Dedicato alle vittime del colonialismo.
Ringraziamenti
Alla Madre Divina, fonte di luce, speranza e conforto.
I luminari
(un omaggio agli Adi Guru)
Dedicato alle vittime delle guerre e agli amanti della libertà.
Prologo
Ucraina.
Užhorod, cittadina geograficamente al confine con la Repubblica Slovacca.
15 marzo 2022.
La guerra d’invasione imperversa dal 24 febbraio 2022.
Dieci amici (Myroslava, Oleksandra, Mykola, Sofia, Vladyslav, Maria, Yuri, Maryna, Borys e Rafael) si ritrovano da Maria, nel suo cottage fuori città, ereditato dai nonni.
Preparano la cena. Poche parole, la tristezza stringe le loro gole. Loro sono (per ora) al sicuro, essendo gli invasori a diverse centinaia di chilometri. Ma l’empatia, la preoccupazione e lo strazio per ciò che il loro Paese sta subendo, rendono la loro quotidianità angosciante. Difficile accettare che questo incubo stia accadendo nella loro nazione.
Il clima è ancora rigido, fuori il freddo punge. Un camino riscalda l’ambiente. Con gli occhi ricolmi di pianto trattenuto, il pensiero va ai fratelli e alle sorelle che abitano in zone attaccate e bombardate, rimaste ormai senza gas, elettricità né viveri. Un orrore che devono ingoiare.
Finito il boršcˇ e riassettata la cucina, gli amici si riuniscono davanti al camino. Si abbracciano formando un cerchio e si promettono che la loro terra ritornerà più prospera che mai. Non appena la pace troverà il suo sbocco, la ricostruiranno, la coltiveranno e la abiteranno, da persone libere.
Meditano, insieme.
Per la pace.
In modo spontaneo poi ognuno si esprime, aprendo il suo cuore.
Vladyslav
«In Ucraina urgono atti caritatevoli e sforzi per la pace!
La tristezza è infinita osservando i problemi del pianeta. Guerre, violazioni dei diritti umani, discriminazioni etniche e di genere, povertà e miseria, follia e violenza. Questo pianeta ha un gran bisogno di amore. Amore che sostiene l’evoluzione degli esseri umani e li guida verso la vera libertà. Libertà che è ancora troppo limitata, in troppe zone del mondo. Nei regimi dittatoriali i diritti dei cittadini sono molto limitati, se non azzerati. Le libertà di espressione e di culto sono delle grandi minacce per i governi totalitari. Infatti, le libertà danno ai cittadini la forza di rovesciare le dittature.
Questi tempi di guerra mostrano una volta ancora quanto servirebbe una trasformazione interiore dell’umanità. La storia dell’umanità conta guerre e violenze di ogni genere. Questo malgrado gli uomini siano liberi di scegliere di fare il bene. Inteso come bene assoluto, senza fini egoistici. Liberi di valorizzare e rispettare la vita umana. Liberi di metter fine ai conflitti. Di essere pacifici. Di rinunciare alle guerre. Al contrario, la libertà è ripetutamente sfruttata, dai governi per decidere le sorti delle nazioni, senza avere a cuore il bene del popolo, e dai capitalisti per arricchirsi sempre più. Celebrando l’egoismo e la competizione come stile di vita globalizzato, i risultati continueranno a essere la disuguaglianza sociale e i conflitti. D’altro canto, se l’umanità adottasse la filosofia del pacifismo nelle relazioni tra persone, istituzioni e nazioni, con un approccio non-violento alla vita, le guerre non potrebbero che cessare.»
[continua]