.
Lucia Maderboni
Amare è bello
L’ora è arrivata in men che non si dica
Ed è per questo che esso sia spaventevole
La mia vita fra le dita; credo fermamente in una favorevole magia.
Spero solo di viaggiare e viaggiare…
Tutto si accende in una vampata, si illumina la vera planetaria ,
cresco sempre di più mentalmente.
È bella mia figlia
Come tutti per la propria mamma
Coloro pareti anti-briglia
E si completa in versi stupidi;
La fantasia è quasi a passo con la realtà
Vivi vivi magica bimba…
Cresci cresci in pazzia e follia
Cerca di avere premura della mia simpatia.
Amare sempre amare
Non tradire ,
non supplire e non odiare nessuno e mai più
per trovarsi tutto quaggiù
nella serenità
della beltà
crescere, e mai più far del male nelle nostre pene
Amare e sempre amare…
Micheletino Matarazzo
Se solo noi poeti…
Se solo noi poeti
capissimo che la poesia
non può far innamorare,
né tener in vita un amore,
né farlo resuscitare,
allora
– forse, probabilmente, chissà –
smetteremmo di scrivere.
E la nostra vita, se così fosse,
sarebbe doppiamente vuota,
i nostri cuori non esposti,
le nostre anime acerbe,
i nostri nomi sconosciuti.
Naufragar
Illuminati dalla sola fioca
luce della luna,
naufraghiamo per mari ignoti,
oltre confini remoti.
Ci spingiamo oltre i limiti,
verso arcipelaghi sconosciuti,
al canto vacuo delle sirene
e al vuoto soliloquio della solitudine.
Amedeo Millefiorini
Alle porte del mondo
Puoi aspettarmi se vuoi
alle porte del mondo,
quando dovremo scegliere
una strada nella grande città,
per cercare insieme
la più bella di luce,
e vivere sempre
su di essa per mano.
A mia moglie
È una giornata piovosa.
Sono triste.
Ripenso
a un mattino di aprile,
a quando eravamo fidanzati,
al nostro primo bacio,
alla primavera della nostra vita,
al tuo viso tanto bello,
ai tuoi occhi luminosi,
al tuo sorriso,
al tempo che passa,
ai miei capelli bianchi,
ai giorni che verranno,
all’ultima volta
che ti vedrò
su questa terra.