A mia figlia
L’ape
Nella mente mi ronza
un insetto curioso,
le nostre iniziali
ne forgian la sigla:
prende piede
un corpo conforme
dalle ali sonore
che vibra.
Ars poetica
Che siano gli altri
a patire il peso
di filosofie opprimenti
e versi faticosi,
io porto con me
valigie leggere
camicie di seta,
giacche di lino
e pelle scamosciata.
Gli occhiali da sole
non sono per me
filtri di luce
ma volgo veloce
con creative gesta
la mia mano franca
sulla mia fronte in festa.
Fiore
Nel mezzo del giorno
in un piccolo giardino
ho scorto fugace
un vivace fiore.
Teneramente gioioso
col suo capo reclinato
risaltava indifeso
sul fragile stelo.
Ho sorriso
e lo sguardo immediato
ho distolto
per timore di turbare
il suo essere fiore.
Milan-Manchester UD
(al pub dell’angolo)
Me la sono gustata
in territorio nemico.
In un angolo fumoso,
circondata da fucking,
fucker e zozze birre.
Diavoli contro Devils:
partita satanica,
tornata euforica.
3-0
Altalena
Spicco lo slancio
punto le gambe
in alto il respiro
anelo l’istante.
Indietro ed avanti
germogliano i campi
leggiadre sembianze
di brezze di lampi.
Dall’alto la gioia
innalza l’impronta
risalta la lena
lo smalto cachet.
Gialla di luce
Metterò la maglietta gialla
per andare a far la spesa
e la indosserò per questa gente
che non sa cos’è l’estate.
E mentre a quanto pare,
il mondo si surriscalda
la stagione è sempre qui
o troppo tiepida o troppo pallida.
Uscirò quindi con la mia maglietta
dai mille brillantini
e li farò ansimare, sussultare,
dal color non respirare,
o meglio come Montale adduce,
li farò impazzire di luce.
Tazzetta di tè
Miscelo l’infuso
infondo con cura
il biondo vapore
calidario di te.
Si gira sommersi
è una pioggia sicura
la cura è la foglia
giravolta di tè.
A braccetto le tazze
riposan da parte
un inchino, una zolla
Narciso di te.
Onda di mare
Vai e vieni
onda di mare
canti e sussurri
nell’ingranaggio di sale
setosi motivi
di baci e di m’ami,
appari e scompari
nell’altalena dei giorni
in un dolce alternarsi
di eclissi di stelle
onda di mare
moto di sole
la tua luna rincorri.
Abbandoni, riprendi
e t’infrangi
onda di mare
naufraghi i sensi
in questo soave oscillare.
[continua]