LE STRADE
Sono cielo le strade.
Le ombre sotto ai piedi
scherzosamente si allungano.
Inseguono le voci dei respiri,
e lasciano tracce
per farsi conoscere.
Lenta si scioglie la mente,
nell’arredo dei pensieri:
canti di maggio, danza degli ulivi,
bava di luna, e fonteprima
la porta, dove bussavo
per avere… un sogno.
L’ALBERO
Piange, l’albero in autunno,
denudato dalla mano del vento.
Cadono le lacrime,
sull’ombra sfarfallata
tra terra e cielo.
Ritornano qualcuna,
in vapore, a riscaldare i rami.
Mentre il fusto, indisturbato
dorme, nel suo spazio regolare,
e con pazienza attende
la primavera, per rivestirsi.
FINESTRA DEL CIELO
Col tramonto,
che cammina alle spalle,
veglio con le stelle.
Vuoto di pensieri apro
una finestra del cielo,
per fare entrare… l’infinito:
pittura al vento,
profumo dei rumori,
libro di storia.
LE CREPE
Seduto all’ombra
tra il tuo viso e il sole,
chiudo le crepe delle ore.
Aperte dall’assenza dell’amore
quando di notte…
non mi prendi la mano.
L’APERTURA
Non si sfonda
la parete dell’amore
con le corna dell’ariete,
con la spada del guerriero.
Ma si apre
con la chiave della grazia,
con la forza della gioia,
con la piuma… delle labbra,
per entrare nel giardino
della felicità:
sia con gli occhi
che col cuore.
MI SON FATTO DA SOLO
Restare senza il babbo a quattro anni
e avere da badare alla famiglia,
è come camminar senza lucerna,
nella notte, quando non c’è la luna.
Eppure son riuscito
convinto di riuscire,
con la luce mentale
con forza intellettuale
guardando positivo.
Ho usato le mie forze
per scavalcare le difficoltà.
E adesso, ultraottantenne,
mi abbraccio, mi bacio,
e mi accarezzo,
straripante di gioia,
senza dover ringraziamenti
a chicchessia:
mi son fatto da solo.
IL TU
Darsi del tu è amicizia,
confidenza, conoscenza.
È uno spazio condominiale
un carro di carnevale
un botto di capodanno
una merenda alla fonte.
È un bacio sulla guancia.
Il lei, è un ruscello,
che vieta lo scavalcamento.
È un fare attenzione alle parole,
è rispetto, riservatezza, riverenza,
suggestione, a volte spocchia.
È una stretta di mano.
Fortunati quelli di una certa età,
che una volta ricevevano del voi.
Loro, possono darti ciò che vogliono,
anche niente, perché il suo sguardo…
è già un abbraccio.
SILENZIO
Il silenzio? Si vive:
è la maglia della salute,
la coperta di lana,
il focolare con la brace.
È il ritorno di fiamma,
l’eco della parola,
l’angolo dei pensieri.
Commuove, abbraccia, aiuta:
è silenzio.
LA LUNA
Stanca del turno di notte
la luna stanotte è scappata.
Ha cavalcato il mezzogiorno
e si è seduta di fronte al sole.
Chiedendo, decisa,
gli arretrati di luce abbagliante.
IL QUADRO
Mischia ben bene
e con astuzia,
i colori nella tavolozza.
Per dipingere
con giuste sfumature,
il quadro della vita.
e goder financo
la profondità
della prospettiva.
FOLLIE
Mutato in uccello
oltre il sipario
del sole,
per respirare
la luce
della verità,
ed osservare
le follie dell’uomo,
nella geografia
dell’esistenza.
ACQUA, ARIA, SOLE
A mé, forse non sò, ma tanto sémbra.
E tù, dimmi però, quel che tu pènsi.
Perciò, ti parlerò, di nostre mémbra,
e lì, tu puoi capìre i contro sènsi.
Adesso ritorniamo in carreggiata,
per non farti pensar che mi sia perso.
E quando leggerai ’sta sceneggiata,
scolpisci, i suoi tre accenti, in ogni verso.
Ma pensa! Se dal primordiale brodo,
sol d’acqua ed aria e dal sole abbondante,
fossimo nati in più semplice modo,
per viver come vivono le piante.
Pensa che pacchia! Con il corpo vuoto,
nel quale non esistono interiora:
nessun malanno si mette più in moto,
la gente vive sana, e non lavora.
Avremmo non dovuto, per campare,
mangiar bestie di terra o con le ali,
né i tanti cibi che poi vai a svuotare.
E questo, vale ancor per gli animali.
SGOMENTO DELL’INCONTRO
Nella roccia dell’anima
ho dipinto sole ed ombre, degli amici,
anche quelli che non ho.
Ascoltando e discernendo,
ho adottato le parole,
che non schiaccino la gola.
Poi, salito alla sorgente,
ho bevuto l’acqua nuova
con il cavo delle mani.
L’impossibile l’ho fatto
per resistere agli eventi
di colore e d’ogni gusto.
Eppure adesso già mi espando,
come il fumo, una boccata,
dentro l’aria, nel silenzio,
con sgomento dell’incontro.
[Continua]