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Antologia del Premio letterario Marguerite Yourcenar 2019 Spedita dal 12-02-2020 al 08-04-2020

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Indice

Prefazione a cura di Maria Organtini – – Albo d’Oro del Premio – Sergio Baldeschi – Annalisa Bandoni – Carlo Battistella – Mariateresa Biasion Martinelli – Enrico Bonfiglio – Federica Boselli – Teresa Noemi Bove – Giovanni Codutti – Daniela Di Bonaventura – Erika Di Felice – Tiziana Di Molfetta – Elisa Di Venanzio – Maria Chiara Firinu – Renata Sveva Folco – Gerardo Genovese – Elia Gonnella – Lucia Ingegneri – Valentino Izzo – Andrea Lamoratta – Marco Michele Lanz – Elisabetta Liberatore – Silvana Licari – Lucia Lo Bianco – Alberico Nicola Lombardi – Alice Manganotti – Chris Mao – Paola Masiero – Maria Piera Pacione – Maurilio Pagliari – Maria Pecoraro – Patrizio Pesce – Marco Polidori – Annalisa Potenza – Serafino Randazzo – Domenico Sciacca –

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Prefazione

La voce dell’Anima…

Un mormorio sommesso nasce dai versi dei poeti partecipanti a questa edizione del «Marguerite Yourcenar», quasi un crescendo d’emozioni ricche di sensazioni uniche! A cominciare dalla poesia 1^ classificata «Aspirazioni dell’anima» di Lucia Ingegneri che sembra aprire uno scrigno colmo di attese dove la natura è signora del tempo e i desideri diventano realtà che si colora di luce per concretizzarsi in “…carezze di luce/e sorrisi di vita”. La poesia prende vita e si unisce in un dialogo che travalica ogni speranza, ogni attesa che si dipana nel tempo per giungere ad un incontro.
Il mistero della vita preme nella poesia di Erika Di Felice, 2^ classificata «Ho chiesto il tuo mistero», un interrogativo al quale cerca di sciogliere le trame che non ha saputo riconoscere. Un’analisi spietata della vita ci pone a fronte d’interrogativi che nella poesia «Paura» 3^ classificata di Renata Sveva Folco vengono elencati. Quasi una lista di dare e avere vissuti sulla propria pelle. È qui che la poetessa cerca risposte in saldo, ma la vita lascia sempre soluzioni sospese e sprazzi di luce che a volte accecano.
L’uomo può avere presentimenti sul suo futuro, ma poi s’immerge nel passato per avere conferme come Sergio Baldeschi che in «Tu mi parli del sessantotto», cerca di comprendere scelte del passato di un’epoca lontana, ma che ancor oggi non trova soluzioni.
Il linguaggio poetico non s’inventa! Vive delle emozioni che nascono dentro le persone e a volte può far soffrire.
I pensieri tristi non servono alla vita. Il sole può sempre apparire all’improvviso e con il sole la speranza di un futuro migliore quando si è sofferto fino in fondo il proprio destino. È la speranza che affiora nella poesia di Maria Chiara Firinu nella poesia «Domani». Una parola sola, ma ricca di attese nate nella profondità dei sentimenti che nutrono ogni essere sulla Terra.
Incredibile come un insieme di accadimenti, si presentino al poeta Giovanni Codutti nell’opera «Istantanee (5 haiku)» che c’invia immagini ricche di alternanze poetiche quasi un botta e risposta ai vari quesiti che la vita pone ogni giorno.
Ai poeti viene offerta una grande occasione: ricordare gli accadimenti, cantarne la leggenda, viverli fino in fondo eppure, a volte, resta sempre un fuoco da custodire nell’anima come «Il bosco dei castagni» di Carlo Battistella.
«Storia di una donna che sapeva amare» di Mariateresa Biasion Martinelli ha trovato il bandolo della matassa nella storia umana di una donna. Quante donne in una! La vita è una maestra eccezionale e premia coloro che sanno amarla.
Ci sono sempre nuovi modi per il poeta di esprimere i propri sentimenti. A volte un “Fazzoletto candido,…” può divenire la chiave di volta di un sogno romantico come nella poesia «Atavica amica», Marco Michele Lanz riesce a rivivere una storia d’amore. Molte volte cerchiamo risposte a luoghi comuni e ci troviamo a percorrere sentieri impervi dove le situazioni ci appaiono come scatole cinesi: una dentro l’altra. Non è facile per il poeta districarsi nel desiderio d’amare. La poetessa Lucia Lo Bianco ci prova nella sua poesia «Non so ancora come amarti» e alla fine si arrende alla vita.
Un inno alla donna ci viene proposta da Annalisa Potenza che propria in «Donna» ne traccia un elenco di virtù e, forse chi la ideò “…volle strappare la luce alle tenebre…” e tutti i poeti che l’hanno cantata, da sempre l’hanno amata!
La realtà, sempre ci fa compagnia specie quando vogliamo tornare sui nostri passi. Il filo dei ricordi riesce a darci la misura del nostro passato.
Tutto torna vicino a noi come «Luciano l’elettricista, classe 1936» scritta da Paola Masiero che al fondo dei ricordi: “…sulle montagne russe dell’adolescenza…ho trovato i tuoi occhi, padre mio”.
La libertà del poeta è scrivere dei sentimenti, narrare memorie, a volte anche un solo flash purché sia ricco di…Poesia.

Maria Organtini
Presidente della sezione Poesia del Premio «Marguerite Yourcenar»

Albo d’oro della ventisettesima edizione del Premio Marguerite Yourcenar 2019

La Giuria della ventisettesima edizione del «Premio Letterario Marguerite Yourcenar 2019» indetto da Il Club degli autori, presieduta per la sezione Poesia da Maria Organtini, e per la sezione Narrativa da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute, come da bando ha designato le dodici opere finaliste di ciascuna sezione e i rispettivi autori sono diventati automaticamente i designatori dei vincitori. Ciascun finalista (contraddistinto da una lettera dell’alfabeto) ha ricevuto una copia delle opere degli altri undici finalisti e, dopo averle lette, ha espresso il suo giudizio sulle opere degli altri concorrenti elencandole in ordine di merito, escludendo se stesso dalla classifica.
Ed ecco la classifica conclusiva decretata dagli stessi finalisti:

Opera 1^ classificata «Aspirazioni dell’anima», Lucia Ingegneri, Monza MB.

Opera 2^ classificata «Ho chiesto il tuo mistero» Erika Di Felice, Guardiagrele CH.

Opera 03^ classificata «Paura» Renata Sveva Folco, Vicenza VI.

Opera 4^ classificata «Tu mi parli del Sessantotto», Sergio Baldeschi, Montecerboli PI

Opera 5^ classificata «Domani», Maria Chiara Firinu, Iglesias – Bindua CI

Opera 6^ classificata «Istantanee» (5 haiku), Giovanni Codutti, Feletto Umberto UD

Opera 7^ classificata «Il bosco di castagni», Carlo Battistella, Boara Pisani PD

Opera 08^ classificata «Storia di una donna che sapeva amare», Mariateresa Biasion Martinelli, Luserna San Giovanni TO

Opera 9^ classificata «Atavica amica», Marco Michele Lanz, Biella BI

Opera 10^ classificata «Non so ancora come amarti», Lucia Lo Bianco, Palermo PA

Opera 11^ classificata «Donna», Annalisa Potenza, Pescara PE

Opera 12^ classificata «Luciano l’elettricista, classe 1936», Paola Masiero, Vanzago MI

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