Amedeo Millefiorini
Pensando a Silvia
Spesso il mio pensiero torna a te,
che per prima
mi donasti il tuo amore,
a te, Silvia,
che in una fredda sera d’inverno
mi guardasti
con i tuoi grandi occhi neri
e dividesti con me
la malinconia della solitudine.
La nostra è stata
una lunga amicizia
che ha resistito
alla lontananza ed al tempo
divenendo ogni giorno
più profonda;
ci siamo sostenuti a vicenda
nelle difficoltà esistenziali
e abbiamo vissuto insieme
tanti momenti felici.
Ti ho sentita sempre vicina
con il tuo affetto sincero,
che mi ha aiutato
a sperare e a sognare,
e di questo ti sarò grato
per tutta la vita.
Irene Tiziana Tosoni
Invisibile
Cammini per strada
trovandomi sdraiato mentre soffrendo ti chiedo aiuto,
che sia per mangiare o per coprirmi.
Il freddo s’impadronisce del mio corpo
portandomi a chiedere conforto ai passanti.
C’è chi mi guarda
con paura,
con disprezzo
o con un cuore pieno d’amore
portandomi un po’ di sollievo in questo mondo.
Io ero come te
avevo i miei progetti e i miei sogni,
ma la vita mi ha portato in un’altra direzione.
Vorrei qualche opportunità in questo mondo
pieno di paure e di scelte sbagliate,
ma sono qui
davanti ai tuoi occhi
che passi senza neanche guardarmi
per affrontare la tua giornata
che sarà più semplice della mia,
mentre io per te resterò invisibile.
Giorgio Valdes
Opera 1^ classificata
Il bastone
Del mio focolare
solo un lume rimane
tra i marmi levigati e i pini.
Gelo e pioggia abitano ora
nella mia casa natia
che lentamente muore
tra i silenzi e le ombre.
Il vento soffia tra i ruderi
delle cantine e delle stalle
portando respiri e voci lontane
nei solchi del mio cuore.
Le luci del tramonto filtrano
tra le canne dei tetti cadenti
disegnando volti amati
sugli intonaci sbiaditi.
Ed io, perso tra queste mura,
scopro e comprendo
la misura e il fine
dei sacrifici e del dolore
riversati nel calice dell’amore.
Così, il fiume del tempo mi dona
il bastone antico dei miei padri
e ad esso m’aggrappo mentre cado,
mi rialzo e claudicante cammino
lungo la via di chiodi e spine
dove alta la croce santa splende
sulle sconfitte e le rovine
inondando l’anfora vuota del mio io
con la luce piena della pietà di Dio.