Opere di

Domenica Sammaritano


Dalla silloge L’urlo


Periferia

Fra un miscuglio di case
Appena due vie in disuso
Irte di sbalzi
E il quieto andare
Non si interrompe

Maschere come intermezzi
Intervalli
Ed echi di parole
Su frasi fatte
“resta con noi”

È pure finto qui
Altro rimane in ombra
Perché non c’è colore che sostenga
il vero

Della menzogna il battito
Rinuncia
Come il suo grido
Invade
La sua luce.


L’urlo

A cavallo dei pensieri
Si inerpicano le solitudini
E le notti scompaiono
Dietro agli ultimi spettacoli.

Gli uomini che abbiamo amato
stanno già dormendo
stanno ancora dormendo
non si sono mai svegliati
nemmeno dopo morti

e ci hanno atteso invano
a ruminare biada.

I tetti piatti delle case
Sono ricoperti di rovi
E l’ombra qui non manca
Forse manchi tu

È una prospettiva
Ipotetica,

la vita urla più forte.


Vecchia ciabatta

Gli amici e le ciabatte
Hanno la stessa impronta
Di comodità.

Ma non si indossano
Alle riunioni di mercato
O nelle assemblee destabilizzanti
Di quartiere

In pochi metri quadri
Di certezze stanno riposando
Impunemente.


La bellezza

Un tempo indefinito
Accomuna
Certi sguardi
Dove
Appena girato il colore
Si fa ombra
La luce

Ogni pensiero
Riposto
In un piccolo libro
Si cela
In una piega
Di ogni cuore scordato

O rimasto
In disuso
Solamente per farne sostanza

Il tempo risparmia
Ogni bellezza
Poi il vento
Accarezzandola
La sparge dovunque.


Film

Sorpresi dal niente
Ci si mescola
Sospesi
Tra i vuoto

E la bellezza
Che guardo sorpresa
Quel vuoto
Inimmaginato

Mentre
La finzione
Si fa strada
In un angolo
Di vita imbronciato.


A un passo dall’immenso
Senza mappa
Vagando il cielo
Passando sulla terra
E dei tuoi occhi
Giochi di luce
E quando immenso sia
Mi appare ora.

Giusto il tuo sguardo
E quella tua certezza
Dei gironi lieti di bellezza vera
A un passo dall’immenso
Su questa terra
Dove germoglia vivo
Il tuo sorriso.



E già sarebbe un controsenso
Quel far ritorno alle tue braccia

Eppure ti rendo gli occhi
E la speranza
Che tutto questo un giorno
Sia leggero.


Se pur io non ti veda

Questo piccolo sole
Che niente fra le mani è
E come niente mi scalda
In questi pochi giorni
D’altri tempi

Ed è un riflesso che rilascia
Il buono di quel tempo migliorato
Accanto a te
Che sei presente ovunque

Se pur io non ti veda.



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