In copertina e all’interno illustrazioni dell’autore
Presentazione
Queste pubblicazioni d’indubbia creatività poetica: Myosotis, Ignis Melancholia, L’acceso piglio di Erato e quest’ultima fatica Metaforica eloquenza, rappresentano un ulteriore arricchimento del percorso culturale dell’Autore.
Diego Capitano vive in un’oasi idilliaca, dove la sua anima inquieta trova ristoro nell’arte della poesia, della pittura, della musica. È un poeta di profonda sensibilità, che scruta ogni elemento del mondo che è intorno a noi e ne coglie l’essenza con uno stile originale, riconoscibile.
La sua vasta produzione testimonia una insaziabile sete di conoscenza alla ricerca sempre di nuovi stimoli, di nuovi fermenti. Nelle sue liriche vaga, spazia, esplora il percorso esistenziale degli umani con un’analisi realista, dove, inevitabilmente, si alternano momenti di gioia, di amore intenso, di speranza, di emozioni irripetibili, a momenti di cruda sofferenza, di velata nostalgia, di cupo pessimismo, per eventi che sono presagio della Vita che ineluttabilmente volge al declino.
I tanti premi che gli sono stati conferiti sono un doveroso riconoscimento del valore culturale delle Sue liriche, che con uno stile originale, limpido ed una sensibilità espressiva, rivelano il profilo psicologico dell’Autore.
Le sue opere poetiche e pittoriche sono lo specchio stilistico di una persona limpida, colta, raffinata, legata a radici semplici, genuine, custodi di valori umani autentici, che i miti effimeri della società consumistica stanno annientando.
Racalmuto, 23 maggio 2022
Dr. Giovanni Salvo
Medico chirurgo specialista in Odontoiatria, membro della società siciliana di scienze, del WWF, di Italia nostra, della L.I.P.U. e di Survival International. Ha pubblicato diversi lavori scientifici e divulgativi sugli ambienti, la flora e la fauna della Sicilia.
Introduzione
Nella presente raccolta poetica, dal titolo “Metamorfica eloquenza”, Diego Capitano offre la sua poesia intima e profondamente percepita nell’animo, costantemente pervasa di evidenze liriche e riflessioni sul significato autentico del nostro vivere, generate dall’universo emozionale del poeta, fino ad immergere il suo cuore in una dimensione superiore.
Il canto del poeta fa risplendere la simbolica “anfora” ricolma di ricordi ed ogni poesia diventa rivelazione grazie ad una ricercata raffinatezza nel verso e reiterati riferimenti alla cultura classica: da tali percezioni liriche si alimenta lo stupore davanti alla vita che accende l’anima ed il poeta, come “assetato ricercatore” estrapola rimembranze ed armoniche sensazioni attraverso un recupero memoriale che si fa sempre più intenso.
Durante il processo lirico Diego Capitano crea e plasma la sua visione poetica regalando una miscela alchemica capace di fondere le sofferenze e le ferite della vita, i “dolenti affanni” e le “verità dell’esistere”, l’ardore dell’amore e la “muta solitudine” che sovente attanaglia, mai dimenticando la piena consapevolezza della finitudine dell’essere umano.
La sua Parola, decisa e penetrante, scandaglia le più labili percezioni dell’animo, e la “metamorfosi poetica” diventa simbolica presa d’atto d’un universo esistenziale e lirico: come a sottolineare la “metamorfosi invisibile”, di musiliana memoria, alla quale soggiace ogni cosa dell’umano vivere.
Massimo Barile
Critico letterario
Riflessioni e autocritica dell’autore
(Simbiosi e metamorfosi)
Ciò che è sorprendente in un poeta, è restare sorpreso delle cose, quella specie d’impulso mentale atto a provocare un marchingegno di genialità che lo induce ad un latente martirio interiore che deve assolutamente espellere, in quella che poeticamente chiamiamo ispirazione, quindi alla vera e propria creazione, nel nostro caso alla nascita d’una poesia.
Parlando di quest’opera poetica: «Metamorfica eloquenza», nata innanzitutto come motivo di vita dello stesso autore, e così è stato anche per le altre opere già pubblicate, ma con una marcia in più, quella di sfidare sé stesso alla conquista d’un linguaggio semantico non d’arrivo, di sicuro più convincente letteralmente, determinato a dare quei risultati voluti, dopo mezzo secolo e passa d’esperienza poetica, avvicinandosi sempre più alla meta tanto ambita.
Quindi il succo d’una attività letteraria giunta a un livello d’espressione non indifferente, pertanto ad una metamorfosi poetica in corrispondenza con quella esistenziale del poeta stesso.
L’opera per tali motivi, è frutto d’una vita vissuta alla ricerca dell’evoluzione del pensiero, ragion per cui ritornando alla citazione iniziale, riuscire ancora a sorprendersi delle cose che lo circondano e di ricevere dalla loro esistenza: positiva e non, l’opportunità di comunicare col mondo esterno tramite essa, alimentando così la carica a quell’ingranaggio complesso che s’espande dalla mente passando dal cuore fino all’anima. Sottolineando dice: “È come avere nella testa un tarlo che ti rode dentro e che puoi solamente estinguere, dando vita alle tue opere ancora in stato larvale”.
Dunque metamorfosi poetica, innovazione nello scrivere versi senza uscire fuori dalle proprie origini, un ricercare di affinare artisticamente il proprio animo, rinnovando allo stesso tempo il modo di fare poesia, e portare nel frattempo a compimento una vita-missione in tutte le sue sfumature, tutti i suoi onerosi sacrifici, di uomo e d’artista.
La struttura della poesia porta anch’essa i segni della trasformazione, prende vita dopo un’accurata modellatura metrico-compositiva con parametri di stile proprio, pronta come sempre ad affrontare il lettore più ambizioso.
Essa dilaga nei temi più svariati, cose e storie che toccano la sensibilità dell’animo umano e lo fanno riflettere su ciò che sta accadendo intorno al mondo; un’opera che istintivamente adduce all’introspezione di noi stessi, un riflesso voluto che dalla poesia si propaga nel cuore di chi legge.
Ammirevole nell’espressione colorata di metafore, di comparazioni, in una chiave poetica di slancio moderno; dediche ai grandi della poesia mondiale, ricca di contenuti filologici con contrappunti d’antiche e nuove filosofie.
Ben si nota la sua battaglia morale contro la violenza tutta, nonché una forte eco intesa a sottolineare ancora quella pace desiderata da tutti, che rimane purtroppo una chimera nel cuore più oppresso dell’umanità.
Evidenti i segni d’una sofferenza vissuta, cicatrici e ferite indelebili che hanno contribuito alla sua attività poetica in modo notevole, e che lo hanno portato alla conoscenza del dolore fisico e psicologico, il suo, e quello degli altri.
L’autore e la sua poesia, sono la sintesi del vivere umano, la venerazione del Divino, la virtù dell’uomo come dono indivisibile; in conclusione afferma che poeta e poesia sono unica cosa: “Il primo è mortale, l’altra vive nel prossimo, solo che l’anima del primo rende immortale lo spirito dell’uomo, la seconda spesse volte immortala il nome dell’artista nel cosmo delle stelle”.
Diego Capitano